Il caso Intercent-ER: quasi un miliardo di euro risparmiati per il pubblico acquisto

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Il nuovo sistema, oltre ad avere
incrementato l’usabilità dei servizi e degli strumenti di acquisto telematici
più consolidati, consente la completa dematerializzazione dei processi di acquisto,
dall’analisi dei fabbisogni fino al perfezionamento degli ordinativi

22 Marzo 2016

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Alessia Orsi, Agenzia regionale per lo sviluppo dei mercati telematici, Emilia Romagna

Istituita con la Legge regionale n. 11/2014, da oltre 10 anni l’Agenzia per lo sviluppo dei mercati telematici Intercent-ER gestisce il sistema degli acquisti aggregati delle P.A. in Emilia-Romagna, con l’obiettivo di razionalizzare la spesa, specialmente di tipo sanitario, e di favorire, attraverso l’utilizzo di un avanzato sistema di e-procurement, l’incontro tra la domanda pubblica di beni e servizi e fornitori qualificati.

Intercent-ER ha così anticipato l’importanza oggi accordata al ruolo dell’e-procurement e delle centrali di committenza, che – a partire dalla Legge Finanziaria 2007 e dalla costituzione del cosiddetto Sistema a rete – ha visto maturare con un impulso via via maggiore il processo di centralizzazione della spesa pubblica, fino alla costituzione nel 2015 dell’elenco unico di “Soggetti Aggregatori”, di cui Intercent-ER fa parte per la regione Emilia-Romagna.

Dopo aver implementato e gestito un sistema di e-procurement fin dall’inizio della sua attività, nella seconda metà del 2015 Intercent-ER ha lanciato una nuova piattaforma di intermediazione digitale, in grado di rispondere meglio alle recenti evoluzioni tecnologiche e normative in materia di appalti pubblici.

Il nuovo sistema, oltre ad avere incrementato l’usabilità dei servizi e degli strumenti di acquisto telematici più consolidati (convenzioni e negozi elettronici, accordi quadro, mercato elettronico e sistemi dinamici di acquisto), dispone di funzionalità per consentire la completa dematerializzazione dei processi di acquisto, dall’analisi dei fabbisogni fino al perfezionamento degli ordinativi. In particolare, il nuovo modulo sulle gare telematiche farà sì che, progressivamente, tutti gli appalti di Intercent-ER, della Regione e dell’Aziende sanitarie regionali siano svolti in modalità completamente telematica.

Non a caso, nell’ottica di giungere alla integrale dematerializzazione di ciò che riguarda la spesa per beni e servizi delle Pubbliche Amministrazioni, Intercent-ER, sta conducendo da alcuni anni diverse iniziative progettuali sul tema acquisti digitali, una delle quali riguarda il progetto europeo PEPPOL (Pan European Public Procurement On-Line ). Il progetto ha consentito la realizzazione di una soluzione tecnologica per favorire gli appalti transfrontalieri e per rendere interoperabili i differenti sistemi di e-Procurement presenti nell’UE. In particolare, è stata realizzata l’infrastruttura tecnologica per lo scambio di documenti elettronici durante le diverse fasi del processo di e-Procurement (sia durante la gara, sia a valle dell’aggiudicazione) per lo scambio di cataloghi, ordini, documenti di trasporto, fatture, ecc.. Oggi PEPPOL rappresenta un servizio di cui tutti i Paesi possono usufruire tramite l’associazione OpenPEPPOL: un consorzio che racchiude oltre 140 tra utilizzatori finali e service provider .

L’Agenzia Intercent-ER, inoltre, partecipa tutt’oggi al progetto e-SENS (Electronic Simple European Network Services) che ha lo scopo di consolidare, migliorare ed estendere i principali “building block” finanziati dalla Commissione Europea su specifici settori verticali quali eHealth, Business Lifecycle, e-Procurement, e-Justice ed e-Identity.

Grazie anche ai risultati ottenuti con la partecipazione ai progetti PEPPOL e e-SENS, è stato realizzato da Intercent-ER il Nodo Telematico di Interscambio regionale (NoTI-ER), un’infrastruttura tecnica per la gestione dematerializzata e automatizzata di tutti i documenti del ciclo passivo degli acquisti (ordini, fatture elettroniche, documenti di trasporto), che garantisce l’interoperabilità sia a livello nazionale che secondo gli standard europei. Entrato a regime a inizio 2015, in poco più di un anno di attività NoTI-ER ha consentito lo scambio di circa 900.000 fatture elettroniche, cui si aggiungeranno, grazie alle prossime scadenze fissate dalla normativa regionale, ordini e documenti di trasporto emessi obbligatoriamente in formato digitale (giugno 2016 Aziende Sanitarie e gennaio 2017 Regione ed enti regionali).

L’innovazione promossa da Intercent-ER non riguarda comunque solo gli aspetti informatici o tecnologici, ma anche quelli organizzativi. Sin dalla sua costituzione, l’Agenzia si è distinta per la metodologia di centralizzazione sviluppata, che vede il coinvolgimento nelle procedure di acquisto realizzate di professionisti provenienti dai settori merceologici interessati, direttamente coinvolti nelle diverse fasi del procedimento di gara. L’Agenzia è poi impegnata da sempre in un dialogo continuo con le Amministrazioni e le imprese del territorio , al fine di intercettare i reali fabbisogni delle prime e valutare i beni e servizi che le seconde possono effettivamente offrire rispetto alle esigenze individuate.

Oggi Intercent-ER conta 806 Pubbliche Amministrazioni aderenti, che dalla sua costituzione hanno utilizzato le Convenzioni Quadro per una spesa complessiva di 6,6 miliardi di euro, riferita a una pluralità di categorie merceologiche (dall’energia elettrica ai pc, dai medicinali agli ausili per disabili e al materiale da medicazione, dai servizi di telefonia a quelli di pulizia o di ristorazione scolastica), con un risparmio totale di 928 milioni di euro rispetto ai prezzi precedentemente pagati (dati al 31/12/2015). Il mercato elettronico dell’Agenzia, utilizzato per gli acquisti sotto soglia (circa 200mila euro), conta oggi 2.400 fornitori abilitati, con un trend di utilizzo in fortissima crescita.

L’Agenzia persegue, inoltre, importanti obiettivi “qualitativi”, promuovendo ad esempio la sostenibilità ambientale e sociale delle proprie iniziative e favorendo la sperimentazione e la competitività tra gli operatori economici, con oltre 50 Convenzioni attivate che hanno previsto l’inserimento di criteri ambientali e/o sociali come requisiti minimi richiesti per la fornitura o fattori premianti in fase di valutazione delle offerte ( acquisti “sostenibili”).

Infine, la necessità per il moderno buyer pubblico di possedere competenze sempre maggiori, non esclusivamente tecnico-giuridiche, che gli consentano di operare in ambiti sempre più complessi e di gestire l’intero processo di acquisto in un’ottica manageriale è una delle sfide che l’Agenzia Intercent-ER continuerà a portare avanti, per dare il proprio contributo ad un processo di cambiamento ormai inarrestabile.

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