Dai brogli elettorali ai disastri naturali, ecco i “testimoni 2.0” delle crisi nel mondo
Ushahidi in lingua Swahili significa “testimoni” ed è anche il nome di una “piattaforma di informazione collettiva”, rigorosamente gratuita e open source, nata proprio in Kenya nel 2008, per rispondere al black out dell’informazione “ufficiale” e diffondere informazioni e denunce sui brogli e sulle violenze e gli scontri che si stavano verificando nel Paese dopo le elezioni presidenziali. Come funziona? In pratica, chiunque può segnalare attraverso diversi canali – via email, facebook o twitter, ma anche semplicemente via SMS – quello che sta avvenendo e dove; le testimonianze vengono poi raccolte dalla piattaforma, indicizzate e inserite su una mappa interattiva. Uno strumento che, quindi, favorisce l’informazione, ma anche la trasparenza e il controllo sociale e che, in questo senso, verrà nuovamente utilizzato domenica prossima, 23 ottobre, questa volta in Bulgaria, dove sono in programma le elezioni presidenziali e amministrative e dove, secondo un sondaggio dell’associazione Transparency international, un cittadino su 5 è disposto a vendere il proprio voto.
20 Ottobre 2011
Michela Stentella
Ushahidi in lingua Swahili significa “testimoni” ed è anche il nome di una “piattaforma di informazione collettiva”, rigorosamente gratuita e open source, nata proprio in Kenya nel 2008, per rispondere al black out dell’informazione “ufficiale” e diffondere informazioni e denunce sui brogli e sulle violenze e gli scontri che si stavano verificando nel Paese dopo le elezioni presidenziali. Come funziona? In pratica, chiunque può segnalare attraverso diversi canali – via email, facebook o twitter, ma anche semplicemente via SMS – quello che sta avvenendo e dove; le testimonianze vengono poi raccolte dalla piattaforma, indicizzate e inserite su una mappa interattiva.
Uno strumento che, quindi, favorisce l’informazione, ma anche la trasparenza e il controllo sociale e che, in questo senso, verrà nuovamente utilizzato domenica prossima, 23 ottobre, questa volta in Bulgaria, dove sono in programma le elezioni presidenziali e amministrative e dove, secondo un sondaggio dell’associazione Transparency international, un cittadino su 5 è disposto a vendere il proprio voto. Attraverso il sito For fair elections, creato da un gruppo di ONG, i video, le notizie e le foto inviate dai cittadini per testimoniare eventuali brogli elettorali, verranno inserite su una mappa interattiva che mostrerà il tipo di violazione e i materiali correlati.
Naturalmente la piattaforma Ushahidi, che viene sviluppata da una comunità di programmatori volontari provenienti da ogni parte del mondo, può essere applicata a diversi contesti e situazioni. In generale, la sua “missione” è quella di monitorare e mappare – grazie alle testimonianze dei cittadini e sfruttando le opportunità collaborative del web 2.0 e la georeferenziazione – eventi di crisi e situazioni di emergenza: non solo per denunciare brogli e violenze, come in Kenya e in altri Paesi (ad esempio nel caso della guerra civile in Congo), ma anche per monitorare disastri naturali (il caso più emblematico è stato quello del devastante terremoto di Haiti del gennaio 2010 e le successive fasi di intervento), o per mappare la diffusione di virus, come nel caso dell’influenza A H1N1.
Oggi Ushahidi è adottata praticamente in tutto il mondo, come si può vedere dalla mappa disponibile sul sito.
E in Italia?
Il primo esperimento nel nostro Paese è stato Open Foreste Italiane, un progetto per la condivisione delle informazioni sui rischi di incendio boschivo fornite da volontari, cittadini, operatori, con l’obiettivo di aumentare la conoscenza del territorio e favorire così la prevenzione. Il progetto è stato sviluppato da Elena Rapisardi che lo racconta qui.
Ecco qualche altra esperienza:
- Sala Operativa 2.0 Crowdmap
Il Centro Intercomunale di Protezione Civile Colline Marittime e Bassa Val di Cecina – Provincia di Pisa e Livorno – ha realizzato un progetto web 2.0 che comprende anche una crowdmap Ushahidi per consentire ai cittadini di segnalare rischi ed eventi e di ricevere avvisi. Inoltre il crowdmap mostrerà le principali informazioni che potrebbero essere utili in caso di eventi di emergenza, come le aree di soccorso a disposizione dei cittadini.
- IndipendenteMente Segnala!
Un progetto collettivo per migliorare la città di Barletta.
In questo caso si tratta di un uso originale e del tutto nuovo, in quanto la piattaforma viene utilizzata per monitorare lo stato della rete Wimax a Bari. La mappa con le segnalazioni circa i problemi di connessione può essere utilizzata dai tecnici del provider per pianificare meglio i loro interventi.
Iniziativa lanciata dal giornale Il Tirreno, per consentire ai cittadini di segnalare problemi quotidiani: buche nelle strade, spiagge sporche, degrado nei parchi. Le segnalazioni, verificate dalla redazione, potranno trovare spazio anche sulle pagine del giornale.
- Emergenza spazzatura
La Repubblica in collaborazione con il blog collettivo di cittadini-giornalisti Valigia Blu ha deciso di utilizzare la piattaforma Ushahidi per l’emergenza rifiuti. I cittadini possono segnalare lo stato delle discariche autorizzate, la presenza di discariche abusive, eventuali roghi, la situazione nel proprio quartiere, tutto ciò che può essere utile per “mappare” la situazione.