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Academy In presenza

AI, tra miti e realtà: un approccio tecnologico e non solo legale ed etico al tema [AD.28]

21 Maggio dalle 17:30 alle 18:20

Sala Academy 2

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Ormai sono passati 18 mesi dall’uscita di chatGPT e nonostante tutti parlino di AI, ad oggi molte discussioni vertono su aspetti legali ed etici e si parla poco di come utilizzare davvero l’AI nella PA. La domanda da porsi è: cosa può fare davvero la PA per adottare l’AI partendo dal piccolo ente locale fino alla grande PAC?  

Con questo seminario, si cercherà di far comprendere quali sono gli aspetti da considerare per iniziare a perseguire questo obiettivo, perché l’AI in mancanza di alcuni prerequisiti rimarrà un’eterna discussione o rincorsa alle novità, senza un’adozione effettiva. 

Programma dei lavori

  • Docente

    •  Andrea Tironi
      Andrea Tironi

      Area Progetti & Operations – Consorzio.IT

      Lavoro in una società in house da 12 anni, per/con la PA dal 1998 e queste sono le cose che penso di aver capito capito: una buona idea è una buona idea, anche se la statistica non è con te nel portarla avanti. Ciò che è giusto è giusto anche se nessuno lo fa, ciò che è sbagliato è sbagliato anche se tutti lo fanno. Lavorare nella PA è una missione, non un lavoro. Il digitale è ovunque. Fare community nella PA è una delle leve di cambiamento più importanti. Nella PA qualcuno può permettersi di rimanere indietro. E’ finita l’epoca dei function points.Mi Chiamo Andrea Tironi, lavoro in ConsorzioIT, società Informatica in-house del territorio del cremasco, provincia di Cremona. Cerco di aiutare i comuni nelle innovazioni tecnologiche e non, della nostra epoca. Obiettivo: evolvere insieme, come persone e come enti, per dare servizi sempre più in linea con i tempi. Obiettivo più alto: se la PA diventa efficiente, il Paese diventa efficiente: e’ un affare di stato, come dice il ministro dell’Innovazione Tecnologica.Parlare di digitalizzazione ormai è qualcosa che suona di antico, è come parlare di corrente. La digitalizzazione è parte integrante della vita di ognuno di noi e dei progetti, quindi della PA, è qui per rimanere ed è qui per rimanere.Siamo tutti immersi nell’infosfera, soprattutto dopo la pandemia molti se ne sono accorti. Tutto il resto sono scuse della PA per permettersi di restare indietro. Il mondo è cambiato: si possono fare due cose: resistere al cambiamento soffrendo o prenderne il meglio è seguirlo.Il problema della PA (ma anche del privato) è raramente il digitale ( di tecnologia ne abbiamo anche troppa e come nella storia succede spesso la usiamo male ), non sono le risorse (vedi PNRR), sono le persone non pronte al cambiamento. Lì dobbiamo lavorare al meglio.