Epayment, continua il trend positivo. Polimi:” Verso la PA il transato sale del 20%”
Buoni segnali ci fanno credere che nel 2016 i pagamenti elettronici stanno seguendo questo trend positivo e l’Osservatorio Mobile Payment & Commerce ha divulgato le stime di metà anno secondo cui i New Digital Payment cresceranno tra il 22 e il 25% superando così i 26 miliardi di euro.
In particolare per la PA il valore del transato nel 2015 raggiunge i 3 miliardi di euro ed è cresciuto del 20%. Il 55% è riconducibile ai pagamenti di Utility o verso la Pubblica Amministrazione
4 Ottobre 2016
Valeria Portale, direttore dell'Osservatorio Mobile Payment & Commerce del Politecnico di Milano
In questi giorni sono usciti importanti Rapporti internazionali (World Payments Report 2016 di Capgemini e Payment Statistics della Banca Centrale Europea) e nazionali (Rapporto sui Digital Payment dell’Osservatorio Mobile Payment & Commerce del Politecnico di Milano e le Statistiche di Pagamento della Banca d’Italia) sui pagamenti elettronici che consentono di fare alcune considerazioni sulla diffusione dei pagamenti elettronici.
Secondo il World Payments Report 2016 di Capgemini le transazioni non-cash (ossia pagamenti diversi dal contante) hanno raggiunto nel 2015 i 426,3 miliardi, con una crescita del 10,1% rispetto al 2014 (387,3 miliardi di transazioni). I mercati emergenti hanno registrato i tassi più alti di crescita (19%) con l’area asiatica emergente che ha raggiunto il 30% di crescita. Nei mercati maturi (Nord America, Europa e mercati maturi dell’area Asia-Pacifico) la crescita è stata del 6,4% e questi rappresentano il 69% del totale transazioni.
Sul podio (dati 2014 per numero di transazioni) troviamo gli Stati Uniti (al 1° posto con 128 miliardi di transazioni) seguiti da Europa (65 miliardi di transazioni), poi Brasile (28 miliardi di transazioni). La Cina al 4° posto (23 miliardi di transazioni) supera per la prima volta il Regno Unito (5° posto con 20,9 miliardi di transazioni) e la Corea del Sud (al 6° posto con 18,9 miliardi di transazioni).
Se guardiamo al numero di transazioni pro capite al primo posto troviamo gli Stati Uniti (nel 2013 erano al secondo posto) con quasi 400 transazioni pro capite seguiti da Finlandia e Olanda. All’ultimo posto della classifica (composta da 32 Paesi) si trova la Cina, al penultimo la Grecia e al terz’ultimo la Russia e al quart’ultimo l’Italia con circa 80 transazioni non-cash pro capite. Interessante però notare che se l’Italia tra il 2013 e il 2014 ha visto una crescita nel numero di transazioni non-cash pro capite del 4,2%, Cina, Grecia e Russia hanno registrato una crescita notevolmente maggiore (rispettivamente 46%, 25% e 30%) con il rischio quindi che nei prossimi anni l’Italia possa perdere ulteriore terreno.
Focus sui pagamenti con carta
All’interno dei pagamenti non-cash si trovano tutti i pagamenti diversi dal contante (dal bonifico agli assegni, dalle domiciliazioni alle carte). Se focalizziamo l’attenzione esclusivamente sui pagamenti tramite carte (includendo anche le carte prepagate) e guardiamo al 2015, notiamo che continuano a crescere i pagamenti elettronici in Italia e dopo l’uscita del Rapporto Annuale di Banca d’Italia (maggio 2016 con dati relativi al 2015) è confermato che i pagamenti con carta hanno raggiunto i 175 miliardi di € nel 2015 pari a circa il 22% dei consumi delle famiglie italiane (dati Istat) e oltre 2,6 miliardi di transazioni.
