La Piattaforma Digitale Nazionale Dati (PDND): dalla progettazione alle prime sperimentazioni nella PA
La Piattaforma Digitale Nazionale Dati (PDND), rilasciata qualche settimana fa, rappresenta una vera e propria rivoluzione per l’interoperabilità dei sistemi informativi e delle basi di dati della PA. Ma che cos’è in dettaglio la PDND? Come funziona e come si utilizza? Tutti i dettagli in un webinar organizzato da FPA in collaborazione con Istat, di cui potete vedere la registrazione
11 Novembre 2022
Redazione FPA
La Piattaforma Digitale Nazionale Dati (PDND) è ufficialmente attiva da qualche settimana. Si tratta di un’infrastruttura tecnologica che consente l’interoperabilità dei sistemi informativi e delle basi di dati della PA e risponde all’obiettivo di semplificare gli adempimenti amministrativi di cittadini e imprese. Per approfondire e comunicare adeguatamente questa iniziativa, FPA e Istat hanno organizzato un webinar di cui potete vedere la registrazione.
Ecco alcuni degli spunti emersi.
Che cos’è la Piattaforma Digitale Nazionale Dati (PDND)? E come funziona?
“La PDND è un luogo virtuale – ha spiegato Lorenzo Fredianelli, Direttore Business Development & Strategy, PagoPA – in cui le PA si incontrano con l’obiettivo di scambiarsi dati”, creando così una sinergia tra domanda e offerta di dati. “Il processo per accedere alla piattaforma è estremamente semplice” ha continuato Fredianelli, spiegando le varie funzionalità a disposizione.
Il Catalogo Nazionale Dati e il ruolo di Istat
“Istat ricopre il ruolo di soggetto attuatore in questa iniziativa – ha detto Massimo Fedeli, Direttore centrale per le tecnologie informatiche di Istat – in quanto il Catalogo Nazionale Dati affianca direttamente il lavoro della piattaforma. Il Catalogo serve infatti per descrivere semanticamente e classificare con precisione i dati all’interno della piattaforma. “Si tratta di uno strumento fondamentale per abilitare la comprensione stessa dei dati e realizzare così servizi digitali sempre più efficienti”.
Una vera e propria rivoluzione
“Ci sarà un prima e un dopo PDND” ha continuato Vincenzo Fortunato, Responsabile di programma presso il Dipartimento per la Trasformazione Digitale, sottolineando come questo strumento abiliti definitivamente il famoso principio once only. Cambia, dunque, in maniera sostanziale il modo in cui cittadini e imprese si rapportano con la PA.
La sperimentazione della Regione Emilia-Romagna
“La nostra esperienza in materia risale al 2021, quando abbiamo iniziato a lavorare con ANPR” ha concluso Eleonora Verdini, Dirigente dell’area sviluppo del servizio regionale ICT presso la Regione Emilia-Romagna, per poi passare alla sperimentazione della PDND tra marzo e aprile, testando praticamente le procedure di adesione. “Noi ci crediamo molto” ha infine concluso Verdini, auspicando la creazione di una rete di utilizzatori della piattaforma sempre più numerosa.
Rivedi il webinar per scoprire tutti i dettagli sulla PDND!