Fibra ottica: Metroweb, piano da 4,5 miliardi per coprire 30 città
La scorsa settimana è stato presentato in audizione alla Camera un piano FTTH (Fiber to The Home), per portare la fibra ottica, entro il 2015, nelle 30 aree metropolitane italiane più importanti. Si prevede in seguito un eventuale allargamento, in modo da avvicinare l’Italia agli obiettivi posti dall’Agenda Digitale europea.
20 Marzo 2012
Vanessa Postacchini
La scorsa settimana è stato presentato in audizione alla Camera un piano FTTH (Fiber to The Home), per portare la fibra ottica, entro il 2015, nelle 30 aree metropolitane italiane più importanti. Si prevede in seguito un eventuale allargamento, in modo da avvicinare l’Italia agli obiettivi posti dall’Agenda Digitale europea.
Un investimento complessivo di circa 4,5 miliardi che prevede, nella prima fase, di portare la fibra ottica, ad una velocità di 100 Mbps, nelle 30 città italiane più importanti (oltre a Milano), per un totale di 28 mila chilometri di infrastruttura, di cui circa 5,8 già esistente, e oltre 5,5 mila utenti da raggiungere. Questo il Piano nazionale NGN presentato in audizione alla Commissione Trasporti della Camera la scorsa settimana da parte di F2i, che dal 2011 controlla Metroweb, con il supporto della Cassa Depositi e Prestiti.
E’ un progetto avanzato di Fiber to the home (Ftth), che a partire dal 2015 potrebbe essere allargato ad altre aree del Paese, permettendo entro il 2017 di raggiungere con la fibra ottica il 20% della popolazione e oltre il 23% delle utenze business. Si avvicinerebbe così l’Italia al rispetto degli obiettivi posti dall’Agenda Digitale europea – e anche quella Italiana – secondo la quale, entro il 2020, tutti gli europei dovranno avere accesso ad Internet a velocità maggiori di 30 Mbps, e non meno del 50% delle famiglie europee dovranno sottoscrivere contratti a velocità maggiori di 100 Mbps
Senza un piano concreto per lo sviluppo delle reti di nuova generazione, secondo F2i, il nostro Paese è destinato a perdere progressivamente posizioni e competitività nel panorama internazionale. La velocità media di ricezione, al momento, è infatti di 5 Mbps, al livello dei Paesi meno sviluppati, mentre gli altri maggiori Paesi europei (come Germania, Francia, Spagna), presentano valori due-tre volte superiori [guarda l’infografica realizzata da FORUM PA e l’Infografico].
ll progetto comprende l’acquisizione e riutilizzo di infrastrutture già presenti sul territorio, al fine di mettere a reddito reti locali già realizzate, ma scarsamente utilizzate, nonché un approccio possibilmente integrato e complementare rispetto a quello di Telecom Italia. Il piano Fiber-to-the-cabinet (Fttc) dell’operatore dominante prevede, infatti, di portare la fibra ottica soltanto agli armadi di distribuzione della rete, utilizzando poi fino alle case degli utenti finali la rete in rame. Il piano NGN si propone invece di arrivare solo al cabinet in una prima fase – fase per cui F2i-Metroweb sarebbero fortemente disponibili a condividere con Telecom la scelta delle città – poi fino alla home, secondo quella che è definita modalità FTTH (Fiber to The Home), completando così l’azione. E’ inoltre prevista l’apertura della rete a tutti gli operatori TLC, sulla base di condizioni eque e non discriminatorie.