DigitPA a FORUM PA 2012

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CAD, Disaster recovery, Pec, Open Data, Siti web della PA. Questi i temi caldi all’interno degli affollati seminari organizzati a FORUM PA 2012 nello spazio di  Digitcafè, un luogo di confronto e approfondimento sui temi fondamentali dell’amministrazione digitale. Gli incontri hanno fatto registrare un vero successo di pubblico, trasversale per età e composto  per il 90% da dipendenti della PA, mentre per il 10% da fornitori e aziende. Nell’elenco dei documenti messi a disposizione durante i seminari, presente anche il Piano triennale 2012-2014, che descrive gli obiettivi strategici dell’ente.
Padiglione 8 stand 13D

14 Giugno 2012

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Redazione FORUM PA

Articolo FPA

CAD, Disaster recovery, Pec, Open Data, Siti web della PA. Questi i temi caldi all’interno degli affollati seminari organizzati a FORUM PA 2012 nello spazio di  Digitcafè, un luogo di confronto e approfondimento sui temi fondamentali dell’amministrazione digitale. Gli incontri hanno fatto registrare un vero successo di pubblico, trasversale per età e composto  per il 90% da dipendenti della PA, mentre per il 10% da fornitori e aziende. Nell’elenco dei documenti messi a disposizione durante i seminari, presente anche il Piano triennale 2012-2014, che descrive gli obiettivi strategici dell’ente.
Padiglione 8 stand 13D

CAD, Disaster recovery, Pec, Open Data, Siti web della PA. Questi i temi caldi all’interno degli affollati seminari organizzati a FORUM PA 2012 nello spazio di  Digitcafè, un luogo di confronto e approfondimento competente aperto a tutti, sui temi fondamentali dell’amministrazione digitale. Molta buona la partecipazione, trasversale per età e composta per il 90% da dipendenti della PA, mentre per il 10% da fornitori e aziende.  Successo dunque per la nuova modalità di organizzazione, pensata per mettere al centro le “domande” prima delle “risposte”.

Nell’elenco dei documenti messi a disposizione durante i seminari, presente anche il Piano triennale 2012-2014, che descrive gli obiettivi strategici dell’ente, determinati facendo riferimento alle direttive di Governo come risultano dal piano e-gov 2012, dalle relazioni della stessa Autorità al Parlamento sullo stato delle PA e del relativo grado di avanzamento della loro digitalizzazione, nonché dai contenuti del provvedimento di revisione del Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD). Nel testo completo del documento le attività di DigitPA e il corrispondente budgetche corrisponde, per il 2011, a circa 34 milioni di euro – vengono inquadrati nel più ampio perimetro di azione dell’Ente e messi in relazione con la funzione di attività progettuale svolta in partnership con altre PA su temi di interesse comune (per esempio, digitalizzazione della giustizia).

Il Piano, diviso in cinque capitoli, mira in primo luogo a mettere in evidenza il ruolo strategico e unico, nel panorama italiano, di DigitPA, derivante dalla proposizione di una lettura integrata delle quattro funzioni fondamentali di DigitPA, sia a livello qualitativo, sia a livello quantitativo

DigitPA è infatti chiamata a svolgere funzioni di consulenza e proposta (richieste del Governo, oppure spontanee) sulle tematiche di intervento per la costruzione dell’Amministrazione Digitale. Esse si riferiscono, in primo luogo, per il triennio in questione, al piano e-gov2012 italiano, richiamando spesso la necessità di emettere linee guida, regole tecniche e standard per verificare la percorribilità delle soluzioni proposte (seconda funzione, esempio impegnativo e significativo il Codice dell’Amministrazione Digitale).

L’interlocuzione fra la PA centrale e le Pubbliche Amministrazioni Locali (PAL), quali Regioni, Province e Comuni, conduce alla terza funzione, che è quella relativa alla realizzazione di progetti di innovazione, sviluppo e ricerca ICT, anche in partnership pubblico-privata (a valere su fondi didiversa natura, frequentemente nazionali, ma anche internazionali), che costituisce, naturalmente, il deploymentsu larga scala di quanto ideato, progettato, messo in pratica e verificato come valido a livello di dimostratore nell’esercizio delle prime due funzioni sopra descritte. Risulta così evidente anche collegare concettualmente la quarta funzione, ossia quella di valutazione, monitoraggio e coordinamento delle varie iniziative ICT che le singole PA intendano intraprendere attraverso l’emissione dei classici “pareri” (come ai tempi AIPA e CNIPA), obbligatori per le PA centrali, ancorché non vincolanti. Dunque, da un punto di vista qualitativo, DigitPA, esercita, globalmente, un ruolo misto di regolazione (prima, seconda, quarta funzione) e di attuatore di progetti (terza funzione), secondo quanto descritto. In particolare, il Piano triennale di DigitPA si propone come leva proattiva del mondo delle imprese ICT attraverso l’identificazione degli elementi da mettere in atto e da sviluppare secondo tempi e modalità certe, al fine di cogliere in modo ottimale le opportunità offerte dal processo di digitalizzazione dell’Italia.

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