Il Friuli prepara un bando per cablare tutti i comuni della Regione

Home PA Digitale Il Friuli prepara un bando per cablare tutti i comuni della Regione

Nel quarto trimestre di quest’anno l’Amministrazione regionale conta di definire il bando per affidare ai privati l’utilizzo della parte eccedente della rete in fibra ottica con la quale, grazie al progetto Ermes gestito da Insiel, si stanno gradualmente collegando tutti i Comuni del Friuli Venezia Giulia. In questo modo, già nel 2011 potranno cominciare a essere raggiunti, in alcuni "anelli" di questa nuova rete a banda larga, anche le imprese e i cittadini.

19 Febbraio 2010

R

Redazione FORUM PA

Articolo FPA

Nel quarto trimestre di quest’anno l’Amministrazione regionale conta di definire il bando per affidare ai privati l’utilizzo della parte eccedente della rete in fibra ottica con la quale, grazie al progetto Ermes gestito da Insiel, si stanno gradualmente collegando tutti i Comuni del Friuli Venezia Giulia. In questo modo, già nel 2011 potranno cominciare a essere raggiunti, in alcuni "anelli" di questa nuova rete a banda larga, anche le imprese e i cittadini.

Lo ha confermato l’assessore regionale alle Infrastrutture Riccardo Riccardi, intervenuto questa mattina a Udine, nella sede dell’Associazione degli industriali a Palazzo Torriani, a un incontro promosso dalla Confindustria sullo sviluppo della banda larga. La riunione è stata coordinata dal presidente degli industriali udinesi Adriano Luci, presenti numerosi imprenditori che operano proprio nel settore delle telecomunicazioni.

Regione e imprese, come è emerso dal confronto, condividono lo stesso obiettivo: colmare nei tempi più brevi possibili il "divario digitale" di alcune aree della regione, considerando che il collegamento in banda larga costituisce uno dei principali fattori di crescita e di competitività di un territorio.
Gli imprenditori hanno posto soprattutto l’accento sui tempi per completare il progetto e sulla possibilità di utilizzo della rete da parte delle imprese. L’assessore Riccardi ha confermato gli obiettivi del progetto Ermes, giunto ormai a metà del suo percorso (sono finora stati investiti circa 60 milioni di euro, su 120 complessivi): entro il 2011 collegare tutti i Comuni, entro il 2013 le zone industriali. Si tratta di scadenze, come ha voluto precisare Riccardi, dettate dalla disponibilità di finanziamenti europei.

L’assessore ha ricordato che il progetto Ermes era stato avviato dalla precedente Amministrazione regionale, e che la Giunta guidata da Renzo Tondo lo ha confermato, reperendo anche ulteriori risorse, proprio per evitare interruzioni nel processo di superamento dei divario digitale. La decisione di affidare a Insiel il compito di realizzare la rete, al posto della società Mercurio inizialmente costituita, ha avuto lo scopo di razionalizzare il progetto valorizzando le competenze dell’azienda di informatica regionale.

Affinché anche le imprese e i cittadini, accanto alla Pubblica amministrazione, possano utilizzare la nuova rete a banda larga, occorrerà adesso mettere a gara l’utilizzo della capacità eccedente della fibra ottica, coinvolgendo gli operatori privati. È questa una strada obbligata poiché è la stessa Unione europea a vietare alla parte pubblica – ha sottolineato Riccardi – la possibilità di fornire la connessione finale, laddove lo possono fare i privati.

Già in marzo la Regione avvierà con l’Unione europea il confronto in modo da concordare le procedure necessarie per superare il divario digitale, definendo una mappa dettagliata della situazione delle diverse zone del Friuli Venezia Giulia.

Il confronto avviato questa mattina a Palazzo Torriani con il mondo dell’industria ha permesso di chiarire le modalità del progetto Ermes, con l’obiettivo comune di accelerare il più possibile il percorso, rendere certi i tempi ed evitare alcune strozzature burocratiche. È stata anche sottolineata l’importanza di valorizzare le competenze che in Friuli Venezia Giulia ci sono nel campo delle telecomunicazioni, nel rispetto della trasparenza e delle regole nazionali e comunitarie.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!