Integrazione e coordinamento dei dati per una governance permanente. Ecco le novità

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Una giornata ricca di incontri sul tema della governance dei dati, la terza di FORUM PA 2020. Dall’integrazione delle piattaforme alla visione strategica di governance; dalle tecnologie all’interoperabilità, ecco cosa è emerso

8 Luglio 2020

B

Marina Bassi

Project Officer Area Ricerca, Advisory e Formazione FPA

Photo by Clint Adair on Unsplash - https://unsplash.com/photos/BW0vK-FA3eg

“Senza dati sei solo un’altra persona con un’opinione”. Questa raccomandazione, anche abbastanza forte di W. Edwards Deming potrebbe essere la sintesi perfetta di quanto emerso in questo terzo giorno di FORUM PA 2020 edizione digitale, costellato da incontri sul tema dati e governance.

Si è partiti dallo scenario La governance e l’uso pubblico dei dati del mattino, in cui si è fatto il punto su come i dati siano diventati ormai un bene comune, a partire dalla comunicazione COM(2020) 66 avente ad oggetto la Data Strategy europea e gli avvenimenti che hanno caratterizzato il panorama mondiale e nazionale dei primi mesi del 2020, con particolare riferimento a quanto i dati siano stati utili per il monitoraggio dei contagi da Covid-19.

Collaborazione è uno dei termini più utilizzati nell’ambito dell’incontro, intendendo in questo senso la sinergia che deve necessariamente crearsi tra enti pubblici e privati, società civile ed enti di ricerca per una buona data governance e per affrontare le sfide di domani. È di questo avviso ad esempio Bartled Braaksma, Innovation Manager CBS, Istituto nazionale di Statistica olandese, di cui di seguito l’estratto dell’intervista:

L'intervento di Barteld Braaksma a #FORUMPA2020

Ma che significa collaborazione nella gestione dei dati?

“Si tratta di interazioni che devono garantire la certificabilità del dato, la sua interoperabilità e il suo aggiornamento continuo in ottica di mantenimento della qualità” avvisa Maurizio Viziano, Account Manager Talend, individuando in un approccio di data trust il vero valore pubblico per il futuro dei dati. È chiaro, quindi, come a partire da quanto avvenuto quest’anno la sfida sull’apertura del patrimonio informativo pubblico si giocherà sulla sua valorizzazione in ambito economico e commerciale, vedendo nei dati aperti lo strumento più utile per la realizzazione del Digital Single Market così come auspicato appunto dalla Commissione Europea con la recente pubblicazione della Comunicazione COM(2020) 66, avente ad oggetto una Data Strategy comune e sovra-nazionale, e che di fatto “aggiunge un livello di consapevolezza in più rispetto alle potenzialità di riuso” avvisa Emanuele Baldacci, Director of Digital Services della Commissione Europea.

Tre sono le chiavi di lettura che emergono, in conclusione, dall’appuntamento:

  • la tecnologia è un mezzo per arrivare a una vera data governance, che continuerà a basarsi sempre prima sulle persone e sulla cultura strategica sociale legata al dato;
  • le competenze digitali e soft skills non possono rimanere fuori da questo percorso di avvio del cosiddetto “secondo decennio dedicato ai dati”;
  • “Nessun uomo è un’isola”, e senza cooperazione tra Enti e persone sarà difficile fare quel salto di qualità di cui abbiamo bisogno oggi.

Le considerazioni fatte durante lo scenario non sono state le uniche della giornata. Si è proseguito con l’appuntamento PON Governance, una PA più digitale e vicina ai territori. UNI.CO. Unione Comuni Open Data. Il progetto UNI.CO. ha proposto uno strumento riutilizzabile da enti di diverse dimensioni. Uno strumento che modella il paradigma Open Data, attraverso un kit di riuso che adatta il modello operativo/gestionale di Città Metropolitana di Genova per l’Albero dell’Amministrazione Trasparente ai requisiti di dimensione comunale o di sovra-ente, supportati da un sistema tecnologico (DKAN) open-source e multi-ente fruibile in soluzione SaaS o stand-alone, opportunamente configurato.

Nel pomeriggio, ulteriori appuntamenti si sono susseguiti sul tema. In particolare l’Arena delle reti dedicata a Community Open Data. Aprire i dati, una questione di sostenibilità, che, ripercorrendo il formato degli eventi per la serie “A colazione con…”, andati in onda sui canali forumpa.it nei primi mesi del 2020, ha voluto interrogarsi, dapprima, sulle previsioni del Piano di Strategia Italia 2025 voluto dal Ministro per la Trasformazione Paola Pisano e che prevede, nella sua Azione 9, la redazione di un accordo quadro per la condivisione dei dati raccolti in occasione della fornitura di servizi pubblici.

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