Friuli Venezia Giulia: Giunta dà ok a ddl su Open Data
La trasparenza e soprattutto l’accessibilità dei dati della Pubblica Amministrazione costituiscono un patrimonio in grado di migliorare le scelte pubbliche e la partecipazione dei cittadini alla vita democratica, ma anche un’opportunità di crescita economica del territorio attraverso l’innovazione. Sono questi i principi ispiratori del disegno di legge (ddl) sul cosiddetto "Open Data" intitolato "Disposizioni in materia di dati aperti e loro utilizzo", approvato il 21 Marzo dalla Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia su proposta dell’assessore per il Coordinamento delle Riforme Paolo Panonti.
24 Marzo 2014
Redazione FORUM PA
La trasparenza e soprattutto l’accessibilità dei dati della Pubblica Amministrazione costituiscono un patrimonio in grado di migliorare le scelte pubbliche e la partecipazione dei cittadini alla vita democratica, ma anche un’opportunità di crescita economica del territorio attraverso l’innovazione. Sono questi i principi ispiratori del disegno di legge (ddl) sul cosiddetto "Open Data" intitolato "Disposizioni in materia di dati aperti e loro utilizzo", approvato il 21 Marzo dalla Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia su proposta dell’assessore per il Coordinamento delle Riforme Paolo Panontin.
Il disegno di legge d’iniziativa della Giunta sarà ora trasmesso al Consiglio regionale per la discussione e definitiva approvazione. Le norme indicate nel ddl si applicano non solo alla Regione, ma anche agli Enti e alle Agenzie collegate e alle società il cui capitale è interamente nelle mani della stessa Regione. "La scarsa diffusione dell’Open Data – ha spiegato Panontin – deriva più da limiti politici e culturali che tecnici. Per questo, come Amministrazione regionale, abbiamo voluto nel primo anno di mandato imprimere maggiore slancio alla volontà di innovazione del sistema regionale, introducendo norme specifiche in materia".
Con il ddl si sancisce, in sostanza, l’obbligo dell’Amministrazione regionale all’Open Data, come diritto dei cittadini, come atto dovuto e non più facoltativo. Si dà in questo modo un contenuto più ampio al concetto di trasparenza, incentivando nello stesso tempo le imprese esistenti a sviluppare applicazioni innovative attraverso l’utilizzo dell’enorme quantità di dati in possesso delle Pubbliche amministrazioni, o addirittura promuovendo imprese del tutto nuove. "Tutto ciò – rileva ancora l’assessore Panontin – innesca un processo di innovazione nella stessa Pubblica Amministrazione". L’articolo 1 del ddl approvato oggi definisce le finalità del provvedimento che, a partire dai concetti di Open Data come diritto e di rispetto del pluralismo informatico, impegna la Regione a garantire la diffusione dei dati strutturati in formati aperti e liberamente accessibili per tutti, all’interno della più ampia strategia regionale per la crescita digitale. L’obiettivo dichiarato è contribuire allo sviluppo delle imprese innovative e incentivare e massimizzare la partecipazione dei cittadini, delle imprese, delle fondazioni e delle associazioni ai processi decisionali della Pubblica Amministrazione nonché favorire la crescita economica attraverso il riuso di questi dati. Sono poi individuate ulteriori finalità quali, in particolare, la promozione della collaborazione tra Enti pubblici e privati, la divulgazione e conoscenza del riuso e lo sviluppo di progetti tecnologici innovativi e di iniziative economiche legate al riuso dei dati.
Fonte: Regione Friuli Venezia Giulia