Capacità di previsione dei Comuni: il mare tra il dire e il fare

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Con questo articolo inauguriamo una collaborazione con openblog, la nuova iniziativa editoriale di openpolis dedicata ai temi della trasparenza e all’analisi delle attività della politica e delle amministrazioni, a partire dai dati. In particolare, dopo la presentazione avvenuta al FORUM PA 2014, ogni settimana ospiteremo in questo spazio contributi ed analisi elaborati da openpolis con dati openbilanci.it*.

2 Luglio 2014

Con questo articolo inauguriamo una collaborazione con openblog, la nuova iniziativa editoriale di openpolis dedicata ai temi della trasparenza e all’analisi delle attività della politica e delle amministrazioni, a partire dai dati. In particolare, dopo la presentazione avvenuta al FORUM PA 2014, ogni settimana ospiteremo in questo spazio contributi ed analisi elaborati da openpolis con dati openbilanci.it*.
La differenza fra quanto un Comune prevede di spendere, e quanto effettivamente spende al termine dell’anno è molto importante. Tra i 110 Comuni capoluogo, mediamente buoni risultati. Ultima in classifica Milano con una capacità di previsione nel 2012 dell’85,31%.I veri problemi per i Comuni italiani si creano quando bilancio preventivo e consuntivo non coincidono. Quelle circostanze in cui si prevede di spendere x, quando in realtà si finisce per spendere y. Fra i tanti indicatori di openbilanci, la capacità di previsione della spesa calcola precisamente questo.Misura la differenza tra quanto il Comune prevedeva di spendere – bilancio preventivo – e quanto ha effettivamente speso al termine dell’anno – bilancio consuntivo. E’ calcolato in percentuale: maggiore è la percentuale, migliore è la capacità di previsione, e quindi minore la differenza tra quanto previsto e quanto speso.Per avere un quadro generale della situazione in Italia, abbiamo stilato una classifica dei 110 Comuni capoluogo di Provincia, facendo un quadro della capacità di previsione delle principali città italiane.In cima alla classifica abbiamo Salerno (100%), che nel 2012 ha avuto le spese del proprio bilancio consuntivo che coincidevano esattamente con quelle del preventivo. A seguire Lodi (99,96%), Forlì (99,93%), Asti (99,91%) e. Ravenna (99,90%).In fondo alla classifica Messina (89,17%), Cagliari (88,46%), Catanzaro (87,50%) e L’Aquila (85,46%). Ultima, fra le città capoluogo di provincia per capacità di previsione, Milano, con una percentuale dell’85,31%. Fra le altre grandi città, Roma a metà ranking con il 58° posto (97,52%), e Napoli nella parte bassa della classifica al 98° (91,69%). Nella parte alta invece troviamo Firenze al 46° (98,12%), Torino al 47° (98,04%) e Venezia al 42° posto (98,19%):
1SALERNO100.00%
2LODI99.96%
3FORLÌ99.93%
4ASTI99.91%
5RAVENNA99.90%
6PESARO99.85%
7TRIESTE99.78%
8SONDRIO99.75%
9TREVISO99.71%
10PADOVA99.59%
11MACERATA99.58%
12VICENZA99.55%
13TORTOLÌ99.48%
14BRINDISI99.48%
15PISTOIA99.46%
16FROSINONE *99.43%
17PORDENONE99.42%
18SASSARI99.38%
19CUNEO99.36%
20RAGUSA99.33%
21VERCELLI99.15%
22MASSA99.15%
23IMPERIA99.11%
24VARESE99.10%
25FERMO99.09%
26MODENA99.07%
27RIMINI99.05%
28VERONA99.02%
29VILLACIDRO98.83%
30UDINE98.73%
31BRESCIA98.66%
32PAVIA98.56%
33ORISTANO98.55%
34LUCCA98.46%
35PIACENZA98.39%
36SAVONA98.38%
37VERBANIA98.35%
38AOSTA98.29%
39FOGGIA98.29%
40GROSSETO98.27%
41PISA98.23%
42VENEZIA98.19%
43NOVARA98.18%
44ROVIGO98.18%
45BELLUNO98.16%
46FIRENZE98.12%
47TORINO98.04%
48LA SPEZIA98.04%
49TRENTO97.84%
50CHIETI97.80%
51REGGIO EMILIA97.74%
52RIETI *97.73%
53VIBO-VALENTIA97.72%
54BIELLA97.68%
55SIENA97.66%
110MILANO85.31%
109L’AQUILA85.46%
108CATANZARO87.50%
107CAGLIARI88.46%
106MESSINA89.17%
105CROTONE89.25%
104CATANIA89.73%
103CALTANISSETTA91.34%
102TARANTO91.47%
101BENEVENTO91.53%
100CASERTA91.55%
99TERNI91.57%
98NAPOLI91.69%
97FERRARA91.87%
96ALESSANDRIA *92.19%
95PALERMO93.03%
94AGRIGENTO93.09%
93VITERBO93.28%
92ISERNIA *94.21%
91SIRACUSA94.33%
90LATINA94.62%
89PERUGIA94.62%
88ENNA94.64%
87NUORO94.92%
86POTENZA94.97%
85BOLOGNA94.97%
84TRAPANI95.30%
83REGGIO CALABRIA95.52%
82CAMPOBASSO96.03%
81GENOVA96.06%
80AREZZO96.10%
79LIVORNO96.17%
78PARMA96.51%
77AVELLINO96.56%
76LECCE96.61%
75BOLZANO96.66%
74ASCOLI PICENO96.67%
73PESCARA96.69%
72MATERA96.80%
71MONZA96.91%
70COSENZA96.93%
69ANDRIA97.03%
68CARBONIA97.05%
67LECCO97.17%
66OLBIA97.19%
65BARI97.21%
64CREMONA97.36%
63TERAMO97.38%
62COMO97.41%
61MANTOVA97.41%
60ANCONA97.46%
59PRATO97.47%
58ROMA97.52%
57BERGAMO97.55%
56GORIZIA97.61%
Per chi fosse interessato, ecco come viene calcolato l’indicatore:
Formula: 100 – |(preventivo spese correnti – consuntivo spese correnti impegni) / preventivo spese correnti * 100|Per approfondimenti:
  • gli indicatori di openbilanci
  • openbilanci.it
* openbilanci.it è la piattaforma web che rende finalmente pubblici i bilanci negli ultimi dieci anni di tutti i comuni italiani. Una grande quantità di dati grezzi e ufficiali è stata liberata ed è ora pronta per essere scaricata da cittadini, media e ricercatori. Inoltre confronti, classifiche e mappe sono di supporto per addentrarci in un ambito che non sia per i soli addetti ai lavori e che ci permetta di chiedere conto ai nostri politici.

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