Open data e Cloud per il Ministero della salute
A circa un mese dal lancio dell’area open data del portale del Ministero della salute, sono oltre seimila i download effettuati in totale sui dieci dataset attualmente disponibili. I dati, che erano già consultabili on line, sono ora accessibili a tutti in un formato aperto, standardizzato e leggibile da un’applicazione informatica per facilitare la loro consultazione e incentivare il loro riutilizzo anche in modo creativo. I dati più scaricati, con oltre quattromila download, sono quelli relativi all’elenco completo dei dispositivi medici registrati presso la banca dati e il Repertorio del Ministero della Salute.
19 Giugno 2012
Redazione FORUM PA
A circa un mese dal lancio dell’area open data del portale del Ministero della salute, sono oltre seimila i download effettuati in totale sui dieci dataset attualmente disponibili. I dati del Ministero, che erano già consultabili on line, sono ora accessibili a tutti in un formato aperto, standardizzato e leggibile da un’applicazione informatica per facilitare la loro consultazione e incentivare il loro riutilizzo anche in modo creativo. I dati possono essere liberamente utilizzati, riutilizzati e redistribuiti, secondo le indicazioni presenti nella licenza d’uso applicata, la IODL (Italian Open Data License v1.0). A loro volta, se riutilizzati, devono essere rilasciati attraverso licenze libere che non ne impediscano la diffusione e il riutilizzo da parte di tutti i soggetti interessati.
I dati più scaricati, con oltre quattromila download, sono quelli relativi ai Dispositivi medici, ovvero l’elenco completo dei dispositivi medici registrati presso la banca dati e il Repertorio del Ministero della Salute.Gli altri dataset disponibili riguardano:
le ASL (suddivisione territoriale e relativa popolazione);
i prodotti fitosanitari;
le farmacie;
le parafarmacie;
i depositi e i grossisti di medicinali;
i 50 medicinali senza obbligo di prescrizione o da banco più venduti;
gli stabilimenti di trasformazione alimentare.
Il Ministero sottolinea inoltre di aver voluto integrare “il proprio percorso Open Data con l’innovazione tecnologica propria del Cloud al fine di consentire la piena valorizzazione del proprio patrimonio informativo da parte di qualsiasi soggetto interessato, PA, cittadini o aziende.” Per questo, sempre nell’area open data è disponibile anche una serie di strumenti cloud-based in grado di agevolare l’integrazione dei dati in nuove applicazioni e di favorire, quindi, lo sviluppo rapido ed economico di servizi a valore aggiunto per cittadini/aziende/altre PA. Si tratta di una sperimentazione, in collaborazione con Microsoft, la cui conclusione è prevista per settembre 2012.
Nella sezione Sviluppatori vengono fornite linee guida ed esempi operativi concreti su come sviluppare nuovi servizi/applicazioni basate sugli Open Data in diverse tecnologie e per diversi device (in particolare smartphone e tablet).