Gli studenti hanno fame di innovazione e le Università…
Connettività wireless gratuita, sistema di identificazione tramite smart card, un progetto per lo statino elettronico, un portale di e-learning. Sono alcune delle iniziative su cui si è soffermato Antonio Puliafito, Prorettore all’Informatica dell’Università di Messina, durante la presentazione del progetto “Innovazione nell’area dello Stretto”. Un esempio che sembra dimostrare come alcune Università siano riuscite davvero a cogliere il bisogno di innovazione dei propri studenti.
14 Maggio 2008
Tommaso Del Lungo
Connettività wireless gratuita, sistema di identificazione tramite smart card, un progetto per lo statino elettronico, un portale di e-learning. Sono alcune delle iniziative su cui si è soffermato Antonio Puliafito, Prorettore all’Informatica dell’Università di Messina, durante la presentazione del progetto “Innovazione nell’area dello Stretto”. Un esempio che sembra dimostrare come alcune Università siano riuscite davvero a cogliere il bisogno di innovazione dei propri studenti.
È stato interessante assistere, ieri, alla relazione di apertura del convegno PA e web 2.0, tenuta da Cecilia Dominici, studentessa della Sapienza di Roma. In particolare nelle conclusioni Cecilia si è soffermata sul fatto che, nonostante le Università si rivolgano a un’utenza giovane ed attenta alle nuove tecnologie, i servizi più innovativi negli Atenei stentano a decollare. Insomma, diceva Cecilia, altre amministrazioni, che si rivolgono ad un pubblico meno ricettivo e meno esperto di nuova tecnologia, progettano e sperimentano servizi di livello avanzato e strumenti di partecipazione in ottica web 2.0, l’Università invece no. Perchè?
Anche per questo siamo andati a seguire oggi la relazione che Antonio Puliafito, Prorettore all’Informatica dell’Università di Messina, ha tenuto all’interno dello stand del CNIPA, durante la presentazione del progetto “Innovazione nell’area dello Stretto”.
I Comuni e le Province di Messina e Reggio Calabria, l’Università di Messina, le Ferrovie dello Stato, la Guardia Costiera, la Protezione Civile, l’Anas e Autostrade, coordinati dal CNIPA, insieme per fare delle eccellenze di ciascuno, un patrimonio comune del territorio, facendo circolare le soluzioni, diffondendole negli altri enti o trasformandole in servizi ai cittadini.
In particolare Puliafito si è soffermato sui servizi già realizzati e che l’Università si è impegnata a migliorare e a diffondere nelle altre amministrazioni: connettività wireless gratuita, sistema di identificazione tramite smart card che permette di accedere alla rete e fa anche da borsellino elettronico e strumento per la firma digitale e che trasforma gli sportelli bancomat in totem su cui consultare le informazioni dell’Università, una partnership con Google per rilasciare a tutti i 38.000 studenti un account e-mail con 6 Gb di spazio, un progetto per lo statino elettronico, un portale di e-learning e molti altre inziative e soluzioni.
Insomma un bell’esempio che sembra dimostrare come alcune Università siano riuscite davvero a cogliere il bisogno di innovazione dei propri studenti, anche se, ovviamente, ci sarebbe piaciuto che ci fosse una Cecilia Dominci messinese a confermare o meno questa sensazione.
Per scaricare le slide di Antonio Puliafito