La prima NGN italiana è realtà grazie a GARR

Home Temi Verticali Scuola, Istruzione e Ricerca La prima NGN italiana è realtà grazie a GARR

Presentata la nuova rete GARR-X: 8500 km di fibra ottica per la prima Next Generation Network su scala nazionale,
già attiva per oltre 2,5 milioni di ricercatori, docenti e student.

30 Novembre 2012

R

Redazione FORUM PA

Articolo FPA

Presentata la nuova rete GARR-X: 8500 km di fibra ottica per la prima Next Generation Network su scala nazionale,
già attiva per oltre 2,5 milioni di ricercatori, docenti e student.

La nuova rete per l’Istruzione e la Ricerca si chiama GARR-X. È stata presentata oggi ufficialmente dal Consortium GARR, presso la sede del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, a Roma alla presenza del Ministro Francesco Profumo. Oltre 8500 km di fibra ottica tra dorsale di rete e infrastruttura di accesso sono già a disposizione di oltre 2,5 milioni di utenti della comunità scientifica italiana.

Ancora una volta l’innovazione digitale parte dalla filiera scuola-università-ricerca: la prima NGN italiana non è solo connettività ad alte prestazioni, ma un’infrastruttura digitale integrata capace di supportare la partecipazione ai progetti di ricerca internazionali, grazie ai suoi collegamenti intercontinentali, e piattaforma abilitante per accedere in maniera semplice e trasparente alle risorse di calcolo, storage, big data e ai servizi Cloud.  Le infrastrutture digitali rappresentano dunque un elemento chiave della strategia italiana per ridurre la frammentarietà della partecipazione nazionale al programma europeo Horizon 2020.

"La disponibilità di una vera Next Generation Network" ha commentato il Ministro Francesco Profumo "sarà un importante alleato per introdurre "più Europa" nel sistema italiano della ricerca e dell’innovazione – ovvero allineare la nostra programmazione, i nostri meccanismi ed i nostri strumenti a quelli europei. Una strategia che al MIUR stiamo perseguendo con forza e che è stata anche la ragione che ha ispirato la recente consultazione pubblica su Horizon2020. Per migliorare la nostra posizione in Europa è importante fare sistema, non solo a livello della Big Science, ma anche di tutte quelle realtà che si affacciano oggi all’utilizzo delle nuove tecnologie, in primo luogo le scuole. Una infrastruttura di questo tipo, infatti, ha già permesso di collegare in banda larga, fino a 1 Giga, i primi 100 istituti, a cui se ne aggiungeranno a breve altrettanti. Con l’obiettivo di arrivare alla gran parte dei plessi scolastici. Ciò consentirà una decisa accelerazione nel processo di informatizzazione e di utilizzo di contenuti didattici informatici nelle scuole.

Con la sua vasta utenza e un volume totale di traffico di oltre 85 Petabyte, registrato tra gennaio e ottobre 2012, GARR-X è la community network più vasta e significativa del nostro Paese. Disegnata sulle necessità degli utenti, l’infrastruttura è modellabile in base alle reali esigenze. Grazie al controllo diretto dei livelli inferiori dell’infrastruttura e alla sinergia con le reti degli enti locali, GARR-X è pronta ad adattarsi agli sviluppi futuri, sia in termini di fabbisogno di banda, che di evoluzioni tecnologiche senza bisogno di investimenti significativi grazie alla assenza di vincoli su capacità e tecnologie di collegamento.
 
Tutto questo è stato reso possibile da un lungo lavoro di progettazione e di collaborazione con i key player del panorama delle reti in Italia. “La collaborazione che si è delineata con GARR ha portato alla realizzazione di qualcosa di realmente innovativo – ha sottolineato l’Amministratore Delegato di Telecom Italia, Marco Patuano – e per noi è stata anche una occasione per valorizzare il nostro know how nella progettazione di reti sempre più evolute e performanti. Questa iniziativa inoltre consolida ulteriormente il nostro rapporto con il mondo accademico e scientifico nella convinzione che formazione, ricerca e innovazione siano il motore per la crescita del Paese”.
Insomma, GARR-X non va vista solamente come un nuovo strumento, per quanto potente e innovativo, nelle mani di ricercatori, insegnanti e studenti, ma anche come un’esperienza da replicare anche in altri contesti, in grado quindi di avere un impatto sull’infrastrutturazione di tutto il Paese.

“Di NGN si è parlato e si continua a parlare molto nel nostro Paese ma fino ad ora, si è visto poco di concreto” conclude Marco Pacetti, Presidente del Consortium GARR, l’ente no profit che ha realizzato GARR-X “e così oggi l’Italia è ben lontana da una “vera” banda larga, capillarmente diffusa. Con GARR-X abbiamo voluto creare un’infrastruttura che potesse colmare questo gap almeno per quanto riguarda la comunità dell’istruzione e della ricerca e accompagnarla verso i traguardi di Europa 2020. Già oggi i nostri enti soci possono accedere alla rete con collegamenti di almeno 100 Mbps. Speriamo che questo sia un segnale per gli altri”.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!