Trasparenza, condizione indispensabile per la performance della PA: ecco la web app che la valorizza

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Tutti dovremmo consultare la sezione “Amministrazione Trasparente” che ogni comune, regione, ministero, tribunale e scuola deve avere. Lì si trova la storia dell’ente, fondamentale per stimolare un’interlocuzione informata, perché non basta voler partecipare alle politiche e alle decisioni, bisogna prepararsi adeguatamente partendo dai dati. E proprio pochi giorni fa è stata presentata una web app open source, progettata nell’ambito del Progetto “Italiae” del Dipartimento degli Affari Regionali della PdCM, pensata per i cittadini e che valorizza i dati pubblici delle amministrazioni, con una rappresentazione anche grafica e semplificata degli stessi, fornendo indicatori di bilancio, servizi, personale e patrimonio immobiliare

5 Luglio 2024

C

Paola Caporossi

Co-fondatrice di Fondazione Etica

Foto di Bas van den Eijkhof su Unsplash - https://unsplash.com/it/foto/un-diamante-seduto-sulla-cima-di-un-mucchio-di-rocce-ypk__5RJOBM

Per promuovere politiche sociali innovative non sempre c’è bisogno di inventare qualcosa di nuovo, a volte basta valorizzare ciò che già esiste. E per farlo è sempre utile partire dai dati e dalle informazioni. In questo ambito, l’Italia è all’avanguardia in Europa. Nonostante spesso ci consideriamo in ritardo, siamo più trasparenti di paesi come la Finlandia, dove i dati pubblici devono essere richiesti, mentre in Italia sono già pubblicati. Ecco perché tutti dovremmo consultare la sezione “Amministrazione Trasparente” che ogni comune, regione, ministero, tribunale e scuola deve avere. Lì si trova la storia dell’ente, fondamentale per stimolare un’interlocuzione informata, perché non basta voler partecipare, bisogna prepararsi adeguatamente e questo vale anche per gli enti del terzo settore.

Proprio partendo da queste premesse, abbiamo creato alcuni strumenti disponibili per tutti che puntano a valorizzare il patrimonio informativo già disponibile in ottica di trasparenza. Il primo strumento digitale disponibile sul nostro sito https://www.fondazionetica.it/ raccoglie le informazioni pubblicate nelle sezioni “Amministrazione Trasparente” dei diversi enti, le rende omogenee e le traduce in indicatori comprensibili a tutti. Questo non serve a dare pagelle, ma a conoscere la nostra amministrazione e capire i suoi punti di forza e di debolezza, permettendo così interventi mirati. Tutti possono cercare il proprio ente o comune per capire come si colloca rispetto a questi indicatori: uno strumento utile al decisore pubblico, alle singole amministrazioni e agli investitori che vogliono investire in infrastrutture pubbliche efficienti e funzionanti. Inoltre, abbiamo presentato il 24 giugno scorso un altro strumento ancora più divulgativo destinato ai cittadini: una web app che si chiama proprio “Amministrazione Trasparente per il cittadino”. Anche questo valorizza le pubblicazioni già fatte dalle amministrazioni e fornisce indicatori di bilancio, servizi, personale e patrimonio immobiliare. Un esempio pratico? Se vedo che il mio comune spende 100 euro pro capite per gli asili nido, posso confrontarlo con il comune accanto che spende 200 euro pro capite e farmi un’idea.

