Ecco la delibera AGCOM: adesso 60 giorni di consultazioni per discuterne
Il primo a darne notizia oggi è stato l’avvocato Fulvio Sarzana (www.fulviosarzana.it) che nei giorni scorsi era stato uno dei principali organizzatori del tam tam mediatico contro la tanto attesa delibera dell’AGCOM sulla tutela del diritto d’autore in rete. Nel primo pomeriggio l’Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni ha approvato il provvedimento, con alcune leggerissime modifiche rispetto alle linee guida pubblicate a dicembre.
6 Luglio 2011
Tommaso Del Lungo
Il primo a darne notizia oggi è stato l’avvocato Fulvio Sarzana (www.fulviosarzana.it) che nei giorni scorsi era stato uno dei principali organizzatori del tam tam mediatico contro la tanto attesa delibera dell’AGCOM sulla tutela del diritto d’autore in rete. Nel primo pomeriggio l’Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni ha approvato il provvedimento, con alcune leggerissime modifiche rispetto alle linee guida pubblicate a dicembre.
Tanto tuonò… che piovve. Oggi pomeriggio L’AGCOM ha approvato lo schema di regolamento sul diritto d’autore con i voti della maggioranza assoluta dei commissari. All’interno del Provvedimento vengono ripresi tutti i meccanismi di rimozione selettiva già annunciati con l’eccezione dei siti localizzati all’estero, che non verrebbero "oscurati" come ipotizzato in precedenza, ma che sarebbero soggetti ad un "warning" al quale dovrebbe fare seguito un ricorso dell’Autorità alla Magistratura ordinaria.
Altra novità rispetto alle linee guida di dicembre è il fatto che il periodo di contraddittorio, ovvero il tempo che viene dato al proprietario del sito accusato di veicolare illecitamente contenuti soggetti al diritto d’autore per difendersi, viene innalzato da 5 a 10 giorni.
Il testo, non ancora disponibile sul sito dell’AGCOM, varrà sottoposto ad un periodo di consultazione di 60 giorni (a partire dalla pubblicazione in Gazzetta), come, per altro, già annunciato dal Presidente Calabrò dopo le proteste di Agorà Digitale e delle associazioni riunite attorno all’iniziativa sitonoraggiungibile.it.
Nel frattempo l’Autorità, preso atto che esiste un "vuoto" in merito ai poteri inibitori della propria struttura, chiederà al governo di porre rimedio attraverso un apposito decreto.
Il dettaglio
Lo schema del provvedimento si divide in due parti. La prima è relativa alle misure da sviluppare per favorire l’offerta legale e la promozione effettiva dell’accesso ai contenuti da parte degli utenti, per la promozione dell’offerta legale.
La seconda parte, invece, contiene una serie di misure a tutela del diritto d’autore e si articola in due fasi: una relativa al procedimento dinanzi al gestore del sito, la seconda al procedimento dinanzi all’Autorità.
- Se riconosce che i diritti del contenuto oggetto di segnalazione sono effettivamente riconducibili al segnalante, il gestore del sito può rimuoverlo lui stesso entro 4 giorni, accogliendo la richiesta rivoltagli (notice and take down).
- Qualora l’esito della procedura di notice and take down non risulti soddisfacente per una delle parti, questa potrà rivolgersi all’Autorità, la quale, a seguito di un trasparente contraddittorio della durata di 10 giorni, potrà impartire nei successivi 20 giorni (prorogabili di altri 15) un ordine di rimozione selettiva dei contenuti illegali o, rispettivamente, di loro ripristino, a seconda di quale delle richieste rivoltegli risulti fondata.
La procedura dinanzi all’Autorità – si legge nel comunicato stampa dell’AGCOM – è alternativa e non sostitutiva della via giudiziaria e si blocca in caso di ricorso al giudice di una delle parti. Inoltre, come tutti i provvedimenti dell’Agcom, anche le decisioni in materia di diritto d’autore potranno essere impugnati dinanzi al TAR del Lazio.
La procedura non riguarda (sulla base del principio del fair use):
- i siti non aventi finalità commerciale o scopo di lucro;
- l’esercizio del diritto di cronaca, commento, critica o discussione;
- l’uso didattico e scientifico;
- la riproduzione parziale, per quantità e qualità, del contenuto rispetto all’opera integrale che non nuoccia alla valorizzazione commerciale di questa.
La procedura – prosegue il comunicato stampa – non prevede alcuna misura di inibizione dell’accesso a siti internet ed è presidiata dalle seguenti garanzie:
- non si rivolge all’utente finale, né interviene sulle applicazioni peer-to-peer;
- non limita la libertà di espressione e di informazione, ma assicura piena garanzia dei diritti di cronaca, commenti, e discussione o di diffusione a fini didattici e scientifici, nonché ogni uso non lesivo del normale sfruttamento dei contenuti.
Il presidente Calabrò ha dichiarato: “Abbiamo messo a punto un testo attentamente riconsiderato, dal quale sono state eliminate ambiguità e possibili criticità, fugando così qualsiasi dubbio sulla proporzionalità e sui limiti dei provvedimenti dell’Autorità e sul rapporto tra l’intervento amministrativo e i preminenti poteri dell’Autorità giudiziaria. L’articolato verrà ora sottoposto a una nuova consultazione pubblica che prevede un ampio termine per far pervenire osservazioni e suggerimenti. E’ nostra intenzione stimolare un dibattito approfondito e aperto a tutti i contributi e a tutte le voci della società civile, del mondo web e di quello produttivo, della cultura e del lavoro. In questo spirito ho anche dato la mia disponibilità a un’audizione presso le competenti Commissioni parlamentari sullo schema di regolamento qualora il Parlamento lo ritenga opportuno”.
AGGIORANAMENTO DI VENEDI’ 8 LUGLIO
Da questa mattina sul sito dell’AGCOM è disponibile il testo della Consultazione pubblica sullo schema di regolamento in materia di tutela del diritto d’autore sulle reti di comunicazione elettronica.
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