Comunicazione Pubblica

Come ti comunico il ministero: l’esperienza del “Miur social”

Come un ministero utilizza i social: il caso del MIUR
Home Open Government Comunicazione Pubblica Come ti comunico il ministero: l’esperienza del “Miur social”

Come si porta avanti la comunicazione sui social di un Ministero? Ne parla Alessandra Migliozzi del MIUR.

3 Luglio 2019

F

Redazione FPA

Come un ministero utilizza i social: il caso del MIUR

Nell’ormai lontano febbraio 2017 raccontammo su queste pagine lo sbarco del Miur su Instagram. Da allora il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca è diventato uno dei ministeri più attivi sul social delle foto, arrivando a collezionare 197 post e un pubblico di oltre 92.000 follower.

Ma quanto è stato difficile percorrere questa strada? E come si è inserito l’utilizzo di Instagram all’interno di una strategia di comunicazione più ampia finalizzata al presidio di tutti i social network?

Nel corso di FORUM PA 2019 ce lo ha raccontato Alessandra Migliozzi, intervistata da Michela Stentella nella cornice degli Studios FPA, realizzati in collaborazione con Olivetti.

Ascolta il podcast dell’intervista

Social network, sensibilità e condivisione

L’esperienza del Miur sui social nasce seguendo il fortunato esordio dell’allora Mibact (oggi Mibac). All’epoca era una novità, “oggi sono i dirigenti stessi che ci chiedono di condividere determinati post sui social”, spiega la Migliozzi. Ma tutto questo non sarebbe stato possibile senza un Social Media Manager, che elabora studia e si dedica al tema continuamente.

Oltre a garantire trasparenza e efficacia comunicativa nei confronti dei cittadini, la strategia social del Miur è stata sin dall’inizio improntata allo sviluppo di un rapporto diretto con tutto il resto dell’ente. “Quello che abbiamo fatto”, spiega la Migliozzi, “è stato costruire una rete di relazioni dentro l’amministrazione stessa. Dalla circolare interna al grande evento fino all’atto di indirizzo politico: tutto si trasforma in un prodotto finito che condividiamo sempre con tutti”. E così che il Miur è riuscito ad abilitare un processo di condivisione e collaborazione.

Condivisione per creare valore

Si può quindi dire che questo un processo improntato in questo modo abbia creato valore? “Io credo di sì, anche perché la comunicazione è già di per sé valore”, spiega Migliozzi. La comunicazione crea infatti valore nel momento stesso in cui si occupa dei cittadini. “Noi parliamo con una generazione che tra qualche anno sarà la stessa che andrà allo sportello di un comune a rinnovare la carta d’identità, cittadini che a quel punto avranno già incontrato in un formato diverso la PA, e che quindi saranno più propensi a interfacciarsi con essa”, conclude Migliozzi.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!