La web app è stata progettata nell’ambito del Progetto “Italiae” del Dipartimento degli Affari Regionali della PdCM, nell’alveo del PON Governance e capacità istituzionale. All’interno del Progetto è stato infatti costituito l’Atelier di sperimentazione “Trasparenza, anticorruzione ed efficienza”, con l’obiettivo di offrire alle Unioni dei Comuni, ai Comuni, alle Regioni, e altre PA un supporto mirato al rafforzamento della trasparenza e prevenzione della corruzione, oltre che dell’efficienza. L’Atelier ha avviato, nel 2022, la costituzione di un Gruppo di Lavoro per facilitare la pubblicazione obbligatoria dei dati e delle informazioni nella sezione Amministrazione Trasparente (come da l.190/2012 e d.lgs.33/2013 e successive modifiche) dei siti web, e al contempo migliorarne la fruibilità per i cittadini, gli investitori, le istituzioni centrali. E il Gruppo di Lavoro – costituito da dirigenti e funzionari di Unioni di Comuni, Comuni e Regioni, principalmente, che hanno messo a disposizione la propria competenza ed esperienza, concentrandosi sul confronto tra Amministrazioni, grandi e piccole, del Nord, del Centro e del Sud – ha progettato l’applicazione “Amministrazione Trasparente per il cittadino”

Non si tratta dell’ennesima app aggiuntiva per le PA, ma di un’applicazione sperimentale open source che dimostra come sia possibile:

  • supportare le PA nella pubblicazione di dati e informazioni, non sminuendola ma razionalizzandola e standardizzandola (in sintesi, rendendola meno gravosa per le PA stesse);
  • consentire ai cittadini di usufruire effettivamente di quei dati e informazioni, attraverso una rappresentazione anche grafica e semplificata degli stessi.

Le Unioni, i Comuni, le Regioni e le altre PA, che vogliono accedere alla app open source, devono soltanto effettuare un passaggio tecnico, la prima volta, e poi, automaticamente, i rispettivi siti web ospiteranno, in Amministrazione Trasparente, una sottosezione costituita, inizialmente, da quattro aree di attività: bilancio, personale, servizi, patrimonio immobiliare.

Ogni area di attività è composta da indicatori, alimentati automaticamente dai dati estratti dalla BDAP e da altre banche dati pubbliche.

Non si tratta di “nuovi” ulteriori dati da raccogliere e pubblicare da parte delle PA, ma, al contrario, di una modalità innovativa di raccogliere, pubblicare e, soprattutto, raccontare, più agevolmente e fruttuosamente, i dati per i quali è previsto già l’obbligo di pubblicazione ai sensi del citato d.lgs.33. Ogni indicatore, infatti, viene rappresentato graficamente, oltre che in tabella, per consentire una comprensione facilitata, oltre che aggiornata annualmente.

La web app è stata presentata come detto il 24 giugno da Giovanni Vetritto, Direttore Generale Dipartimento Affari Regionali e Autonomie, e da Fondazione Etica, nel corso di un evento che ha visto la partecipazione non solo di tutte le PA coinvolte nell’Atelier, ma anche di un parterre istituzionale di alto livello, composto da ANCI, UPI, Conferenza Stato Regioni, UNCEM, Dipartimento Funzione Pubblica e ANAC, che hanno accolto con plauso unanime un’iniziativa ritenuta innovativa e necessaria e che, secondo l’opinione condivisa, si pone come strumento di creazione di “valore pubblico”.

Come ha evidenziato in quell’occasione il Presidente di UNCEM, Marco Bussone, si tratta di “una web app necessaria per dare un nuovo volto alla trasparenza nella e per la PA. Trasparenza che sia veramente capace di costruire un nuovo patto sociale e democratico tra eletto ed elettore”. Di grande valore anche le conclusioni del Presidente di ANAC, Giuseppe Busia, che ha riconosciuto come la web app vada nella direzione del principio del once only e, quindi, dell’idea di avere un unico punto di collocazione dei dati, auspicando di poter contare su un’integrazione della web app con la Piattaforma Unica della Trasparenza, alla quale ANAC sta lavorando per dare vita a ciò che esiste già da un punto di vista legislativo.

La web app è disponibile sul sito di ITALIE. Un progetto che risponde a un principio fondamentale: è nell’interesse di tutti riconquistare la fiducia su un terreno concreto. Solo così le politiche innovative saranno davvero efficienti.

Paola Caporossi ha partecipato al FORUM PA 2024 nel convegno di scenario PA APERTA. Per un rilancio del paradigma del “governo con la rete” di cui è disponibile la registrazione

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