250 milioni di cittadini europei usano Internet
Nel 2007 gli utenti di Internet in Italia sono stati quasi il 35% della popolazione e la media europea è stata addirittura del 50%. Praticamente oltre 250 milioni di cittadini dell’Ue hanno utilizzato regolarmente Internet e 40 milioni di questi sono stati nuovi utenti.
18 Aprile 2008
Redazione FORUM PA
Nel 2007 gli utenti di Internet in Italia sono stati quasi il 35% della popolazione e la media europea è stata addirittura del 50%. Praticamente oltre 250 milioni di cittadini dell’Ue hanno utilizzato regolarmente Internet e 40 milioni di questi sono stati nuovi utenti. E’ quanto emerge dalla relazione della Commissione europea intitolata "i2010 – una società europea dell’informazione per la crescita e l’occupazione" e presentata oggi per fare il punto sull’iniziativa i2010, lanciata nel 2005, che costituisce la strategia digitale dell’Ue per la crescita e l’occupazione.
Dal documento risulta che l’80% degli utenti ha una connessione a banda larga e questo indica quanto nell’Ue si sia diffusa questa tecnologia, soprattutto negli ultimi 5 anni. Nel 2001 le scuole che possedevano una connessione veloce quasi non esistevano, oggi sono i due terzi del totale e soltanto il 4% di tutte le scuole dell’Unione europea non dispone ancora di una connesse a Internet.
Anche i medici utilizzano una connessione veloce e più della metà dei dottori invia o riceve i dati dei pazienti per via telematica, mentre 5 anni fa erano solo il 17%; persino i risultati degli esami di laboratorio vengono trasmessi in digitale.
Considerando il settore delle imprese i numeri sono ancora più alti: il 77% delle aziende dell’Ue possiede una connessione a banda larga e fa operazioni bancarie in Internet. Anche nel pubblico si sono fatti grandi progressi: il 60% dei servizi pubblici è integralmente disponibile in rete.
Nonostante questi dati, però, non è da tralasciare la parte dell’Europa che resta lontana da Internet: sono il 40% degli europei, distribuiti in Romania, Bulgaria e Grecia, con percentuali superiori al 60%. La differenza con il 13% dei danesi o olandesi che non utilizzano la tecnologia in rete è significativa. E anche per i servizi pubblici ci sono enormi differenze: mentre in Austria, Portogallo, Malta e Repubblica Ceca il 100% dei servizi pubblici di base per le imprese sono riversati in Internet, in Bulgaria la percentuale è del 15%, in Polonia del 25% e in Lettonia del 30%.
FONTE: Help Consumatori