“Sette Città” per Bologna: quando l’urbanistica diventa partecipata
Quanto è importante la partecipazione della società civile ai processi e alle decisioni che portano le pubbliche amministrazioni a modificare il volto delle città? Molto, secondo il Comune di Bologna, che ha portato avanti con cittadini, associazioni e rappresentanti del mondo economico e sociale, un lungo e articolato confronto pubblico sulle strategie di trasformazione urbanistica della città. L’occasione è stata offerta dalla redazione del Piano Strutturale Comunale (PSC), il nuovo strumento per il governo del territorio, che sostituirà l’attuale Piano regolatore generale del 1986 e che stabilisce gli orientamenti generali per lo sviluppo urbanistico della città nei prossimi vent’anni.
11 Aprile 2008
Quanto è importante la partecipazione della società civile ai processi e alle decisioni che portano le pubbliche amministrazioni a modificare il volto delle città? Molto, secondo il Comune di Bologna, che ha portato avanti con cittadini, associazioni e rappresentanti del mondo economico e sociale, un lungo e articolato confronto pubblico sulle strategie di trasformazione urbanistica della città. L’occasione è stata offerta dalla redazione del Piano Strutturale Comunale (PSC), il nuovo strumento per il governo del territorio, che sostituirà l’attuale Piano regolatore generale del 1986 e che stabilisce gli orientamenti generali per lo sviluppo urbanistico della città nei prossimi vent’anni.
Dopo due anni di incontri istituzionali, discussioni pubbliche, incontri, laboratori, workshop, discussioni on line e laboratori di progettazione nelle scuole e nei quartieri, il PSC è stato adottato dal Consiglio comunale nella seduta del 16 luglio 2007, dopodiché è scattata un’ulteriore fase di consultazione, conclusa da poco, nel corso della quale enti, organismi pubblici, associazioni e singoli cittadini hanno potuto presentare le loro osservazioni in vista dell’approvazione definitiva. Un percorso di pianificazione territoriale che ha seguito quindi, dall’inizio alla fine, i principi dell’urbanistica partecipata.
Molti gli strumenti messi in campo dall’amministrazione comunale per coinvolgere cittadini, associazioni e rappresentanti del mondo economico e sociale nella discussione sul Piano Strutturale Comunale di Bologna, che dal 30 agosto 2007 al 31 gennaio 2008 è stato a disposizione per la libera consultazione.
Il filo conduttore delle diverse iniziative è stato il tema delle Sette Città, immagine con cui sono stati simbolicamente rappresentati i sette principali orientamenti individuati per lo sviluppo urbanistico di Bologna: la Città della Ferrovia, la Città della Tangenziale, la Città della Collina, la Città della Via Emilia Levante, la Città della Via Emilia Ponente, la Città del Reno, la Città del Savena. Ad ognuna di queste Città è stato dedicato, a partire dal 30 ottobre 2007, un percorso settimanale costituito da: un incontro di informazione e discussione aperto a tutti presso l’Urban Center; un’escursione sui luoghi interessati dalle future trasformazioni, organizzata dai quartieri interessati in collaborazione con le associazioni del territorio; l’apertura di features di discussione nel Forum on-line.
La fase di presentazione di osservazioni e proposte formali e il ciclo di incontri “Bologna si fa in Sette” si sono conclusi a fine gennaio 2008. La discussione pubblica sui contenuti del Piano Strutturale rimane comunque aperta nel Forum Cartografico on line, uno spazio in cui scambiarsi opinioni e porre domande con l’ausilio delle mappe.
È in corso, inoltre, un’attività di ricerca, curata dall’Università di Bologna, sulla partecipazione dei cittadini a questa esperienza, i cui risultati verranno presentati nel mese di maggio. Sempre grazie a una convenzione, che si concluderà nel settembre 2008, stipulata tra il Comune e il Dipartimento di Discipline della Comunicazione dell’Ateneo cittadino, è in fase di realizzazione il Piano di comunicazione del PSC.
Per maggiori informazioni, consulta il sito del Piano Strutturale del Comune di Bologna.