La lectio magistralis di Jeffrey Sachs a FORUMPA17: gli obiettivi sostenibili e il ruolo della PA

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Lo stretto legame tra le buone pratiche nella pubblica amministrazione e i 17 SDGs dell’Agenda 2030 è stato ribadito nella lectio magistralis tenuta dall’economista Jeffrey Sachs

24 Maggio 2017

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Patrizia Fortunato

Jeffrey Sachs, Director of The Earth Institute, Columbia University, uno degli economisti più attenti alle questioni climatiche e alla sostenibilità ha aperto la seconda giornata di FORUM PA 2017. Nella lectio magistralis, Sachs ha ribadito lo stretto legame tra le buone pratiche nella pubblica amministrazione e i 17 SDGs – Sustainable Development Goals (Obiettivi di Sviluppo Sostenibile) – dell’Agenda 2030.

Il professore ha mostrato i dati OCSE sul posizionamento del nostro paese rispetto al raggiungimento degli obiettivi sostenibili. Nella classifica l’Italia occupa il 30esimo posto rispetto ai 34 paesi, con un punteggio di 62.5 punti. In realtà, l’Italia ha un’ottima posizione in alcuni ambiti, quali salute e benessere – goal 3 -, mentre i dati mostrano livelli inferiori per il goal 4 istruzione (la percentuale di giovani che perseguono l’università è molto bassa) e si è ancora lontani dal raggiungimento del goal 8 (il tasso di disoccupazione giovanile è di poco inferiore al 40%, dati ASviS). Sachs sottolinea che l’Italia dovrebbe investire di più in formazione, brevetti, ricerca e sviluppo; al momento si investe in quest’ambito solo l’1,3% del PIL, mentre alcuni paesi – Israele, Giappone, Svezia – hanno superato il 4% e la media OCSE è di 2,5%.

Il professore ha illustrato anche la posizione assunta dall’Italia nel “Ranking of Happiness 2014-2016”. Il nostro paese si classifica al 48esimo posto su 155 paesi compresi nella ricerca. Un dato significativo che racchiude il grado di fiducia sociale, la percezione della corruzione nel governo, il livello di diseguaglianza. Il nostro paese è al 60esimo posto su 176 paesi sull’indice della trasparenza.

Come rendere la pubblica amministrazione in grado di operare efficientemente, efficacemente e secondo le logiche della trasparenza?

Per prima cosa, occorre avere tre obiettivi base di partenza – prosperità economica, sostenibilità ambientale, giustizia sociale – orientati verso il raggiungimento del traguardo della sostenibilità. Tre obiettivi equi, intelligenti e sostenibili: per poter essere prosperi è necessario essere intelligenti; per poter essere equi dobbiamo combattere la tendenza dell’economia di mercato a produrre diseguaglianze.

L’economia del mondo sta crescendo rapidamente, il reddito medio procapite è di circa 17 mila dollari per 7,5 miliardi di persone nel mondo, eppure i mercati stanno distruggendo l’ambiente, mentre dovremmo vivere entro i confini planetari concordati negli accordi di Parigi, e ampliando il divario della diseguaglianza.

L’Italia si posiziona su un valore centrale nella classifica della diseguaglianza in termini di reddito al lordo e al netto delle tasse, basata sul coefficiente di Gini. I paesi a più bassa diseguaglianza sono quelli scandinavi; quelli dove si registra la massima diseguaglianza sono gli Stati Uniti, la Turchia e il Cile. L’Italia ha tutte le risorse per poter raggiungere gli obiettivi globali dell’Agenda 2030 e rispondere alle domande che affliggono le persone e che attengono la quotidianità di ognuno (dove vivere, dove cercare un posto di lavoro). Le pubbliche amministrazioni hanno il compito di intervenire, incrementare i servizi pubblici, garantire l’assistenza sanitaria, ridurre il tasso di disoccupazione, il disavanzo economico, migliorare i sistemi di welfare.

Ci tocca cogliere la sfida lanciata da Sachs dell’importanza di darsi degli obiettivi e perseguirli, così come Kennedy si pose nel 1961 di voler andare sulla luna.

Qui di seguito la presentazione di Sachs:

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