La contabilità pubblica online da gennaio, ecco come il Sicoge efficienterà la spesa
I Ministeri gestiscono le fatture in tutte le fasi del processo amministrativo-contabile fino all’emissione del titolo di spesa attraverso il sistema SICOGE, che gestisce le notifiche, protocolla le fatture e ne garantisce la conservazione. Da giugno 2014 a ottobre 2015, il sistema ha gestito poco più di 1.800.000 fatture
8 Febbraio 2016
Enrico Martini, Mise
Dal 22 gennaio 2016 è online il portale di SICOGE, il sistema realizzato dalla Ragioneria Generale dello Stato per la gestione integrata della contabilità economica e finanziaria, che da anni coadiuva le Amministrazioni Centrali dello Stato (Ministeri, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Consiglio di Stato, Corte dei Conti, ecc.) nella tenuta della contabilità, consentendo la dematerializzazione delle procedure di spesa.
Il portale è articolato in due sezioni: la prima è accessibile, oltre che agli operatori, ai semplici cittadini e contiene le informazioni di carattere generale sul bilancio dello Stato, la normativa di riferimento, i dati sulla fatturazione elettronica. La seconda sezione è riservata agli utenti di SICOGE, una platea che ha raggiunto 35.000 addetti ai lavori ai quali è possibile comunicare tempestivamente l’evoluzione normativa e le nuove funzionalità del sistema.
Il sistema consente l’utilizzo della firma digitale degli atti di spesa, mentre il servizio di conservazione sostitutiva garantisce la piena validità legale dei documenti conservati digitalmente.
Da giugno 2014, le fatture dirette alle articolazioni centrali e periferiche dei Ministeri, sono trattate dal SICOGE. I Ministeri gestiscono le fatture in tutte le fasi del processo amministrativo-contabile fino all’emissione del titolo di spesa attraverso il sistema SICOGE, che gestisce le notifiche, protocolla le fatture e ne garantisce la conservazione.
Da giugno 2014 a ottobre 2015, il sistema ha gestito poco più di 1.800.000 fatture con una media di oltre 109.000 fatture al mese. Il Ministero della Giustizia (841mila fatture) e il Ministero dell’Interni (528mila) sono gli Enti che ricevono il maggior numero di fatture: oltre il 74% del totale delle fatture gestite dal SICOGE nell’ultimo anno, infatti, fanno riferimento a questi due ministeri.
Siamo in cammino a passi spediti verso una nuova PA. La fatturazione elettronica è una innovazione destinata a incidere in maniera rilevante sui rapporti tra il mondo produttivo e la PA, ma anche sulla struttura dei sistemi contabili e, in definitiva, sull’organizzazione complessiva della PA italiana.
L’utilizzo delle informazioni elementari contenute nella fattura elettronica – descrizione dei beni e servizi, quantità, prezzi – disponibili in formato digitale, confrontabili e valutabili, rappresenta il passo fondamentale nell’applicazione dei meccanismi di analisi e revisione della spesa.
I dati contenuti nelle fatture elettroniche forniscono elementi di conoscenza fondamentali per valutare e migliorare le politiche di approvvigionamento delle pubbliche amministrazioni. L’obiettivo è quello di attivare un meccanismo di valutazione continua dell’efficienza e della capacità di spesa delle strutture amministrative. La punta più avanzata di questo percorso, per la complessità delle analisi e la molteplicità delle variabili da considerare, è rappresentata dall’analisi e valutazione dell’efficacia e dell’impatto della spesa.
Il sistema fornirà elementi per orientare le politiche volte a rendere più efficiente la gestione della spesa pubblica, in particolare per il segmento di spesa per beni e servizi, con notevoli benefici per famiglie e imprese: una maggiore efficienza nella spesa consente di offrire servizi pubblici migliori e di contenere la pressione fiscale; la riduzione dei tempi con cui le amministrazioni pagano rimuove uno degli ostacoli alle competitività delle imprese italiane.