Amministrare 2.0: prosegue la sfida del Comune di Venezia
Dal traffico alle buche, dal turismo alle elezioni, Venezia è sempre più 2.0. Facciamo il punto sui servizi attivati dall’amministrazione comunale.
20 Ottobre 2009
Michela Stentella
Dal traffico alle buche, dal turismo alle elezioni, Venezia è sempre più 2.0. Facciamo il punto sui servizi attivati dall’amministrazione comunale.
In occasione delle elezioni del 6 e 7 giugno scorso, i cittadini di Venezia hanno potuto ottenere, con un semplice click, una serie di informazioni: ubicazione dei seggi, informazioni sui collegi, dati delle passate consultazioni, risposte alle domande frequenti, localizzazione delle sezioni. Tutto questo grazie a EleGI, un complesso sistema di cartografia georeferenziata accessibile dal sito web del Comune. È solo l’ultima di una serie di iniziative messe in campo per arrivare a una “amministrazione 2.0”.
Il Comune di Venezia, infatti, ha inaugurato da tempo una nuova filosofia per la pubblica amministrazione, un modo di gestire i servizi e rapportarsi con il cittadino che sfrutta le opportunità offerte dalle nuove tecnologie e si basa sui concetti chiave di partecipazione, condivisione della conoscenza e collaborazione: gli stessi principi del web 2.0. Ecco, quindi, il ricorso a piattaforme open source, in grado di favorire la partecipazione attiva, lo scambio e la condivisione delle informazioni; e ancora, l’utilizzo di reti wireless, webcam, smart card, blog e social network, non solo per ottenere una gestione più efficiente dei servizi, ma anche per introdurre un’inedita metodologia di lavoro all’interno dell’ente.
Ne avevamo parlato già nel marzo 2008, con un articolo in cui presentavamo questa filosofia “open” e i primi servizi inaugurati a Venezia.
Sul tema eravamo tornati dopo qualche mese nel corso di una chiacchierata con Michele Vianello, allora vicesindaco di Venezia, che ci aveva presentato Venice connected, piattaforma pubblica di e-commerce nata per regolamentare i flussi turistici offrendo, a chi prenota on line e con un certo anticipo il soggiorno nella città lagunare, vantaggi e sconti su una serie di servizi (trasporti pubblici, garage comunale, entrata ai musei civici, connessione wi-fi, e così via).
Insomma, idee e soluzioni nuove per problemi vecchi: come Argos (Automatic & Remote GrandCanal Observation System), innovativo sistema per il controllo e la gestione della navigazione in Canal Grande, che consente il monitoraggio automatico ed in tempo reale del traffico acqueo, attraverso sensori distribuiti lungo il canale, e agevola l’intervento delle forze di polizia segnalando situazioni critiche (incidenti, congestioni) e violazioni dei regolamenti di navigazione. E ancora, IRIS (Internet Reporting Information System), il servizio informatico che consente la segnalazione diretta da parte dei cittadini dei bisogni di manutenzione urbana (indicandoli su una mappa on line, oppure inviando una foto) e il monitoraggio sullo stato di avanzamento nella soluzione del problema segnalato. Il rapporto con i cittadini, quindi, diventa più diretto grazie all’utilizzo della rete: niente più mediatori e lentezze burocratiche, ma maggiore trasparenza e controllo diretto sull’operato dell’amministrazione. Infine BARIS (Boat Areas Research Information System), il sistema che, su una base cartografica di proprietà dell’amministrazione e quindi ufficiale, permette di consultare on line i dati relativi alle occupazioni degli spazi acquei, con la mappa che disegna l’ingombro dell’imbarcazione e i dati puntuali sulla concessione (con l’esclusione, per problemi di privacy, del solo nome del concessionario).
In conclusione, vanno ricordati: il profilo su Facebook del Comune di Venezia, aperto per raggiungere il maggior numero possibile di utenti; il sito del Consiglio comunale, realizzato con un software sviluppato su piattaforma integralmente open-source (il software VEdemo, ideato, progettato e realizzato dal Comune di Venezia in collaborazione con la ditta Kaleidos Multimedia); il Forum del Comune di Venezia, per la libera discussione su temi riguardanti la vita della città.
Viste queste premesse, non è una sorpresa che proprio il Comune di Venezia sia tra i soggetti fondatori del Tavolo permanente di lavoro Amministrare 2.0 e tra i promotori del Manifesto Amministrare 2.0. Obiettivo di queste iniziative: valorizzare le esperienze già realizzate e proporre una visione condivisa della modernizzazione della PA digitale, per estendere poi a macchia d’olio questa nuova mentalità.