Delli Noci: “Intelligenza artificiale, puntare su competenze ed ecosistema per attrarre talenti”

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La Puglia si candida a diventare un vero e proprio hub italiano dell’intelligenza artificiale. Ce lo racconta Alessandro Delli Noci, assessore regionale allo Sviluppo economico, parlando dei progetti in corso, tra valorizzazione delle competenze, promozione dell’ecosistema regionale fatto di imprese, università e distretti tecnologici, utilizzo dell’AI per rivedere i processi interni e i servizi offerti dall’amministrazione

29 Settembre 2023

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Michela Stentella

Direttrice testata www.forumpa.it

Foto di Tom Parkes su Unsplash - https://unsplash.com/it/foto/Ns-BIiW_cNU

Parlare di intelligenza artificiale oggi nel nostro Paese significa parlare di competenze (che mancano), di talenti da attrarre, di competitività da recuperare e di prospettive di innovazione che nessuna organizzazione può ignorare, men che meno le pubbliche amministrazioni. Perché la trasformazione è già in corso e noi siamo già in ritardo, se non la governiamo rischiamo di esserne travolti. A sottolinearlo è Alessandro Delli Noci, assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia, che nei giorni scorsi ha presentato un protocollo di intesa per promuovere formazione e competenze proprio sulle tematiche relative all’Intelligenza Artificiale. Un accordo che coinvolge la Regione, le cinque università del territorio (Università degli Studi di Bari, Politecnico di Bari, Università di Foggia, Università del Salento, Università LUM Giuseppe Degennaro) e Microsoft Italia, in un’ottica di collaborazione tra pubblico e privato, con l’obiettivo di formare profili professionali altamente specializzati facendo rete tra istituzioni,  imprese del territorio, distretti tecnologici, mondo accademico e della ricerca e valorizzando l’ecosistema dell’innovazione pugliese.

“La Puglia è una regione che ha investito tanto in questi anni sul tema del digitale e che grazie a questa visione moderna è cresciuta molto, ma non basta – sottolinea Delli Noci –. Dobbiamo riuscire ad attrarre talenti a livello nazionale e internazionale, oltre a favorire una sorta di ‘controesodo’. Per questo in Regione stiamo lavorando a una strategia che si chiama “mareAsinistra” che ha l’obiettivo di attrarre i migliori talenti creativi e tecnologici, studenti, nomadi digitali, startupper, pugliesi di ritorno, nuovi investitori, top scientist, artisti in settori altamente innovativi”.

Perché “mareAsinistra”? “Chi va via dalla Puglia spesso parte con il mare alla sua destra e torna, appunto, col mare a sinistra. Ecco perché questo nome per una strategia intersettoriale, ancora in costruzione, che prova a costruire le condizioni per valorizzare chi resta, favorire il ritorno di chi è andato via o sceglie di venire a viverci, lavorare e investire per la prima volta”. Una strategia integrata e intersettoriale perché come aggiunge Delli Noci “per rendere sempre più la nostra regione un luogo dove vivere e investire dobbiamo intervenire a tutto campo, dalla qualità dei servizi alla semplificazione delle procedure, dallo sviluppo delle migliori competenze alla logistica, insomma su tutto ciò che coinvolge la qualità della vita e lo sviluppo professionale”.

In tutto questo come si colloca il tema dell’intelligenza artificiale? “Dobbiamo costruire condizioni di attrattività su asset specifici, che non siano solo quelli più tradizionali e l’AI è uno di questi – spiega Delli Noci -. Non ci sono oggi in Italia big company che sviluppano l’intelligenza artificiale e potrebbe forse già essere tardi da questo punto di vista. Ma vale la pena costruire le condizioni per inserirci in questo processo, che sarà disruptive, e costruire competenze che sono l’unico vero oro dei prossimi anni”.

Costruire competenze per le persone, per le università, per le imprese esistenti e anche per la pubblica amministrazione, insomma costruire competenze in un’ottica di ecosistema. “Le competenze nello sviluppo dell’intelligenza artificiale sono fondamentali per tutti. Per le persone possono significare opportunità di lavoro, per le università possono arricchire i programmi di studio, per le imprese possono portare innovazione e competitività, e per la pubblica amministrazione possono migliorare l’efficienza e la qualità dei servizi. Ecco perché ho voluto avviare questa collaborazione con Microsoft e spero di costruire accordi analoghi anche con altri operatori. Sono stato di recente a San Francisco e ho visto come le big tech stiano investendo su questo tema, non possiamo restare a guardare, dobbiamo diventare parte attiva in questo processo”.

Qual è quindi il ruolo della Regione in questo processo? “La Regione non è soltanto un ente pubblico che eroga servizi, ma è anche un ente facilitatore e in questa veste stiamo facilitando un processo già in divenire…o lo conosciamo e lo cavalchiamo, oppure ci travolgerà. Oggi le persone vanno a sviluppare in Israele, vanno negli Emirati Arabi, perché lì trovano ecosistema e competenze. La nostra ambizione è candidare la Puglia come hub italiano dell’intelligenza artificiale e in questa direzione va anche l’investimento messo in campo per la nuova programmazione 2021/2027, con apposite risorse destinare ad aumentare la maturità digitale delle PMI”.

La Regione come ente facilitatore, quindi, ma anche come protagonista di questa vera e propria rivoluzione in corso. “Stiamo lavorando a una riorganizzazione digitale totale, cercando di costruire una mappatura di responsabilità digitale in ogni singolo settore – spiega Delli Noci –. Questo ci sta consentendo di riorganizzare anche il processo decisionale e di avere una mole di dati tale da essere a supporto dell’intelligenza artificiale. Abbiamo avviato la creazione di un CRM strutturato per migliorare i nostri servizi e di un DSS, un Decision Support System per prendere decisioni che sono basate su dati reali e governare meglio l’azione amministrativa. Stiamo quindi lavorando per inserire l’intelligenza artificiale all’interno di questi processi e dovremmo avere i primi delivery entro la fine dell’anno. La pubblica amministrazione in questi anni ha spesso tradotto la burocrazia in digitale, ora l’intelligenza artificiale può essere un grande strumento di semplificazione. Ma potrei fare esempi nel settore sanitario e nel settore della mobilità su cui stiamo operando in maniera complessiva”.

Naturalmente per portare avanti questi processi la PA ha bisogno di professionalità adeguate e questo è un tema ancora molto critico, su cui Delli Noci chiude la nostra intervista: “Credo che sia necessaria una legge speciale per inserire professionisti del digitale nella pubblica amministrazione. Non servono solo sviluppatori, ma persone che conoscono e pensano in digitale. Questi professionisti al momento sono pochi e, se non ci saranno regole di assunzione e incentivi adeguati, saranno molto più attratti dal privato che dal pubblico”.

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