Castellani: “PA Digitale, necessario un cambiamento organizzativo”

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Cosa manca nella PA attuale per diventare davvero digitale: un cambiamento organizzativo e dei processi interni all’Ente in modo da creare servizi online che semplifichino davvero la vita al cittadino e smettere di digitalizzare l’analogico

27 Ottobre 2016

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Laura Castellani, responsabile Infrastrutture e Tecnologie per lo Sviluppo della Società dell'Informazione, Regione Toscana

Come diceva Einstein “non si può pretendere che le cose cambino se si continuano a fare le stesse cose”. La citazione rende bene l’idea di cosa manca nella PA attuale per diventare davvero digitale: un cambiamento organizzativo e dei processi interni all’Ente in modo da creare servizi online che semplifichino davvero la vita al cittadino e smettere di digitalizzare l’analogico. Un servizio online non deve essere la messa in linea di un modulo uguale al cartaceo!!

Un altro tema importante è il tema dell’interoperabilità tra le Pubbliche Amministrazione che faccia si che il cittadino veda una PA unitaria e non sia gravato del compito di ricercare lui informazioni già in possesso di qualche Ente: per far questo occorre lavorare sugli standard che fino ad oggi, nonostante si parli di interoperabilità da moltissimi anni, non sono stati definiti e imposti. Abbiamo lavorato sulle “strade” che permettono di essere connessi ma noN abbiamo stabilito il linguaggio con il quale ci parliamo nei diversi domini.

Questi, insieme al riuso delle buone pratiche e ad un forte coinvolgimento dei cittadini per il design dei nuovi servizi, costituiscono passi importanti verso la cittadinanza digitale e sono i temi principali enunciati nel documento prodotto dal Cantiere. Tutto questo può essere fatto con una governance forte fatta da una stretta collaborazione tra il livello nazionale e il livello locale quest’ultimo iintermediato dalle Regioni o dalle Città metropolitane che facciano da facilitatori e coordinino i territori.

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