Genova: “PagoPA strumento di efficienza contabile e trasparenza”

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La rivisitazione dei sistemi informativi che si occupano dei pagamenti dei servizi va in parallelo con il ripensamento e l’ottimizzazione dei processi; si pongono così le premesse per conseguire nel tempo un risparmio di risorse oltre ai vantaggi sia in termini di efficienza che di maggior trasparenza

27 Giugno 2016

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Tiziana Carpanelli, direttore Sistemi Informativi, Comune di Genova

L’obbligo di usare il nodo dei pagamenti rafforza e sviluppa quanto già previsto dal legislatore con il Decreto Legislativo n. 179 del 2012, che introduceva l’obbligo per le Pubbliche Amministrazioni di accettare i pagamenti dovuti a qualunque titolo facendo uso delle tecnologie informatiche.

Il Comune di Genova, che ha partecipato con la dr.ssa Anna Migliaro alla stesura delle linee guida rilasciate da AgID relative al nodo dei pagamenti, da tempo si è attrezzato estendendo ed affiancando alla propria piattaforma dei pagamenti una componente specifica che consente la riconciliazione del pagato con quanto effettivamente introitato in cassa, facilitando così i processi di regolarizzazione contabile delle entrate.

Il fatto che, nel momento in cui si è definita la prospettiva di pagoPA, tale componente fosse già in fase avanzata di realizzazione, ci ha permesso di utilizzarla come una interfaccia univoca nel sistema informativo del Comune di Genova cui collegare il nodo dei pagamenti con più facilità ed in maniera standardizzata.

L’architettura logica si fonda infatti su un modulo software, incluso nel Sistema Informativo del Comune, che intercetta e normalizza tutti i flussi collegati ai pagamenti prodotti dai diversi applicativi e li rende in grado di colloquiare con il portale nazionale su cui il cittadino, attraverso i vari canali, può effettuare i pagamenti.

Già durante le fasi attuative ci si è resi conto della valenza organizzativa di tale soluzione: la rivisitazione dei sistemi informativi che si occupano dei pagamenti dei servizi, rivisitazione necessariamente effettuata per adeguarli alla nuova architettura modulare, va in parallelo con il ripensamento e l’ottimizzazione dei processi; si pongono così le premesse per conseguire nel tempo un risparmio di risorse oltre ai vantaggi sia in termini di efficienza che di maggior trasparenza.

Il Comune di Genova ha aderito al servizio nazionale nell’estate dello scorso anno. Attualmente è in esercizio con la modalità di pagamento online. I cittadini possono effettuare i pagamenti mediante strumenti messi a disposizione dell’Ente o presso i cosiddetti Prestatori di Servizi di Pagamento (PSP).

In entrambi i casi devono essere messi a disposizione dell’utilizzatore finale avvisi di pagamento contenenti alcune informazioni tra cui l’Identificativo Univoco di Versamento (IUV); contestualmente tali dati devono essere memorizzati in un apposito archivio, che costituisce l’evidenza dei pagamenti in attesa e la base per facilitare la fase di riconciliazione.

Naturalmente, come per tutte le innovazioni, il percorso non è privo di difficoltà, non solo per quanto riguarda la realizzazione tecnica: se da un lato il processo di integrazione di tutti i processi relativi ai servizi forniti dall’Amministrazione comunale è lungo e spesso sottovalutato, non bisogna dimenticare che lo stesso processo di adeguamento deve essere attuato anche dai PSP che aderiscono su base volontaria e che non sempre si adeguano tempestivamente alle specifiche. Il processo ancora lungo, ma le premesse sono buone.

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