La svolta dei pagamenti arriva da Spid e dai servizi mobili
L’identità digitale è una componente fondamentale per dare vita a una vera multicanalità, come strumento per abilitare diversi modelli di pagamento e un approccio multiservizio. Strettamente correlato c’è poi il tema della sicurezza e dei rapporti con i cittadini
13 Giugno 2016
Mauro Bellini, direttore responsabile Internet4Things, Pagamenti Digitali e Mobile4Innovation
La semplificazione dei rapporti tra Pubbliche Amministrazioni e cittadini passa dai device mobili: ormai è confermato. Non mancano le sperimentazioni e non mancano nemmeno idee e progetti concreti. Ma il vero punto qualificante di questo passaggio non potrà che essere l’affermazione del mobile payment, sia come piattaforma per gestire in formato digital payment buona parte delle operazioni con uffici pubblici ed enti della PA, sia come canale di comunicazione e come strumento per la erogazione di servizi che si finalizzano anche nel pagamento.
Il tema è stato affrontato con profili diversi nell’ambito di due eventi di FORUM PA, il focus Mobile payment & Banking e il convegno Pagamenti elettronici: un’occasione per la semplificazione dei rapporti con i cittadini e le imprese e per ripensare i processi amministrativi .
Tra i denominatori comuni dei due eventi, ovvero i temi sui quali convergono le maggiori aspettative ci sono senza dubbio l’ Identità digitale, più volte evidenziata da Roberto Garavaglia, Strategic Advisor per i digital payment, come componente fondamentale per dare vita a una vera multicanalità, come strumento per abilitare diversi modelli di pagamento e un approccio multiservizio. Strettamente correlato all’identità digitale c’è poi il tema della sicurezza e dei rapporti con i cittadini, temi che sono stati affrontati da Poste Italiane che in entrambi gli eventi ha sottolineato il ruolo di poste come provider del sistema di identificazione digitale (PosteID) nell’ambito di SPID che permette l’accesso ai servizi della Pubblica Amministrazione, ma anche ai privati convenzionati, in modo più veloce, semplice e sicuro. Ma Poste ha permesso di affrontare anche un altro grande tema, comune sia al mondo mobile sia più in generale al tema dei pagamenti elettronici, che è quello della formazione e delle azioni necessarie alla diffusione di una cultura favorevole alla adozione di digital e mobile payment presso i cittadini. Il tema della formazione ai cittadini è strettamente legato al tema dell’usabilità e sfiora il tema del digital divide. Alberto Scaduto, responsabile Sistemi di Pagamento Business Unit Bancoposta, ha sottolineato che la diffusione digitale dei servizi di incasso e pagamento permette di avvicinare cittadini e Pubbliche Amministrazioni , ma soprattutto la logica realmente multicanale di BancoPosta trova il supporto di oltre 13mila uffici postali che servono qualcosa come 40milioni di clienti e proprio per questo permettono l’accesso, con un supporto adeguato a tutte le tipologie di utenza con tanti e diversi livelli di preparazione, in qualsiasi punto del territorio nazionale. In altre parole la sinergia tra servizi digitali e supporto fisico e personale rappresenta al chiave di volta per abilitare gli “Italiani” ai digital payment.
Il responsabile Pubblica Amministrazione Locale Direzione Marketing di Bancoposta-Poste Italiane, Giuseppe Palermo, ha a sua volta evidenziato il ruolo sociale di poste Italiane che si trova nella condizione unica di fornire un indirizzo e un supporto ai cittadini e alle imprese per dare vita a una corretta ed efficace relazione digitale con la PA, sia per quanto riguarda i pagamenti che per gli incassi. Palermo ricorda a sua volta l’importanza di questo ruolo di contatto con i cittadini anche per quanto riguarda la delicata fase della identità digitale dove Poste è impegnata sia come provider, come già citato di PosteID, sia grazie alla relazione quotidiana e costante con i cittadini per aiutarli a gestire questo passaggio fondamentale per uno sviluppo corretto dei rapporti tra cittadini e PA.
La responsabile Area Pubblica Amministrazione di AgID Maria Pia Giovannini è convinta del ruolo anche “pedagogico” degli enti della Pubblica Amministrazione che investendo nella digitalizzazione dei processi di incasso e di pagamento e nello sviluppo di un nuovo rapporto con i cittadini permettono nello stesso tempo di creare un rapporto più fluido tra Stato e cittadini. pagoPA, va esattamente in questa direzione e Giovannini ha voluto più volte sottolineare i temi della integrazione tra pagoPA e le altre linee di sviluppo digitale della Pubblica Amministrazione e la logica di facilità e di accesso ai servizi. Un aspetto questo che per puntare all’obiettivo della massima semplificazione dei rapporti con i cittadini e le imprese ha visto il ripensamento dei processi amministrativi.
