Le opportunità del PNRR per la gestione documentale digitale: una guida pratica

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Quali sono gli strumenti a disposizione dei RTD per accedere alle opportunità offerte dal PNRR e realizzare così progetti di trasformazione digitale in linea con il Piano triennale? Per scoprirlo è ora disponibile una Guida, realizzata da Dgroove e scaricabile gratuitamente, che si focalizza, in particolare, sul tema della gestione documentale e degli interventi per la digitalizzazione di procedimenti e attività amministrative

23 Marzo 2022

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Redazione FPA

Photo by Volodymyr Hryshchenko on Unsplash - https://unsplash.com/photos/KZocXyI3kRo

Che il PNRR (Piano nazionale di ripresa e resilienza) sia un’opportunità da non mancare è ormai una premessa imprescindibile, quando si parla di trasformazione digitale. In particolare, con i suoi 9,75 miliardi di euro di investimenti previsti per la componente “Digitalizzazione, innovazione e sicurezza nella PA”, il PNRR offre una prospettiva inedita per realizzare gli obiettivi e i principi fissati dal Piano Triennale per l’informatica nella PA, di cui da poco è stato pubblicato l’aggiornamento 2021-2023. Ma quali sono in concreto gli strumenti a disposizione dei RTD (Responsabili Transizione Digitale) per accedere alle opportunità offerte dal PNRR e realizzare così, con queste risorse, progetti di trasformazione digitale in linea con il Piano triennale? Per scoprirlo è ora disponibile una Guida, realizzata da Dgroove e scaricabile gratuitamente, che analizza da un lato i principi del Piano triennale, dall’altro le iniziative della Strategia Italia Digitale 2026 e il sito PA digitale 2026 (la piattaforma che consente alle amministrazioni di richiedere i fondi del PNRR dedicati alla transizione digitale, rendicontare l’avanzamento dei progetti e ricevere assistenza sugli stessi). La Guida si focalizza, in particolare, sul tema della gestione documentale e degli interventi per la digitalizzazione di procedimenti e attività amministrative.

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Una guida a disposizione degli RTD per accedere alle opportunità date dal PNRR per realizzare progetti di trasformazione digitale in linea con il Piano Triennale

18 Dicembre 2024

La gestione documentale è coinvolta in diversi aspetti evolutivi e obiettivi previsti dal Piano triennale e vede come parole chiave interoperabilità, integrazione con i servizi e le piattaforme digitali previste a livello nazionale, riuso. Per quanto riguarda Italia Digitale 2026, tra le misure attuative ce ne sono diverse attinenti alla gestione documentale: tra queste ricordiamo quella relativa allo Sportello Digitale Unico (Single Digital Gateway) finanziata con 90 milioni di euro (misura 1.3.2).

Sportello Digitale Unico: che cos’è

Si tratta di una delle iniziative previste dalla Strategia per il mercato unico digitale con l’obiettivo di rispondere alle esigenze di maggiore mobilità dei cittadini e delle imprese europei. Attraverso lo Sportello Digitale Unico, cittadini e imprese dell’Unione Europea potranno consultare informazioni, norme europee e nazionali, procedure amministrative e servizi di assistenza di ogni paese membro dell’UE. La misura vede AgID quale soggetto attuatore; l’Agenzia ricopre anche il ruolo di punto unico di coordinamento tecnico nazionale per l’implementazione del regolamento EU 2018/1724 (Single Digital Gateway), che ha l’obiettivo di uniformare l’accesso ai servizi digitali in tutto i Paesi membri dell’UE.

L’obiettivo del progetto è l’armonizzazione e la digitalizzazione completa di 21 procedure amministrative prioritarie. In particolare, i target sono il raggiungimento di:

  • 10 procedure pienamente conformi alla normativa UE e accessibili online entro dicembre 2022 (target nazionale);
  • 21 procedure pienamente conformi alla normativa UE e accessibili online entro dicembre 2023 (target finale UE).

La necessità di adottare una singola soluzione che consenta all’amministrazione di raccogliere in un unico punto di accesso tutta la documentazione dei procedimenti e attività amministrative e di integrarle con le modalità di accesso dei cittadini ed imprese, dovrebbe essere inquadrata in un ambito di proposta progettuale che tenga conto anche delle misure destinate all’integrazione dell’Adozione identità digitale (misura 1.4.4 finanziata con 285 milioni di euro) e con l’integrazione dei servizi di recapito digitale (a norma EiDAS) previsti dalla misura (1.4.5) Digitalizzazione degli avvisi pubblici, finanziata con 245 milioni di euro.

“L’iniziativa ‘PA digitale 2026’ è uno strumento ambizioso – sottolinea Andrea Piccoli, Advisory Chief Digital Officer e Vicepresidente di Dgroove – ma anche una grande opportunità per tutte quelle Pubbliche Amministrazioni che hanno ancora processi interni piuttosto analogici, non più in linea con le esigenze dei cittadini digitali. Le opportunità sono molteplici sia dal punto di vista digitale che di una maggiore sostenibilità sociale e ambientale. Ma per presentare e attuare i progetti richiesti diviene sempre più necessaria la presenza di un partner tecnologico che possa affiancare le PA lungo tutto il percorso”.

Per approfondire l’argomento e le opportunità scarica l’e-Book.

Questi i temi trattati:

  • Strategia Italia digitale 2026
  • I principi fondanti del Piano Triennale 2021 – 2023
  • Gli obiettivi per la gestione documentale
  • Ciò che cambia nel riuso e acquisto dei servizi
  • Cose da fare sull’IPA
  • Interoperabilità e multicanalità
  • Procedimenti e attività digitali
  • Le sanzioni
  • L’attuale assetto normativo sulla digitalizzazione

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