Enterprise Mobility Management, ripensare il lavoro con i device: cos’è e perché serve anche alle PA

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Il mondo del lavoro si sta trasformando sempre più in chiave smart, con sedi fisiche che si smaterializzano e diventano sempre più virtuali e diffuse. Una transizione che è stata accelerata dall’era Covid e che è proseguita strutturandosi intorno all’EMM (Enterprise Mobility Management). “Gestione della mobilità aziendale” significa ripensare l’organizzazione del lavoro e degli spazi, delle mansioni delle risorse umane e delle procedure, in funzione dei nuovi device mobili evoluti che la tecnologia mette oggi a disposizione. Un caso concreto di questa transizione multidimensionale e della sinergia virtuosa tra la PA e uno dei maggiori player del mercato high tech è la partnership tra INAIL e il colosso coreano, che ha fornito all’ente i propri Galaxy evoluti e sicuri grazie a Knox Suite

25 Ottobre 2024

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Manlio Serreti

Giornalista

Foto di Kalei de Leon su Unsplash - https://unsplash.com/it/foto/una-porta-del-frigorifero-con-magneti-che-dicono-vieni-cambia-e-vieni-MyzKYhcHkmg

Con il suo rapido incedere e implementare nuove procedure, applicativi e dispositivi, la transizione tecnologica nel mondo del lavoro sta portando amministrazioni pubbliche e società private a confrontarsi con nuove rilevanti e affascianti sfide. Tra quelle che più stanno incedendo in profondità nel sistema, l’Enterprise Mobility Management (EMM) rappresenta un vero e proprio cambio di paradigma per le organizzazioni. L’acronimo si esprime alle nostre latitudini come “Gestione della mobilità aziendale”: ovvero, tutta quella vasta e multiforme modalità di lavorare da remoto, in maniera smart, digitale, connessa, più o meno fisicamente distante dalla tradizionale sede lavorativa, inclusa quella complessa gestione che ne permette l’operatività in maniera sicura e funzionale agli obiettivi. Elemento chiave su cui si poggia il sistema EMM sono i nuovi evoluti device mobili, smartphone, tablet, laptop e tanti altri dispositivi connessi grazie alla rete.

Cos’è l’EMM e perché è importante per la pubblica amministrazione

In generale, l’Enterprise Mobility Management può essere definita come “l’insieme di servizi e tecnologie per gestire in maniera centralizzata, organizzata e sicura i dati e le app aziendali, a cui si accede tramite dispositivi mobili e desktop e laptop dei dipendenti”. Con la diffusione di device e connettività sempre più performanti, di software e piattaforme condivise, dell’utilizzo sistematico dei cloud, il mondo del lavoro, in parte anche quello pubblico, ha iniziato progressivamente già dalla fine del secolo scorso ad affidarsi in maniera più o meno discontinua a dipendenti e collaboratori senza che fossero necessariamente in presenza. L’esplosione poi dello smart working c’è stata poi con la crisi pandemica da Covid-19, che ha portato per alcuni mesi alla necessità di non fermare le attività lavorative pur non disponendo fisicamente in sede dei lavoratori. Un’accelerazione senza ritorno anche per la PA che è stata permessa grazie a tecnologie e dispositivi già esistenti, ma da quel momento utilizzati in maniera strutturata e integrata in tutte le loro potenzialità.  Se per il privato si è trattato in realtà di fare uno step in avanti rispetto a delle necessità già esplorate, per le pubbliche amministrazioni non si sbaglia nel considerarla una vera e propria rivoluzione. O più precisamente una transizione multidimensionale, più indotta dalla contingenza che strutturata e pianificata, con tante criticità da affrontare e risolvere in poco tempo, ma anche tanti vantaggi che rapidamente sono stati apprezzati e recepiti come nuove procedure.

Criticità e vantaggi dell’EMM per le PA

In cima alle soluzioni da trovare in fretta, sono emerse subito quelle sulla sicurezza. I dati sono usciti dai server locali per viaggiare lungo le autostrade virtuali della rete, con la conseguente e inevitabile frammentazione e ibridizzazione dei sistemi IT. Un’esigenza crescente è stata anche quella di conformarsi alle normative sulla protezione di dati personali e classificati, con l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN) che ha adottato con Decreto 21007/24 il “Regolamento unico per le infrastrutture e i servizi cloud per la pubblica amministrazione”, al termine di un percorso iniziato nel 2021 con la Determina AgID, in piena emergenza pandemica. Una simile rivoluzione ha interessato inevitabilmente anche le risorse umane: la necessità delle organizzazioni è stata di garantirsi (e allo stesso tempo di garantire) una produttività almeno uguale a quella del lavoro in azienda, con tutte le implicazioni anche di tipo normativo, legato alla privacy e ai controlli da parte del management. Le PA, in particolare, sono state costrette a rivedere mentalità consolidate e processi organizzativi, oltre a dover formare al nuovo scenario le proprie risorse, anche quelle con minor livello di skill tecnologiche. Tra i vantaggi, invece, dell’EMM un punto fermo è quello della sostenibilità: far spostare quotidianamente un numero di persone ridotto per recarsi nella sede di lavoro ha un impatto sull’ambiente nettamente inferiore, in termini di CO2, ma anche di incidenti, stress psico-fisico e quindi spese sanitarie e previdenziali. L’EMM consente inoltre una flessibilità del tutto inedita, potendo spostare le risorse umane in mansioni o progetti differenti con maggiore facilità grazie ai nuovi device e applicativi multi-funzione: effetto indiretto di questa fluidità operativa, è il beneficio importante in termini di work-life-balance e di alienazione da routine. Infine, vantaggio tutt’altro che secondario dello strutturare in maniera efficiente un tipo di organizzazione basata sull’EMM è quello del risparmio dei costi, potendo utilizzare sedi più piccole, con consumi energetici inferiori, e ottimizzando anche benefits, pasti e altri servizi collaterali.

