Comunicazione pubblica ai tempi dell’infosfera: a partire dalla riforma della Legge 150, il focus a FORUM PA 2020

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Il Gruppo di lavoro per la riforma della legge 150 ha consegnato al Ministro Dadone il suo documento finale. Ecco i punti al centro della proposta, che si focalizza sulla svolta digitale della comunicazione pubblica. Di questo e, più in generale, della comunicazione in emergenza ai tempi dell’infosfera, parleremo il 10 luglio nel corso dell’edizione digitale del FORUM PA 2020

18 Giugno 2020

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Michela Stentella

Content Manager FPA

Photo by Dan Dimmock on Unsplash - https://unsplash.com/photos/sNwnjxm8eTY

Nel 2009 John M. Barry, storico della pandemia di influenza del 1918, scriveva su Nature: “Nella prossima pandemia, che sia ora o in futuro, sia il virus lieve o virulento, l’arma più importante contro la malattia sarà un vaccino. La seconda più importante sarà la comunicazione”. La pandemia è arrivata, con un impatto imprevedibile, e si sono riproposte all’ennesima potenza alcune domande spesso sollevate nel mondo della comunicazione, e della comunicazione pubblica in particolare. Come comunichiamo l’emergenza? E come comunichiamo durante l’emergenza?

Questa esperienza ha reso evidenti e ha accentuato alcuni processi che erano già presenti nel mondo della comunicazione e dell’informazione: la centralità del digitale, la disintermediazione delle informazioni, l’eccesso e la rapidità di condivisione delle notizie, la difficoltà a verificare in maniera adeguata la veridicità delle fonti. Alcune parole in questi mesi sono uscite definitivamente dal mondo degli addetti ai lavori: infosfera, infodemia, fake news, data journalism. Stimolando ulteriormente la riflessione sulle nuove competenze richieste a chi svolge la professione di giornalista o comunicatore e sul nuovo quadro normativo di riferimento, dato che la legge 150 del 2000 sulla comunicazione pubblica era nata in un contesto ormai lontano anni luce dalla realtà di oggi.

Il caso ha voluto che nel gennaio scorso, appena prima dell’esplosione della pandemia legata al Covid19, il dibattito sulla revisione della Legge 150 venisse ripreso dal Ministro Fabiana Dadone, con l’insediamento presso la Funzione pubblica di una Gruppo di lavoro dedicato proprio a prospettare una riforma complessiva della normativa e della contrattualistica relative alla comunicazione pubblica e fornire indirizzi per una Social media policy nazionale.

In questi mesi il lavoro è proseguito e il 16 giugno è stato consegnato al ministro il documento finale di indirizzo, frutto della discussione con stakeholder qualificati che vanno dall’Ordine dei giornalisti a Ferpi, dal Fnsi a ComPubblica e PASocial, dalle rappresentanze delle università e delle associazioni che fanno parte dell’Open government partnership fino a interlocutori istituzionali come Anci e Conferenza delle Regioni. Al centro del documento: il riconoscimento dell’importanza del digitale; la valorizzazione delle professioni, vecchie e nuove, dell’informazione e della comunicazione pubblica; l’attenzione alle competenze più innovative; il collegamento con le università; la centralità del rapporto con il cittadino; il focus sullo smart working che impatta in maniera decisiva su chi è impegnato in questo specifico ramo delle PA. Primo tra i dieci punti-chiave per la riforma è la costituzione di un’Area unificata dedicata a comunicazione, informazione e servizi alla cittadinanza in cui operino i giornalisti e i comunicatori e in cui sia inserita, riconosciuta e valorizzata la competenza in comunicazione e informazione digitale.

Qui un commento di Sergio Talamo, Dirigente Formez PA e Coordinatore del Gruppo di lavoro “Riforma Comunicazione pubblica e Social media policy nazionale” che ha elaborato il documento.

Del percorso avviato per la riforma della legge 150 parleremo nel corso dell’appuntamento “La comunicazione nell’emergenza ai tempi dell’infosferain programma il 10 luglio nel corso dell’edizione digitale del FORUM PA 2020. Ma il confronto sarà ampio e articolato. Ci confronteremo su diversi aspetti che in questo periodo sono stati nell’occhio del ciclone, per scoprire quali lezioni abbiamo imparato per la comunicazione del post-emergenza. Si parlerà di come le istituzioni possano e debbano presidiare i social network in maniera più sistematica ed efficace; della necessità di separare in maniera più incisiva la comunicazione politica dalla comunicazione istituzionale; della lotta alle fake news, tanto centrale da spingere il Governo a istituire un’apposita task force di monitoraggio sulle notizie false relative al Covid19. Roberta Villa, una degli otto esperti che compongono la task force, interverrà all’evento, insieme a: Mario Morcellini, Commissario Agcom; Edoardo Fleischner, Docente Comunicazione crossmediale presso l’Università degli Studi di Milano; Francesco Di Costanzo, Presidente dell’Associazione PA Social; Antonella Caprioli, Direttore Dipartimento Partecipazione, Comunicazione e Pari Opportunità di Roma Capitale; Sergio Talamo, Direttore Comunicazione Formez e Coordinatore del tavolo di riforma legge 150; Eugenio Iorio, Consigliere Nazionale – Associazione Italiana Comunicazione Pubblica e Istituzionale.

La partecipazione all’evento online “La comunicazione nell’emergenza ai tempi dell’infosfera” in programma il 10 luglio è gratuita, ma è necessario iscriversi.

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