Enti locali e digitalizzazione: a FORUM PA 2022 il punto su bandi e fondi disponibili. Ecco cosa è emerso
Il 16 giugno a FORUM PA 2022 si è svolto l’evento organizzato da FPA e Microsoft e interamente dedicato all’approfondimento sui fondi riservati dal PNRR per la digitalizzazione degli Enti locali. Una preziosa occasione di confronto con grandi ospiti istituzionali ed esperti del settore, per fare insieme il punto della situazione e approfondire opportunità e criticità dell’attuazione. Ecco cosa è emerso
23 Giugno 2022
La sfida della digitalizzazione che coinvolge Città e Comuni come protagonisti dell’attuazione dei fondi stanziati dal PNRR è stata al centro dell’evento “Enti locali e digitalizzazione. Risposte ai bandi e attuazione dei fondi”, organizzato il 16 giugno 2022 a FORUM PA da FPA in collaborazione con Microsoft nell’ambito del progetto PNRR Hub. Un talk, moderato dalla Responsabile dell’Area Advisory e Formazione di FPA Giovanna Stagno, per riflettere insieme sulle risposte degli enti locali agli Avvisi per l’accesso ai fondi previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, sulle criticità riscontrate ma anche sulle prospettive di sviluppo verso cui le Amministrazioni territoriali si stanno muovendo grazie ai finanziamenti a loro riservati.
Rivedi il Talk di FORUM PA 2022
Per fare il punto della situazione ci siamo confrontati con Giorgio Centurelli, Direttore Generale presso il Dipartimento Unità di Missione PNRR Ministero della Transizione Ecologica, con il Vicesegretario Generale ANCI Antonella Galdi e con Gianni Alesina, Responsabile del mercato Sanità e Pubblica Amministrazione locale Microsoft Italia. Insieme a noi anche Alessandro Canelli, Sindaco del Comune di Novara, e Massimo Bugani, Assessore ai Rapporti con il Consiglio comunale, agenda digitale e uso civico dei dati Comune di Bologna, che hanno condiviso le esperienze che i rispettivi Comuni hanno attraversato e quelle in direzione delle quali si stanno orientando per il prossimo futuro.
Scendendo nell’attuazione del PNRR, ci rendiamo infatti conto come essa rappresenti una sfida eccezionale per le Amministrazioni locali. È fondamentale chiedersi a che punto siamo, come stiano svolgendo il loro ruolo le Amministrazioni locali, con quali ostacoli si stanno confrontando e a quali strumenti di supporto possono far riferimento.
Giorgio Centurelli sottolinea come l’attuazione sia l’elemento chiave del PNRR e come quest’ultimo sia destinato e finalizzato al raggiungimento degli obiettivi. Per questo è fondamentale una progettazione estremamente strategica per attuare i processi di digitalizzazione, avvalendosi anche di strumenti di rendicontazione ancora in fase sperimentale nel mondo dei fondi strutturali e negli enti locali.
Proprio a fronte dello scenario descritto, e a partire dalla lunga esperienza di lavoro insieme ad enti locali che Microsoft ha maturato nel tempo, Gianni Alesina ha sottolineato come i Comuni e le città debbano lavorare per rendere efficaci gli interventi di digitalizzazione finanziati dal PNRR. Le leve su cui agire affinché il PNRR rappresenti un’autentica opportunità per gli enti locali sono molteplici.
Secondo Alesina è determinante collaborare a stretto contatto con i Comuni e le Amministrazioni ed è fondamentale che, da parte di queste ultime, ci sia una forte volontà di cogliere pienamente questa opportunità. Sottolinea inoltre come negli ultimi anni abbiamo assistito a un forte impulso verso il digitale, prima in concomitanza e a seguito della pandemia e ora grazie al PNRR. Per questo per Microsoft è fondamentale seguire i clienti e trasmettere loro tutte le conoscenze necessarie per accedere a questa serie di servizi. Si tratta di un vero e proprio percorso, che – come tutti i cambiamenti – va gestito anche in termini di formazione. Un tema al quale Microsoft è da sempre particolarmente sensibile, sia con le certificazioni ufficiali per la formazione e la carriera che con iniziative come PNRR HUB, realizzata in collaborazione con FPA. In questa fase, inoltre, è cruciale coniugare obiettivi a breve termine con altri a lungo termine, delineando una visione preventiva di tutti i servizi che potranno beneficiare in futuro della migrazione al Cloud e dei processi di modernizzazione che vedono coinvolte le PA locali e i suoi protagonisti. Alesina sottolinea inoltre la forte necessità di puntare sulla cybersecurity, da considerare come elemento intrinseco alla progettazione di ogni servizio di digitalizzazione.