Certo la spinta verso l’adozione dei digital payment si fa sentire anche se la strada è ancora lunga. Siamo un paese in cui l’80% dei pagamenti avviene ancora cash, ma proprio servizi pubblici, PA e Utility stanno dando un contributo fattivo a questo processo di cambiamento. Ammontano infatti a più di 6 milioni le transazioni legate a ticketing per trasporti pubblici, per parking, per la Smart Mobility in generale e per il pagamento di bollettini che sono realizzati con device mobili. Oltre che una realtà concreta, come è stato osservato, rappresentano una piattaforma di sviluppo proprio nel senso di favorire la replicabilità di progetti e la replicabilità anche dei modelli che ne hanno favorito la conoscenza e l’utilizzo sul territorio.
La strada è lunga dunque ed è proprio dalla strada che Domenico Gammaldi prende spunto per una metafora ciclistica. Dice infatti il Condirettore Centrale Servizio Supervisione sui mercati e sul sistema dei pagamenti di Banca d’Italia che se il grande progetto dei digital payment fosse una gara ciclistica, l’Italia è comunque ancora lontana dal Passo Pordoi e ha molta strada davanti.
Ma se si pensa comunque che la PA è il più grande “fatturatore” si può intuire il ruolo strategico e decisivo di pagoPA.
Sono tante e sono in aumento le amministrazioni aderenti a pagoPA, e con loro aumentano anche i servizi. Il percorso di pagoPA, ha sottolineato Maria Pia Giovanni, rappresenta un passaggio strategico in quanto contribuisce a comporre il modello di funzionamento del sistema informativo pubblico. Con pagoPA si garantisce alla Pubblica Amministrazione la automazione nella riscossione degli incassi, una riduzione dei costi e la standardizzazione dei processi interni.
Da Domenico Barbieri, responsabile progetto Pagamenti elettronici, Ufficio Sviluppo ed esercizio servizi digitali di INAIL è arrivata una testimonianza sul ruolo di un Ente come INAIL che grazie allo sviluppo di un piano di sviluppo di soluzioni basate sui digital payment permette di ottenere da una parte una maggiore efficienza e dall’altra lo sviluppo di un rapporto nuovo con le imprese e con gli utenti. Anche in questo caso non è certamente da mettere in secondo piano l’aspetto sociale di questa attività che contribuisce alla formazione delle imprese e dei cittadini all’utilizzo del digitale.
L’Associazione Italiana Istituti di Pagamento e Moneta Digitale è attiva da tempo sul territorio anche con l’obiettivo di seminare con lo strumento della formazione una cultura più attenta e sensibile alla diffusione dei pagamenti digitali.
Il presidente di AiiPME Maurizio Pimpinella ha molto sottolineato il rapporto tra tecnologia, formazione e pagamenti. Con un rapporto tra prestatori di servizi di pagamento, tecnologia e cittadini che deve essere improntato all’innovazione continua. Pimpinella ricorda poi che ogni nuova idea ha bisogno di un mercato di sbocco, ma anche di un mercato che fornisca le risorse per partire e senza un forte ecosistema di incassi e di pagamenti digitali all’avanguardia questo sviluppo è molto difficile. Nello specifico poi il Mobile Payment rappresenta un passaggio fondamentale in quest’ottica che svilupperà tutta la propria forza propulsiva nel momento in cui si concretizzerà una offerta vera e propria di Instant Payment.
C’è poi il territorio che fa la differenza e che nella rappresentazione di Mario Altavilla, Area Semplificazione, Servizi digitali e Legalità di Unioncamere deve essere accompagnato verso il digitale con casi concreti e con azioni continue e quotidiane come sta facendo Unioncamere impegnata nel supporto alle imprese per procedere nella direzione dei pagamenti digitali proprio a livello territoriale.
E per questo cammino la tecnologia è pronta sia con soluzioni già disponibili sia con competenze sempre più allenate allo sviluppo di soluzioni personalizzate. Paolo D’Alessio, CTO di NordCom Spa ha voluto precisare che le tecnologie sono pronte e disponibili e che il tema riguarda l’impegno e la volontà delle amministrazioni di procedere con progetti che si pongono l’obiettivo incoraggiare concretamente i cittadini all’utilizzo della moneta elettronica in tutte le sue varie declinazioni.