Colli Franzone: “Sanità digitale in stallo, colpa (anche) della Legge di Stabilità”

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25 Gennaio 2016

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Paolo Colli Franzone, Netics

La Sanità digitale è in stallo in Italia. Da mesi. Regioni e Stato si tengono in sacco tra loro su molti fronti e il problema sembra emergere soprattutto in ambito sanitario. Non si riesce a trovare la scintilla che può cambiare tutto.

La sensazione è che la domanda di innovazione ci sia, ma non si è riusciti ad attivare il circolo virtuoso degli investimenti di partnership pubblico-privato, il famoso Patto della Salute. Lo stallo è dovuto in primo luogo a motivi economici finanziari, mancano i soldi, ma non solo: anche se gli ospedali avessero i soldi adesso, a fronte della Legge di Stabilità dovrebbero rivolgersi a Consip, aspettandone i tempi.

Il problema è che da Consip non si può andare subito, perché su tanti beni si deve ancora attivare per le convenzioni. Come il servizio di telemedicina. E ci vorranno almeno tre mesi. La Legge di Stabilità permette di dotarsi di beni non presenti in Consip, ma solo con un forte avvallo dei dirigenti della PA, che tendenzialmente non vogliono prendersi questa resposnabilità (a rischio di essere accusati di danno erariale e di pagare personalmente). Risultato: stallo, appunto.

La soluzione? Sarebbe stata semplice: avevamo chiesto ai legislatori di attendere sei mesi per l’entrata in vigore della Legge.

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