Antonella Galdi ha condiviso con noi i primi dati relativi all’adesione degli Avvisi da parte delle PA locali, che ANCI ha raccolto e analizzato per approfondire le criticità con cui si sono confrontati i Comuni italiani. Dopo aver ricordato la scelta del Dipartimento di optare per un meccanismo lump sum e presentato una breve panoramica delle diverse tipologie di strumenti attualmente attivabili, ha ricordato come i 7904 Comuni italiani siano stati clusterizzati in funzione delle diverse fasce dimensionali, abbinando a ciascuna di esse un costo proporzionale di attivazione del servizio stesso. È così emerso come questo meccanismo (già parzialmente sperimentato in passato) abbia sia aspetti estremamente positivi – permettendo di intercettare tutti i Comuni, compresi quelli più piccoli, con l’obiettivo di arrivare alla realizzazione di un livello minimo di digitalizzazione che copra tutto il Paese.
Se questa scelta ha lasciato un minimo di amarezza in quei pochi Comuni italiani che avevano già avviato processi di digitalizzazione o innovazione più avanzati, dall’altro lato ha aperto la possibilità di accedere ai fondi del PNRR a una platea ben più vasta costituita dai comuni di minori dimensioni e con la necessità di incrementare in tempi rapidi servizi essenziali di digitalizzazione. Le risposte sono state molto buone e, ad oggi, circa 4.000 Comuni italiani hanno aderito agli Avvisi. La principale criticità riscontrata fino ad ora è una certa difficoltà dei piccoli Comuni nell’accesso ai Fondi. Negli ultimi anni, infatti, la digitalizzazione delle PA locali è stata affidata prevalentemente a soggetti esterni e software house che hanno teso a privilegiare i rapporti con Comuni di medie o grandi dimensioni, lasciando indietro quelli più piccoli a favore di un maggiore ritorno economico. Questa tendenza desta una certa penalizzazione in ANCI, nel timore che vada a penalizzare i Comuni di minori dimensioni.
Giorgio Centurelli ha evidenziato come i fondi per la digitalizzazione non siano solo quelli contenuti all’interno della Missione M1C1. La digitalizzazione, infatti, può contare anche su altri fondi oltre quelli previsti dal PNRR e alcune di queste opportunità possono integrarsi fra loro, con le opportune analogie e differenze. Ad esempio, non sono da sottovalutare le misure previste nell’ambito della Sanità, delle politiche di coesione, che attraversano proprio in questi giorni la fase di approvazione dell’accordo di partenariato 2021-2027 e che vivono in sinergia e complementarità con le misure previste dal PNRR, anche in considerazione delle tempistiche attuative. Certamente, al di là delle diverse modalità di rendicontazione, che costituiscono una delle principali differenze fra i fondi strutturali e quelli previsti dalle misure del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, i progetti realizzati attraverso il PNRR ci torneranno in aiuto anche in quelli realizzati attraverso i fondi strutturali.
Anche a tale proposito, Gianni Alesina ha posto l’accento sulla necessità di sviluppare sinergie fra PA e privato, di mantenere un costante dialogo e uno scambio di informazioni, ponendosi non solo come fornitori ma anche come veri e propri partner di progetto. Lo spettro di opportunità che si dischiude a favore delle Amministrazioni territoriali è molto ampio ma anche estremamente sfidante. È di fondamentale importanza inquadrare gli obiettivi di progetto nella maniera più specifica possibile, per minimizzare al massimo i rischi. Irrinunciabile, inoltre, offrire ai propri partner un supporto diretto e puntuale e un centro di coordinamento (come PNRR Hub) che aiuti a semplificare l’accesso e l’orientamento fra le diverse procedure e metta in contatto i Comuni e le Città metropolitane aventi diritto a beneficiare degli Avvisi con tutti gli attori che possano garantire un supporto sia sotto il profilo normativo e formativo che tecnologico.
Un ulteriore punto di forza di Microsoft è l’attenzione alle tendenze internazionali, attuata concretamente con costanti scambi e collaborazioni. Anche sul piano europeo, la fotografia dello scenario attuale non è molto difforme ed emerge prepotentemente l’esigenza di migliorare la sinergia fra Pubbliche Amministrazioni e settore privato, non smettendo mai di sperimentare nella logica di incrementare l’interoperabilità e l’omogeneizzazione e di fornire servizi sempre più evoluti.
L’innovazione digitale è un treno in corsa e non è pensabile farsi trovare impreparati, perché un’occasione come quella che stiamo attraversando non conosce precedenti ed è destinata a non ripetersi. Le esperienze di Alessandro Canelli e di Massimo Bugani evidenziano come l’impulso a incrementare reti e sinergie collaborative con i propri partner sia una scelta vincente per attuare progetti di digitalizzazione e innovazione che travalichino i confini “ibridi” fra digitale ed analogico, ma portino ad esperienze di cittadinanza attiva più coinvolgenti sia per l’utenza che per le PA locali.
Fondamentale, infine, avviare attività di integrazione a tutto tondo, parlando un linguaggio comune, investendo nelle persone e, in particolare, nella formazione di fasce di cittadini più fragili e più deboli, che devono essere guidate nel cogliere nei processi di digitalizzazione una preziosa opportunità di miglioramento della propria qualità di vita.