L’Agenda Digitale parte dal Veneto
In attesa di un’agenda digitale nazionale le amministrazioni locali italiane cominciano a muoversi in maniera autonoma, seguendo le indicazioni che arrivano dall’Europa. Dopo la notizia della settimana scorsa dell’avvio di un percorso partecipato avviato dal Comune di Bologna per definire i temi e le priorità di un’agenda cittadina oggi la Regione del Veneto ha concretizzato un altro elemento fondamentale della propria roadmap avviata quasi due anni fa. Focus su Banda Larga, eInclusion e Cloud Computing.
27 Gennaio 2012
Gianluigi Cogo
In attesa di un’agenda digitale nazionale le amministrazioni locali italiane cominciano a muoversi in maniera autonoma, seguendo le indicazioni che arrivano dall’Europa. Dopo la notizia della settimana scorsa dell’avvio di un percorso partecipato avviato dal Comune di Bologna per definire i temi e le priorità di un’agenda cittadina oggi la Regione del Veneto ha concretizzato un altro elemento fondamentale della propria roadmap avviata quasi due anni fa. Focus su Banda Larga, eInclusion e Cloud Computing.
Proprio in questi giorni si è concluso l’iter che ha permesso alla Regione Veneto di finanziare con i primi 2.300.000 euro le piccole e medie imprese che hanno presentato progetti sul Cloud Computing.
Si tratta di un percorso lungo e articolato ma pienamente aderente alla Digital Agenda Europea alla quale si ispira e dalla quale trae anche alcune fonti di finanziamento (FESR).
Gia dal 2010 la Regione Veneto è impegnata a finanziare con circa 40 Ml di euro i progetti di infrastruttura digitale, favorendo la stesura di Banda Larga nel territorio di competenza e, contemporaneamente ha finanziato e favorito la creazione di punti di eInclusion, vere e proprie scuole di alfabetizzazione informatica gestite dai comuni beneficiari dei finanziamenti.
La terza tappa, non conclusiva, di questo percorso è appunto rappresentata dai finanziamenti per le PMI che passeranno al cloud computing sia come fornitori che come utilizzatori.
Il POR Veneto prevede infatti di finanziare progetti che portano lo PMI sul cloud, nonché finanziare la domanda di servizi cloud da parte delle stesse PMI che non appartengono al mondo dell’Information technology.
Il successo del bando e la qualità dei progetti presentati ha spinto al Giunta Regionale Veneta a prodigarsi per reperire ulteriori finanziamenti in modo da premiare più aziende possibile, scorrendo la graduatoria che, per ora, finanzierà le prime 23 aziende fino a un tetto massimo di 200.000 euro cadauna.
Il percorso dunque tocca tutti i temi caldi: infrastrutture digitali, divide culturale e sostegno all’economia digitale.
In questo quadro va osservato come sia più snella e veloce l’azione dei territori che hanno a disposizione risorse proprie e quota parte di risorse comunitarie gestite con razionalità e lungimiranza. Tema quello dei fondi europei che spesso vede lo Stato e alcune regioni del nostro paese, accusati di incapacità di gestione e sfruttamento.
“L’esempio del Veneto – ha commentato Marino Zorzato vicepresidente della giunta regionale – è ora osservato con interesse anche dalle altre Regioni e il tema del “cloud computing” sta entrando di forza anche nell’ Agenda Digitale del Governo Nazionale. Essere la prima Regione italiana a finanziare e favorire lo sviluppo di queste tecnologie, e a incoraggiare l’economia digitale nel nostro territorio è motivo di particolare orgoglio”.