Bologna: un social blog per una memoria condivisa
Si possono usare i media sociali per realizzare un percorso di costruzione di una memoria condivisa? È il tentativo che la rete civica Iperbole ha promosso in queste settimane: una sorta di partecipazione digitale per (ri)raccontare un evento che l’intera comunità cittadina di Bologna vive sempre con la massima attenzione. Ce lo racconta Luca Zanelli dello staff Iperbole.
25 Luglio 2012
Luca Zanelli
Si possono usare i media sociali per realizzare un percorso di costruzione di una memoria condivisa? È il tentativo che la rete civica Iperbole ha promosso in queste settimane: una sorta di partecipazione digitale per (ri)raccontare un evento che l’intera comunità cittadina di Bologna vive sempre con la massima attenzione. Ce lo racconta Luca Zanelli dello staff Iperbole.
Nel 2011, in occasione delle celebrazioni del 2 agosto, Iperbole ha ripreso e lanciato sui social media la costruzione di un "ricordo collettivo" per coinvolgere anche chi a quell’epoca non c’era o era troppo piccolo: tante piccole testimonianze che unite hanno formato così un unico e per certi versi nuovo "ricordo" (con l’hashtag #ioricordo più di 70 tweet, una decina di post su Facebook).
Quest’anno, anche per non disperdere il patrimonio collettivo precedente, abbiamo pensato a un progetto più ampio, nell’auspicio di andare sempre più verso una memoria condivisa. È nata così l’idea di ricordare soprattutto le vittime: i nomi, le immagini e le storie delle persone che quella mattina passavano per la stazione centrale della nostra città e che raccontano nella loro tragica fatalità la violenza senza senso di quell’attentato – la banalità del male per dirla con Hannah Arendt – perpetuando lo sgomento di una intera città che ha saputo farsi comunità.
Si è pensato di utilizzare il potenziale narrativo dei media sociali con la logica della condivisione che li alimenta per realizzare un "social blog" (piattaforma tumblr) che unisce testi, materiali audio, video e fotografico. Ne è nato un "collage" che permette una navigazione web personalizzabile da chiunque e condivisibile, facendo in modo che ognuno ricostruisca anche un suo percorso e una sua memoria del 2 agosto. L’invito infatti è rivolto a chiunque abbia un ricordo preciso di quella giornata, oppure un ritaglio di giornale, un’immagine, una foto a condividerlo direttamente sul blog dedicato.
L’obiettivo è duplice: trasmettere la memoria anche ai nativi digitali e ai frequentatori dei social network, alimentare forme di partecipazione web oriented attraverso l’ingranaggio della memoria.
Naturalmente è un work in progress: fino al 2 agosto ogni giorno saranno pubblicati uno o più "post" alimentando la conversazione sui social media. Su twitter l’hashtag da usare è #2agosto1980
Il lavoro è dedicato ai familiari e ai parenti delle vittime, ai feriti e a quanti quel sabato si impegnarono nei soccorsi. Un ringraziamento particolare all’Associazione tra i familiari delle vittime della strage alla stazione di Bologna per il supporto e la preziosa collaborazione: la maggior parte del materiale utilizzato proviene infatti dai loro archivi e dall’omonimo sito web www.stragi.it