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Il progresso tecnologico nel campo dell’Intelligenza Artificiale (AI) continua ad accelerare ad un ritmo sempre più intenso. I risultati scientifici ottenuti negli ultimi mesi, inimmaginabili fino a pochi anni fa, creano nuove opportunità sempre più dirompenti.

L’Italia è nella top ten dei Paesi più attivi nella ricerca sull’AI, ma la sua capacità di tradurre questa innovazione tecnologica in applicazioni industriali rimane limitata. In questo contesto generale, la sanità è uno dei settori che potrebbe beneficiare maggiormente dell’uso intenso ed esteso dell’AI: dai sistemi di supporto diagnostico in Radiologia e Anatomia Patologica ai modelli predittivi per valutare il rischio di ri-ospedalizzazione di un paziente fino ad arrivare all’Anomaly Detection dei parametri di monitoraggio dei pazienti ingaggiati in regime di telemedicina.

Per cogliere questa opportunità è necessario diffondere e favorire un modello di collaborazione tra le aziende pubbliche e private che sappia valorizzare il patrimonio informativo dei dati sanitari e che permetta all’eccellenza del tessuto imprenditoriale italiano di trasferire i risultati della ricerca scientifica in applicazioni industriali. Solo un modello di collaborazione che metta a fattor comune competenze tecniche e cliniche, visione imprenditoriale ed esigenze delle aziende sanitarie pubbliche e private, dati sanitari e tecnologie per estrarne il valore, sarà in grado di vincere questa sfida.