Appalti, il digitale necessario per il controllo qualità
Dalle grandi opere alla ricostruzione, l’utilizzo di modalità elettroniche per gestire l’intero processo di gara aiuterebbe a garantire legalità, velocità, tracciabilità e controllo della spesa nelle procedure
1 Settembre 2016
Ezio Melzi, consigliere delegato BravoSolution Italia
Trasparenza, certezza dei tempi, controllo di qualità e costi e, soprattutto, tutela della piena legalità sono condizioni irrinunciabili per ogni processo di spesa pubblico. Sembra un’ovvietà, ma quanto riportato dalle cronache mostra che purtroppo questo scenario ideale è, talvolta, contraddetto dai fatti. I lavori pubblici sono un ambito particolarmente delicato su questo fronte, poiché il grande valore degli investimenti e la complessità dei processi amplificano i rischi – e gli effetti – di possibili derive dalle condizioni etiche sopra citate . Fortunatamente ci sono strumenti per ridurre drasticamente questi fenomeni di deriva, in particolare negli appalti di Grandi Opere ed in generale di lavori. Mi riferisco all’impiego di tecnologie telematiche che, oltre ad essere promosse e previste dai regolamenti, sono ormai molto consolidate e pronte per le esigenze di Soggetti Aggregatori, Stazioni Appaltanti permanenti ma anche Stazioni Appaltanti temporanea legate ad esigenze contingenti (ad esempio emergenze, grandi eventi, ecc). Queste tecnologie sono inoltre disponibili in tempi rapidi e con investimenti limitati grazie a modalità di erogazione come il SaaS – Software as a Service.
I benefici della gestione paperless sono evidenti. Penso ad esempio alle Olimpiadi di Londra del 2012, dove oltre 10 Miliardi di sterline di appalti sono stati gestiti interamente online in piena trasparenza, rispettando i tempi di consegna e con zero conteziosi procedurali, o a grandi cantieri infrastrutturali quali CrossRail e il Thames Tideway Tunnel, rispettivamente nuova ferrovia e rete fognaria londinesi. Anche EXPO Dubai 2020 sarà appaltato interamente per via telematica, sempre grazie a tecnologia italiana.
Anche in Italia queste tecnologie sono ampiamente utilizzate da soggetti pubblici. Ne è un esempio Coni Servizi, come dichiarato ad esempio da Gennaro Ranieri, Responsabile Acquisti e Appalti dell’azienda, in occasione di un Tavolo di Lavoro FPA: “Premesso che secondo me la tecnologia va utilizzata per qualsiasi acquisto di beni, servizi o lavori, per le grandi opere è fondamentale, per diversi motivi. Innanzitutto la trasparenza, ma anche per assicurare la più ampia partecipazione delle imprese alle gare, a vantaggio di competitività e qualità…” [Ascolta l’intervista].
“In questo momento in cui il Coni è sotto i riflettori per la candidatura olimpica, la correttezza e il rispetto degli standard normativi è quanto mai cruciale perché qualunque problema legato alla gestione degli appalti potrebbe avere ripercussioni negative sulla candidatura” aggiunge Ranieri
Dunque le tecnologie sono disponibili, rispettano i requisiti di legge per gli acquisti pubblici e sono ormai consolidate: non è più tempo di esitare . I tragici eventi che hanno recentemente colpito l’Italia Centrale amplificano l’urgenza di cambiare le cose. L’emergenza terremoto rende improrogabile la necessità di assicurare al Paese velocità, legalità e trasparenza negli appalti pubblici. Lo stanno dichiarando anche le più alte cariche dello Stato, dando voce alle aspettative dei cittadini.
I danni causati dal terremoto sono ovviamente ancora in corso di valutazione. Sono però già chiare l’enormità della devastazione e l’urgenza di partire al più presto con la ricostruzione. In parallelo emerge anche il tema delle prevenzione: pensiamo solo che oltre il 50% degli istituti scolastici italiani – ovvero diverse migliaia di edifici – è a rischio sismico, come dichiarato da rappresentanti del Consiglio Nazionale dei Geologi.
Ritengo sia il momento di rompere ogni indugio, cogliendo subito ogni opportunità che la tecnologia può dare per assicurare al Sistema Paese una gestione degli appalti pubblici eticamente, economicamente e qualitativamente impeccabili. Gli strumenti e le esperienze per fare, rapidamente, ci sono: si tratta di usarli, scegliendo definitivamente modelli di innovazione peraltro già applicati con successo da numerosi altri Governi internazionali.