Le soluzioni Samsung per l’EMM nella pubblica amministrazione

Tra le aziende tecnologiche che più hanno saputo cogliere la sfida di questa transizione multidimensionale, cavalcarla grazie alla sua ampia gamma di dispositivi smart, c’è il colosso Samsung: dagli smartphone ai tablet, dai laptop ai tantissimi connected devices di ultima generazione, il colosso coreano ha messo in campo tutta la propria capacità produttiva e di ricerca e sviluppo per consentire ai propri device prestazioni, facilità d’uso, oltra a integrazione e compatibilità con altri sistemi già presenti nelle PA. Dispositivi intuitivi, familiari, con applicativi facilmente personalizzabili e OS sempre aggiornati, per migliorarne efficienza e sicurezza, punti di forza che hanno permesso a Samsung di integrarsi negli ecosistemi, spesso obsoleti e chiusi, delle amministrazioni pubbliche. Altre chiavi vincenti, la gestione unificata di diversi dispositivi in termini di funzionalità di gestione remota, provisioning e configurazione. E poi la capillare rete dei servizi di assistenza tecnica diretta Samsung “Enterprise Tech Support” (ETS), con i propri team di intervento e risoluzione dei problemi in grado di fornire, esperienza, efficienza e scalabilità anche a organizzazioni di diverse dimensioni e complessità grazie ai profili Advanced ed Elite. Un esempio di come le soluzioni Samsung hanno saputo concretamente entrare nel mondo PA italiana, al fianco di un ente storico e prezioso, è l’esperienza realizzata con INAIL. Grazie alla partnership con Samsung, l’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro ha iniziato una transizione epocale per svincolare la postazione di lavoro da un luogo fisico: grazie alla distribuzione di 8.530 smartphone ai suoi dipendenti, dispositivi configurati in modo da performare in totale coordinamento EMM centralizzato, I’Inail è riuscita a ridurre notevolmente i costi di gestione, mantenendo la piena efficacia e operatività.

Samsung Knox, la piattaforma per la sicurezza e la protezione EMM

L’offerta in termini di soluzioni di sicurezza ha giocato un ruolo determinante per decretare il successo di Samsung come partner strategico a supporto delle PA per ottimizzare le loro infrastrutture connesse e protette. A partire dal 2013, Knox Platform for Enterprise ha rappresentato un pacchetto integrato per la gestione efficiente e personalizzabile dei dispositivi mobili. Una protezione avanzata che ha Samsung ha garantito già dall’hardware dei dispositivi, non solo a partire dal chip, ma anche in tutti i passaggi della supply chain. Negli anni la Know Suite è andata ampliandosi fino a offrire un set completo di strumenti per proteggere, distribuire e gestire i dispositivi mobili aziendali, implementando altre soluzioni che coprono l’intero ciclo di vita dei dispositivi, tra cui Knox Mobile Enrollment, Knox Manage. Knox Platform for Enterprise è evoluta come strumento avanzato a disposizione degli amministratori IT di protezione dei dati, monitoraggio e controllo granulari dei dispositivi, gestione di credenziali e certificati su telefoni Android, tablet e orologi Tizen. Il Knox Mobile Enrollment è invece uno strumento di registrazione EMM automatizzato, che permette di iscrivere migliaia di dispositivi della stessa azienda in una sola volta, così che una volta connessi e attivati i dispositivi, vengono automaticamente registrati al provider EMM per un’esperienza finale end-to-end. Quanto a Knox Manage è la soluzione per gestire da remoto tutti i dispositivi mobili aziendali, creando vari criteri per filtrare le funzionalità di utilizzo degli utenti. Knox Configure è infine un servizio basato su cloud, che consente alle aziende di personalizzare e automatizzare la registrazione dei dispositivi Samsung acquistati da rivenditori, consentendo rapidamente un’ampia gamma di opzioni di configurazione.

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