Le politiche di semplificazione normativa del Governo, la legge di semplificazione annuale e la valutazione d’impatto generazionale (VIG) [RPA.03]
21 Maggio dalle 12:30 alle 13:30
Sala 7
La Nota di aggiornamento al Documento di Economia e Finanza ha inserito tra i disegni di legge collegati alla manovra di finanza pubblica il disegno di legge in materia di semplificazione, proposto su iniziativa del Ministro Maria Elisabetta Alberti Casellati. La riduzione e la semplificazione del complesso della normativa vigente sono del resto strettamente funzionali al rilancio economico del Paese e trovano la loro più profonda ragione d’essere nella necessità di aprire nuovi spazi di autonomia e di libertà ai cittadini e alle attività produttive; spazi oggi soffocati da un carico burocratico opprimente. Politiche energiche di semplificazione normativa – che già contrassegnano le democrazie contemporanee più efficienti – assumono in Italia i toni della necessità assoluta per l’ipertrofia normativa che ci affligge ormai strutturalmente.
Nella cornice di una così abnorme produzione normativa, la certezza del diritto va perseguita con ogni strumento possibile, secondo una strategia sinergica dispiegata su tre fronti: a) la riduzione quantitativa della legislazione vigente; b) il riassetto e il riordino per ambiti tematici omogenei; c) il miglioramento della qualità della regolazione per ridurre la tendenza fisiologica delle norme ad autoriprodursi e proliferare. Il Ministro per le riforme istituzionali e la semplificazione normativa intende percorrere tutte le strade appena menzionate, separate ma convergenti. La prima ha già trovato forma in un intenso lavoro di eliminazione di norme prerepubblicane obsolete, sulla cui base sono stati approvati in Consiglio dei Ministri cinque disegni di legge che, ora in discussione alle Camere, porteranno all’abrogazione espressa di 30.701 atti prerepubblicani La seconda strada è stata intrapresa con l’istituzione di commissioni di studio che stanno elaborando proposte di codici di settore nelle materie: disabilità, ambiente ed energie rinnovabili. A latere di queste iniziative, lo strumento più adatto a impostare una strategia complessiva e organica consiste nella legge di semplificazione che, con cadenza annuale, consenta di intervenire sulla quantità, sulla razionalizzazione e sulla qualità della legislazione. Uno degli strumenti più innovativi previsti nel ddl di semplificazione del 2023 è quello della valutazione di impatto generazionale (VIG). La VIG consiste nell’analisi preventiva dei disegni di legge del Governo in relazione agli effetti ricadenti sui giovani e sulle generazioni future. Si prevede che tale valutazione sia effettuata se l’intervento normativo, per la sua significatività o per il suo impatto sul bilancio pubblico, richiede una valutazione circa i costi di tipo ambientale, sociale, indotti dal disegno di legge a carico delle generazioni future.
L’evento è organizzato dal Dipartimento per le riforme istituzionali della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Intervengono
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Luca Bartolucci
Vicecapo del settore legislativo del Ministro per le riforme istituzionali e la semplificazione normativa
Vice capo del settore legislativo del Ministro per le riforme istituzionali e la semplificazione normativa. È Lecturer in Diritto pubblico presso la School of Government dell’Università Luiss, dove insegna Diritto delle assemblee elettive e Diritto pubblico dell’economia. È Dottore di ricerca in Teoria dello Stato e Istituzioni Politiche comparate presso l’Università La Sapienza di Roma. È autore di diverse pubblicazioni, tra cui i volumi “La sostenibilità del debito pubblico in Costituzione” (Padova, Cedam, 2020) e “Piano nazionale di ripresa e resilienza e forma di governo tra Italia e Unione europea” (Torino, Giappichelli, 2024). -
Gino Scaccia
Capo del Dipartimento per le riforme istituzionali
È Capo Dipartimento delle riforme istituzionali. Laureato cum laude e dignità di stampa in giurisprudenza nel 1993 presso la Luiss Guido Carli. Dottore di ricerca in diritto pubblico nel 1999, ha vinto il concorso a professore di II fascia in diritto costituzionale nel 2001 e ha conseguito l’ordinariato in Istituzioni di diritto pubblico nel 2008. Dal 2023 insegna presso l’Universitas Mercatorum. Ha svolto attività di studio e insegnamento in Germania, Spagna, Stati Uniti, Francia, Polonia, Ungheria. Fa parte del comitato scientifico delle riviste: Giurisprudenza costituzionale, Lo Stato, Bilancio e conti, Rivista della Corte dei conti, Studia Prawnicze, Italian Law Journal. Condirettore della Collana Studi e ricerche di Diritto pubblico (ed. Editoriale Scientifica Italiana). Ha lavorato per circa tredici anni come assistente di studio e consulente del servizio studi della Corte costituzionale. È autore di cinque monografie (tra cui il volume “Sussidiarietà istituzionale e poteri statali di unificazione normativa”, vincitore nel 2009 del premio “libro dell’anno nella scienza giuridica”) e di circa 150 fra saggi, articoli e note a sentenza. Avvocato abilitato all’esercizio dinanzi alle giurisdizioni superiori. Da giugno 2018 a settembre 2019 è stato Capo di Gabinetto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. Da marzo 2020 a settembre 2021 è stato Capo dell’Ufficio legislativo del Ministro per gli affari regionali e le autonomie.
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