Cobis (Miur): “Ecco le nostre soluzioni per gli appalti precommerciali”
Il nuovo Programma Nazionale della Ricerca, coordinato dal Miur e di
imminente approvazione in sede Cipe, introduce strumenti sperimentali per lo
stimolo della ricerca e dell’innovazione attraverso la domanda di soluzioni
innovative, sia essa pubblica, sia mediata dall’interazione con gli utenti
1 Aprile 2016
Fabrizio Cobis, Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca
Negli ultimi tempi si è avviato un intenso dibattito tra gli addetti ai lavori in merito a forme di agevolazione pubblica alle attività di Ricerca&Sviluppo, nuove e più efficaci rispetto a quanto avvenuto in passato.
In particolare, le migliori attenzioni si vanno concentrando intorno alla necessità di sviluppare politiche di stimolo della ricerca attraverso la promozione della domanda pubblica di soluzioni innovative. Gli strumenti a sostegno della domanda di innovazione sono in linea con la strategia Europa 2020, che sottolinea il ruolo chiave che può avere la Pubblica Amministrazione come driver di innovazione.
La stessa Strategia sollecita gli Stati Membri a destinare parte del proprio budget a una nuova generazione di strumenti pubblici, volti ad accompagnare l’investimento in ricerca (politiche a sostegno dell’offerta) e che facciano leva su una riqualificazione della spesa pubblica per rendere l’azione della Pubblica Amministrazione più efficace dal punto di vista dell’impatto che essa può avere sulla competitività del sistema.
In tale ottica, il nuovo Programma Nazionale della Ricerca, coordinato dal MIUR e di imminente approvazione in sede CIPE, introduce strumenti sperimentali per lo stimolo della ricerca e dell’innovazione attraverso la domanda di soluzioni innovative, con lo scopo di sostenere l’innovazione attraverso la leva della domanda, sia essa pubblica, sia mediata dall’interazione con gli utenti.
Tra gli strumenti sperimentali indicati assume particolare rilevanza il Pre-commercial Procurement, ossia l’appalto pubblico orientato alla realizzazione di una serie di attività di ricerca e sviluppo finalizzate alla progettazione, produzione e sperimentazione di prototipi di prodotto/servizio non ancora idonei all’utilizzo commerciale ma che potrebbero presto affacciarsi al mercato una volta perfezionati e industrializzati.
Il Pre-commercial Procurement, anche sulla base delle esperienze realizzate negli ultimi anni sia a livello centrale sia a livello regionale, costituisce la principale azione di sostegno all’innovazione attraverso la domanda pubblica, prevedendo interventi che realizzano benefici duali, da un lato offrendo alla collettività soluzioni innovative a problemi di natura sociale, dall’altro stimolando le imprese a sviluppare soluzioni innovative sulla base delle quali consolidare nuove opportunità di mercato.
Fondamentale, in tale quadro, assume lo svolgimento preliminare, con l’aiuto delle amministrazioni locali, di una seria rilevazione dei fabbisogni di innovazioni nei servizi di interesse generale non soddisfatti, anche parzialmente, da soluzioni tecnologiche e/o organizzative già presenti sul mercato, al fine di adottare successivamente azioni mirate di promozione e valorizzazione della R&S, attraverso lo strumento dell’Appalto Pre-Commerciale.
Il Pre-commercial Procurement, dunque, rappresenta una procedura speciale di acquisto di servizi di ricerca e sviluppo finalizzata alla produzione o al sostanziale miglioramento di beni e servizi innovativi. Attraverso il PCP si condividono rischi e opportunità tra soggetto appaltante e fornitore tenuto conto che i diritti di proprietà intellettuali sui risultati dell’appalto non possono appartenere esclusivamente alla stazione appaltante.
Si tratta in sostanza di una leva di politica industriale per il cofinanziamento alla ricerca e lo sviluppo di servizi e prodotti innovativi.
Il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca si è segnalato, in questi ultimi anni, come uno dei soggetti “pionieri” nell’adozione, a livello nazionale, di politiche e strumenti innovativi, quali appunto il Pre-commercial Procurement.
Infatti, già nel marzo 2013, sfruttando specifiche risorse finanziarie di origine comunitaria, il MIUR, d’intesa con il MISE ha lanciato una call rivolta alle amministrazioni pubbliche locali per raccoglierne i relativi fabbisogni di innovazioni intorno ai quali costruire gli appalti pubblici di pre-commercial procurement.
Sono state selezionate e individuate 42 Manifestazioni di interesse, 30 delle quali attribuite direttamente alla competenza del MIUR per un controvalore stimato di 90 milioni di euro.
Al fine di dare un seguito efficace alle azioni previste ad aprile 2015 il MIUR ha sottoscritto un accordo di collaborazione con l’Agenzia per l’Italia Digitale, in quanto soggetto istituzionale con una mission specifica sul tema degli Appalti Precommerciali. Gli interventi MIUR sono stati analizzati, con il supporto di AgID, e raggruppati in “cluster” per tematiche omogenee.
Sono stati quindi selezionati i primi cluster pilota, il primo dei quali relativo ad azioni di interesse della Protezione Civile (cd. “Early Warning”) sono stati oggetto di una specifica consultazione di mercato.
Tale fase rappresenta un momento preparatorio della gara d’appalto e ha consentito di valutare, insieme agli operatori di mercato interessati, specifici quesiti di natura tecnica inerenti la pianificazione e preparazione dell’appalto (innovazioni tecnologiche, tipologie di appalto, metodologie adottate) in modo da permettere a tutti i soggetti interessati di proporre soluzioni innovative, anche tecnologicamente alternative, per rispondere alle necessità della Stazione Appaltante.
La Consultazione preliminare di mercato si è dunque caratterizzata per confrontare esperienze ed acquisire conoscenze tecniche, al fine di una migliore predisposizione degli atti di gara, conciliando le esigenze della Stazione Appaltante con l’offerta del mercato.
Conclusa tale fase, MIUR e AGID hanno predisposto tutta la necessaria documentazione di gara: si sottolinea come si tratti di una operazione di estrema rilevanza in quanto relativa alla prima esperienza MIUR sul Precomercial Pubblic Procurement, ma soprattutto è la prima gara a livello nazionale attivata da amministrazioni centrali in ambito PCP.
La gara di appalto, come detto, riguarderà le proposte relative all’Early Warning che si caratterizzano per una più puntuale individuazione dei fabbisogni e dei risultati attesi dai beneficiari, e che quindi hanno tutte le caratteristiche per procedere in tempi rapidi all’avvio della gara. La procedura riguarda i seguenti beneficiari: Comandi Provinciali dei Vigili del Fuoco di Lecce e Caserta; Dipartimento della Protezione Civile della Regione Sicilia.
Il Bando è di imminente pubblicazione per un importo massimo complessivo stimato per la realizzazione del progetto pari ad € 6.322.814,00 I.V.A. esclusa.