Managed Services, cosa sono e come aiutano la gestione IT nella PA
Le amministrazioni pubbliche devono far fronte all’aumento della complessità dei sistemi informativi. Scegliere di farsi supportare da un Managed Services Provider (MSP), disimpegna lo staff IT interno e consente di avvalersi di una competenza altrimenti difficile da reperire nella PA
10 Novembre 2023
Paola Orecchia
Giornalista
La trasformazione digitale della PA sta portando indubbi benefici organizzativi, ma anche un notevole incremento di complessità a livello infrastrutturale. Difatti, all’interno di ogni organizzazione pubblica, sono in via di sviluppo nuove infrastrutture e sistemi informatici, formati da un grandissimo numero di elementi che devono interagire fra loro e che, pertanto, richiedono di essere orchestrati, gestiti, aggiornati e protetti dalle minacce cyber. Tali funzioni implicano un impegno costante da parte dei tecnici informatici della PA, i quali, d’altra parte, sono ingaggiati anche nella progettazione e rilascio di nuovi servizi ai cittadini. Ecco che, a supporto degli uffici IT delle amministrazioni pubbliche, spesso oberati e perlopiù sottodimensionati, può essere coinvolto un Managed Services Provider (MSP).
Cosa sono i servizi gestiti o Managed Services
L’idea dei Managed Services (o servizi gestiti) rientra nel paradigma di esternalizzazione di tutte le attività che non rappresentino il core-business: in questo caso la gestione dei sistemi informativi, che sempre più spesso sono distribuiti su ambienti eterogenei, on premise e sul cloud (che a sua volta ne incrementa la complessità).
Grazie al cloud e agli strumenti di amministrazione remota, i Managed Services possono essere estesi a tutta l’infrastruttura IT dell’amministrazione, cosicché, se un partner terzo si occupa della gestione di tutti gli aspetti di un sistema informativo, dall’hardware alla presa in carico dei task routinari, dai sistemi operativi al middleware, dalla manutenzione alla sicurezza, lo staff IT della PA può contare su una maggiore disponibilità di tempo da dedicare a compiti strategici.
Non dovendo più occuparsi della gestione, del monitoraggio, della manutenzione e dell’ottimizzazione dell’infrastruttura e dei sistemi IT di un’organizzazione, lo staff IT potrebbe dedicarsi alla riprogettazione delle infrastrutture man mano che cambiano le esigenze applicative interne.
Guidata dalla crescente complessità della tecnologia, dalla necessità di una gestione IT economicamente sostenibile e dall’importanza della cybersicurezza, la formula dei Managed Services è vantaggiosa e apprezzata, tanto che il suo mercato è in crescita.
Secondo i dati forniti da Research & Markets, il giro d’affari globale dei Managed Services passerà dai 267,35 miliardi di dollari del 2022 ai 731,08 nel 2030.
Quali sono i vantaggi per la PA derivanti dall’adozione dei Managed Services
Disimpegnare il personale IT, in un’amministrazione pubblica gravata da una bassa disponibilità di personale specializzato, è di per sé un vantaggio.
Nella pratica, l’MSP consente all’amministrazione di non eseguire più molte attività, come il monitoraggio, il controllo dei backup, il patch management, l’incident management, ecc ed è spesso l’unica via possibile per garantire sia la continuità di servizio sia un’efficace e sicura attività di disaster ricovery, sette giorni su sette e anche nelle ore notturne.
Occupandosi regolarmente della manutenzione dell’infrastruttura IT, compresi gli aggiornamenti del software e dell’hardware, l’MSP fa in modo che l’amministrazione possa sempre contare sulle tecnologie più avanzate; inoltre, l’MSP monitora costantemente l’infrastruttura IT e rileva tempestivamente le anomalie o i problemi che potrebbero causare un’interruzione del servizio. La gestione esternalizzata dei sistemi informativi può rivelarsi addirittura vitale per l’operatività delle amministrazioni pubbliche più piccole, che non avrebbero la possibilità di dotarsi delle più avanzate tecnologie e di far fronte a costose operazioni di manutenzione.
Tra i vantaggi che si ottengono nell’affidarsi a un MSP, infatti, ci sono anche la scalabilità dei servizi e i costi modulabili in base alle esigenze tecniche (ed economiche) dell’organizzazione/ente.
Un ulteriore beneficio è la riduzione dei costi generali dell’amministrazione, che non dovrà provvedere a dotarsi di strumenti e consulenti per far fronte alle esigenze di gestione dei propri sistemi informativi.
Più di tutto, però, è la competenza avanzata del personale di un MSP a rendere vantaggioso l’outsourcing della governance dei servizi informativi.
La scarsità di competenze informatiche d’alto livello affligge la PA e ne rallenta lo sviluppo. In molti casi, solo i Managed Services possono ovviare efficacemente al problema.
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Expertise e dimensioni che consentano le economie di scala: sono due tra le più importanti caratteristiche richieste a un partner MSP ideale.
È indubbio, infatti, che la PA necessiti di affidarsi a una realtà altamente competente, sempre aggiornata e che offra il più ampio ventaglio di servizi possibile. Solo in presenza di queste condizioni, le amministrazioni pubbliche possono realmente delegare le attività di gestione dei sistemi informativi e non solo: possono trasferirne anche parte della responsabilità.
Vantare una solidità finanziaria e una dimensione ragguardevole, inoltre, va di pari passo con la possibilità di offrire ai propri clienti servizi avanzati a prezzi competitivi. Per fare un esempio, Aruba Enterprise può offrire alla PA un’ampia gamma di servizi IT gestiti con i quali costruire una strategia flessibile e su misura.