Ecco come Inail porterà sul cloud altre amministrazioni pubbliche: la roadmap
In un primo momento, i servizi Cloud offerti alle altre amministrazioni saranno erogati su infrastrutture INAIL (on Premises) e per questo l’Istituto implementerà un modello di IT as a Service (ITaaS), diventando un vero e proprio Service Provider pubblico. Successivamente, si andrà verso un sistema di Cloud Brokering finalizzato ad offrire anche servizi “Trusted”, che sfrutteranno le più note piattaforme di Public Cloud presenti sul mercato
1 Dicembre 2016
Fabio Romano, responsabile dei progetti strategici di Evoluzione del Data Center e di Abilitazione dei Servizi Infrastrutturali alle altre PA, Inail
L’INAIL ha intrapreso un ambizioso programma di IT Transformation, basato su soluzioni tecnologiche all’avanguardia, sulla razionalizzazione della infrastruttura e sulla reingegnerizzazione di applicazioni e servizi applicativi.
Attraverso questo percorso, l’Istituto punta a svolgere un ruolo centrale nell’informatica pubblica, candidandosi a diventare uno dei poli di eccellenza per il consolidamento dei data center pubblici e un riferimento per l’introduzione di nuove modalità di lavoro, anche in mobilità, basate su avanzati modelli di comunicazione e condivisione.
I servizi che l’INAIL intende offrire ai suoi clienti interni e alle altre amministrazioni dovranno essere evoluti dal punto di vista tecnologico e affidabili per qualità, sicurezza e privacy, e nello stesso tempo risultare rispondenti alle linee guida e alle raccomandazioni emesse da Agid in tema di razionalizzazione dei Data Center e di Cloud nelle PA.
L’Istituto ha quindi intrapreso un percorso di trasformazione digitale dell’IT finalizzato a semplificare l’operatività, aumentare l’utilizzo delle risorse e gestire i workload applicativi in modo flessibile e dinamico, tramite architetture sicure, scalabili, altamente affidabili e basate su interfacce applicative (API). Utilizzando soluzioni tecnologiche all’avanguardia, l’IT dell’Istituto sarà arricchita con infrastrutture capaci di generare modelli di servizio on demand e nuovi livelli di efficienza IT.
In un primo momento, i servizi Cloud offerti alle altre amministrazioni saranno erogati su infrastrutture INAIL (on Premises) e per questo l’Istituto implementerà un modello di IT as a Service (ITaaS), diventando un vero e proprio Service Provider pubblico. Successivamente, si andrà verso un sistema di Cloud Brokering finalizzato ad offrire anche servizi “Trusted”, che sfrutteranno le più note piattaforme di Public Cloud presenti sul mercato.
Il Cloud permette di implementare con grande velocità i servizi digitali e il Cloud Brokering è la risposta di INAIL al ritardo della PA nella trasformazione digitale. L’obiettivo è fornire servizi di Data Center e Shared Service in modalità “a consumo”, sfruttando una soluzione architetturale e un modello operativo basati sul concetto di Hybrid Cloud.
Il vantaggio di una soluzione Hybrid Cloud sta nella possibilità di scegliere, in funzione delle specifiche esigenze di business e della tipologia di servizio IT richiesto, tra un Cloud Privato, un Cloud Pubblico o una combinazione di entrambi. In tale contesto, l’Istituto si pone l’obiettivo di diventare un “Trusted Cloud Broker” per le altre amministrazioni, che potranno così essere sgravate, oltre che della gestione tecnica dei propri servizi, anche delle relative responsabilità operative.
L’INAIL non competerà con altri Cloud Provider pubblici in quanto, nel momento in cui agirà da broker, certificherà i servizi erogati attraverso provider esterni.
Per realizzare tutto ciò, l’Istituto deve essere in grado di creare, aggiornare e gestire un catalogo di servizi dove le altre PA possano trovare e scegliere diverse soluzioni. I servizi offerti dovranno avere le caratteristiche tipiche dei sistemi Cloud, con particolare riguardo all’ottimizzazione dell’utilizzo delle risorse informatiche, all’aderenza alle normative e alla sicurezza delle informazioni.
Un primo passo è già stato compiuto, implementando un modello di erogazione automatizzato, basato su policy concordate, in grado di standardizzare e semplificare il rilascio di servizi e risorse IT, consentendo un’associazione diretta dei costi su base consumo e di conseguenza una maggiore trasparenza dei prezzi. Le risorse vengono istanziate su richiesta dell’utilizzatore, in modalità automatizzata e in seguito vengono addebitati in modo trasparente i relativi costi, calcolati sui tempi di effettivo utilizzo.
Attraverso la nuova infrastruttura e il Data Center Tier 3+ da poco ristrutturato, l’INAIL è in grado di offrire diverse facility (come l’housing), servizi (come lo Storage As a Service e il Backup as a Service) e di fungere da struttura per il Disaster Recovery. Tali servizi mettono a disposizione delle altre PA un punto di riferimento per condividere linee guida, direttive e pareri e un centro di informazione che sfrutta le potenzialità e l’esperienza maturate dall’Istituto.
Attraverso il brokeraggio, l’expertise di INAIL sul mondo del Cloud viene quindi messa a disposizione e può contribuire a colmare il gap delle altre amministrazioni, con garanzie di massima trasparenza, responsabilità e rispetto della norma che solo un ente pubblico può offrire.
Al momento, sono già stati presi i primi contatti con alcune amministrazioni e il catalogo delle soluzioni offerte comprende servizi di housing, di backup, di disaster recovery, di condivisione storage, gestione di applicazioni, business continuity, archiviazione di posta PEC e supporto sistemistico.