Fini, Scuola digitale 2017: nuovi progressi, stessi ostacoli

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20 Dicembre 2016

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Antonio Fini, dirigente scolastico

A che punto siamo?

Ne ho già parlato nell’articolo uscito su Forumpa.it a fine settembre. Non mi sembra molto interessante provare a calcolare percentuali di realizzazione ma penso sia preferibile provare a riflettere sulla continuità e intenzionalità delle azioni svolte, sia a livello centrale che periferico. Ritengo fondamentali la figura dell’AD (ai quali vanno date risposte chiare sul loro futuro, ormai …presente) e i miglioramenti infrastrutturali realizzate con i PON. Le scuole sono sicuramente più attrezzate, gli AD sono un’occasione per parlare un linguaggio diverso. Sono risultati apprezzabili che non devono essere dispersi.

Questo Governo ha prodotto molte riforme e introdotto molte innovazioni: cosa è già “usabile” tra quanto approvato? Cosa ci portiamo a casa?

Restringo la domanda al campo del digitale a scuola, rimandando in parte alla risposta precedente. C’è un grosso punto interrogativo, a mio parere, sull’amministrazione digitale, in particolare nel mondo della scuola. Sta avvenendo in modo secondo me non soddisfacente, con il modello che chiamo delle “carrozze senza cavalli”, come le prime automobili che non si distaccavano dal modello delle carrozze. Il digitale è disruptive, anche nell’amministrazione, occorre più coraggio, da questo punto di vista

Circa un terzo delle azioni del Piano Nazionale Scuola Digitale è ancora da attivare. Quali obiettivi pensa sarà impossibile raggiungere, con la caduta del governo? A cosa dovremo rinunciare, almeno per ora?

Oso sperare che il nuovo governo e il nuovo ministro continueranno nella stessa direzione per quanto riguarda il PNSD. Anzi, potrebbe essere un’occasione per rilanciare alcune azioni che per il momento sono rimaste indietro, prime fra tutte due che non prevedono impegni di spesa, come la #14 sul framework per le competenze digitali e la #6 per il BYOD. Temo invece che possano rimanere ancora al palo, per motivi diversi, la #22 e #23 su interoperabilità di ambienti e OER e le altrettanto fondamentali azioni sui profili digitali di studenti e docenti

Quali azioni del PNSD possono essere realizzate senza bisogno della politica, ma solo dell’azione fattiva dell’amministrazione?

In teoria, tutte! Come ho detto nella risposta precedente, tuttavia, alcune azioni vanno a incidere in modo significativo su questioni di largo interesse che vanno oltre la gestione “interna” delle scuole. E’ il caso dei contenuti digitali, ma anche le azioni che prevedono collegamenti con enti locali e altre organizzazioni potrebbero risentire della situazione politica. La maggior parte delle altre azioni ritengo che siano svincolate dal livello politico, in particolare quelle di maggior impatto metodologico e pedagogico.

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