Il valore del transato con carta in Italia cresce del 12% e il numero di transazioni di quasi il 14% (arrivando a quota 2,6 miliardi di transazioni all’anno) al di sopra delle aspettative. L’aumento del numero di transazioni registrato in Italia per il 2015 è migliore rispetto a quello europeo (+12%), anche se la crescita del valore del transato è in linea con quella europea. Lo scontrino medio è ancora piuttosto elevato (66€) anche se in lieve decrescita rispetto allo scorso anno (67€ nel 2014) grazie anche alla maggior diffusione del contactless.
Per quanto riguarda il numero di transazioni pro capite con carta nel 2015 l’Italia (43,5 transazioni pro capite) perde una posizione scivolando al quart’ultimo posto in Europa; davanti solo a Grecia (14,1 transazioni pro capite), Romania (13,9 transazioni pro capite) e Bulgaria (11,2 transazioni pro capite) superata da Ungheria (43,7 transazioni pro capite) e molto vicino alla Germania (45,1 transazioni pro capite).
Complessivamente i pagamenti con carta nel 2016 si aggireranno tra i 190 e i 196 miliardi di euro con una crescita tra l’8 e il 12%, mentre nel 2018 potrebbero raggiungere i 246 miliardi di euro.
Focus sui New Digital Payment
I New Digital Payment (eCommerce e ePayment – ossia acquisti e pagamenti attraverso Pc e tablet -; Mobile Payment & Cmmerce – ossia acquisti e pagamenti tramite Mobile- e i pagamenti in punto vendita attraverso carte contactless o su Mobile POS) a fine 2015 hanno raggiunto un valore di transato di circa 21,3 miliardi di euro (+22% rispetto al 2014 e 12,2% del transato complessivo con carte).
Buoni segnali ci fanno credere che nel 2016 i pagamenti
elettronici stanno seguendo questo trend positivo e l’Osservatorio Mobile
Payment & Commerce ha divulgato le stime di metà anno secondo cui i New
Digital Payment cresceranno tra il 22 e il 25% superando così i 26 miliardi di
euro. Tale crescita è innanzitutto spinta dalla componente di Mobile Payment
& Commerce, che prosegue nel trend positivo riscontrato nel 2015: +50%
rispetto al 2014, arrivando a toccare quota 3 miliardi di euro.
Cresce la componente
dovuta a Mobile POS e Contactless Payment, arrivando a 1,2 miliardi nel 2015.
La componente maggiore
dei New Digital Payment è rappresentata dall’eCommerce, in crescita del 15%
rispetto al 2014, che supera i 14 miliardi di euro.
Focus su ePayment e pagamenti alla PA
In particolare, il valore del transato di ePayment nel 2015 raggiunge i 3 miliardi di euro ed è cresciuto del 20%. Il 55% del transato è riconducibile ai pagamenti di Utility o verso la Pubblica Amministrazione (bollette, tasse e multe, ecc.), in crescita rispetto al 2014. Il 30% è dovuto alle ricariche dei conti gioco (era il 35% nel 2014), utilizzati poi sul Web, mentre il restante 15% è imputabile alle ricariche telefoniche effettuate dal web.
L’utilizzo delle carte di pagamento online, tuttavia, non è l’unico sistema digitale per pagare la Pubblica Amministrazione vi sono anche i servizi di pagamento integrati nell’Home Banking. Nel 2015 gli italiani hanno transato direttamente dall’Home Banking oltre 30 miliardi di euro con RAV, MAV o F24 il pagamento di bollette e bollettini e il pagamento del bollo auto.
Il lavoro svolto da AgID tramite il PagoPA e dalla normativa in merito all’obbligo delle Pubbliche Amministrazioni di accettare i pagamenti in modalità elettronica sta spingendo sempre più quest’ultime ad offrire sui propri siti questi sistemi di pagamento. L’Osservatorio prevede che nel 2016 gli ePayment supereranno i 3,5 miliardi di euro raggiungendo tra i 5 e i 7 miliardi nel 2018.