Come arrivare in Fiera. Segui la mappa “fatta” con gli open data
Prendiamo una informazione geografica che serve a noi tutti, per fare un esempio di open data. Cerchiamo di capire meglio, "vedendo" in cosa differiscono dai dati non aperti.
10 Maggio 2010
Chiara Buongiovanni
Come arrivare in Fiera?
Prendiamo una informazione geografica che serve a noi tutti, per fare un esempio di open data. Cerchiamo di capire meglio, "vedendo" in cosa differiscono dai dati non aperti.
Lo spiega in sintesi Simone Cortesi – della comunità di Open Street Map, dando appuntamento alla non – Conferenza Amministrare 2.0 il 18 maggio, dove l’Open Government Data sarà al centro dei lavori.
Come è "fatta" una mappa aperta?
"Questa mappa fa uso di dati del Progetto OpenStreetMap.
E’ una mappa creata dagli utenti, assemblando informazioni provenienti da diverse fonti quali ad esempio le proprie tracce GPS, foto aeree concesse in uso dalle diverse amministrazioni dello Stato, e la conoscenza diretta del territorio. La mappa e i dati vettoriali sottostanti la rappresentazione possono essere utilizzati per qualunque scopo, anche commerciale, cosa che non è possiblile normalmente fare con le mappe rese disponibili normalmente dai fornitori commerciali.
Che potenzialità ha una mappa "aperta"?
E’ interessante notare come nella mappa sia presente una grande varietà di dettagli specifici di una zona fieristica come quella rappresentata: le aree di parcheggio, le aree ad accesso limitato, le mini-rotonde disegnare solamente sull’asfalto, i passaggi pedonali, e
molto altro, che, per non appesantire la rappresentazione, non è stato visualizzato, ma rimane disponibile, all’interno del database di OpenStreetMap, per chiunque volesse effettuare una diversa rappresentazione del territorio.
Questa è una delle forze del sistema adottato, i dati sono disponibili per qualunque scopo, e il sistema non limita necessariamente l’utente ad una sola visualizzazione. Esistono esempi di mappe specializzate e orientate a diversi tipi di utenti della strada: i ciclisti, i portatori di handicap, i turisti. E ogni altra combinazione è possibile".