Fatturazione elettronica: si può fare!
A partire dal 31 marzo 2015 oltre 21mila amministrazioni e 2milioni di aziende dovranno scambiarsi fatture esclusivamente in modalità elettronica. Un passaggio cruciale che permetterà al sistema paese di fare un deciso balzo in avanti in termini di trasparenza, controllo della spesa, diffusione della cultura digitale e investimenti in IT. Una sfida che va assolutamente vinta. Con questo dossier, che come è nel nostro stile è sempre un work in progress, vogliamo condividere con tutti gli enti e le imprese che sono coinvolti il patrimonio di saperi – articoli, commenti, interventi, analisi legislative e best practice – che abbiamo raccolto negli ultimi 12 mesi e che raccoglieremo nei prossimi. E’ il nostro piccolo contributo al successo di questa impresa.
19 Febbraio 2015
Redazione FORUM PA
A partire dal 31 marzo 2015 oltre 21mila amministrazioni e 2milioni di aziende dovranno scambiarsi fatture esclusivamente in modalità elettronica. Un passaggio cruciale che permetterà al sistema paese di fare un deciso balzo in avanti in termini di trasparenza, controllo della spesa, diffusione della cultura digitale e investimenti in IT. Una sfida che va assolutamente vinta. Con questo dossier, che come è nel nostro stile è sempre un work in progress, vogliamo condividere con tutti gli enti e le imprese che sono coinvolti il patrimonio di saperi – articoli, commenti, interventi, analisi legislative e best practice – che abbiamo raccolto negli ultimi 12 mesi e che raccoglieremo nei prossimi. E’ il nostro piccolo contributo al successo di questa impresa.
La data del 31 marzo 2015 è senza ombra di dubbio una di quelle che gli amministratori locali di tutto il Paese hanno ben stampata in mente. A partire da quella data, infatti, oltre 21mila enti saranno autorizzati a “processare” esclusivamente fatture elettroniche in XML (scritte secondo un tracciato ben definito dal legislatore ed inviate attraverso un sistema di interscambio altrettanto ben definito). Una vera e propria “rivoluzione digitale” che FORUM PA monitorerà da vicino grazie anche alla collaborazione, nel campo della ricerca, inaugurata con gli Osservatori Digital Innovation della School of Management del Politecnico di Milano.
Un percorso congiunto che toccherà i temi più caldi della digitalizzazione del settore pubblico, a partire proprio dalla fatturazione elettronica, come testimonia l’articolo “E se la fatturazione elettronica fosse solo l’inizio di una grande rivoluzione digitale?” che apre questo dossier.
Ma badate bene, non è una mera raccolta di contributi storici alla nostra manifestazione annuale o alla nostra testata, ma un lavoro dinamico e in continuo aggiornamento, attento a cogliere gli aspetti più importanti, ma anche i risvolti critici di un cambiamento che si preannuncia epocale: la nascita di una pubblica amministrazione avanzata, innovativa e trasparente oltre che digitale.
Ricordiamo infatti che la fatturazione elettronica coinvolgerà oltre due milioni di fornitori generando incredibili vantaggi per tutto il sistema pubblico: dal “brutale risparmio” su ogni singola fattura processata (si parla di risparmi tra i 4 e gli 8 euro a fattura per un totale di 1,5 miliardi l’anno), alla possibilità di liberare in un colpo solo un patrimonio informativo che fino ad oggi era nascosto tra le risme di carta o tra le voci di bilancio, fino all’incredibile opportunità che si apre per il mercato IT di adeguare quasi un terzo delle imprese italiane alle soluzioni e agli standard tecnologici necessari a dialogare con il sistema di fatturazione e pagamento delle amministrazioni.
Una sfida ambiziosa a cui però l’intero sistema di sta preparando da oltre due anni. Una sfida che si più vincere con la determinazione delle migliaia di dipendenti e funzionari che lavorano ogni giorno nelle amministrazioni, con l’impegno della parte politica a rispettare la scadenza e, infine, con le competenze e la soluzioni dei professionisti ICT.
E come ogni fase di cambiamento, il passaggio va seguito da vicino e accompagnato con una serie di iniziative di comunicazione, formazione e assistenza perché non perda il suo valore potenziale. Diventa d’obbligo, quindi, dotarsi degli strumenti giusti per cogliere le opportunità che ogni processo di modernizzazione del sistema pubblico porta con sé, esorcizzando così il rischio di fallire.
Un utile strumento di supporto per il personale pubblico e i fornitori della PA in questa delicata fase di transizione. RispondiPA non è il solito portale: l’obiettivo di mettere a fattore comune i saperi, le esperienze e le competenze esistenti nell’universo della PA fatto di dipendenti, di consulenti e di società di servizio. Le risposte alle domande infatti arrivano dal mondo della PA stessa e da tutte quelle figure professionali che ci girano intorno. Come scrive Gianni Dominici, “è un laboratorio ed un esperimento di collaborazione e di creazione di conoscenza”.
Come abbiamo detto più volte per portare avanti progetti complessi che coinvolgono la PA e gli altri attori del tessuto sociale ed economico, occorre un impegno deciso su quelle che abbiamo definito le quattro E: Endorsement (formazione e impegno della classe politica); Empowerment (formazione e committment degli operatori della PA a vari livelli); Engagement (coinvolgimento degli attori del territorio e avviamento alla collaborazione); Enforcement (impegno e misure di verifica dell’attuazione).
Gli articoli, commenti, interventi, analisi legislative e best practice che abbiamo pubblicato su questo tema negli ultimi 12 mesi e che raccogliamo qui sono solo l’inizio, come si scriveva qualche riga più su, di una lavoro di ricerca e riflessione che pensiamo possa contribuire a condividere saperi e diffondere un clima di ottimismo, nella convinzione che [come è ormai diventato di moda su queste pagine] “si può fare!” e “si deve fare!”.
Seguitici quindi per essere sempre aggiornati e buona lettura!