Le presentazioni ignite al Barcamp InnovatoriPA – FORUM PA 2010
Il barcamp è una conferenza generata dai partecipanti: nessuno è spettatore e tutti contribuiscono alla riuscita dell’evento portando un progetto, un’idea, preparando una presentazione, partecipando alla discussione o aiutando nell’organizzazione. Insomma, non è la classica conferenza in cui esiste un tema prefissato e una rigida scaletta degli interventi e degli argomenti da trattare.
21 Giugno 2010
Redazione FORUM PA
Il barcamp è una conferenza generata dai partecipanti: nessuno è spettatore e tutti contribuiscono alla riuscita dell’evento portando un progetto, un’idea, preparando una presentazione, partecipando alla discussione o aiutando nell’organizzazione. Insomma, non è la classica conferenza in cui esiste un tema prefissato e una rigida scaletta degli interventi e degli argomenti da trattare.
Il 19 maggio a FORUM PA 2010 si è tenuto il secondo Barcamp degli innovatoriPA.
La giornata è iniziata con una breve presentazione della formula IGNITE.
Successivamente si è articolata in due sessioni per gruppi di 2 ore ciascuna, secondo i temi affissi sui pannelli, modificabili e aggregabili.
Qui trovate un riassunto della giornata, mentre qui sotto pubblichiamo alcune delle presentazioni tenute durante la sessione "ignite".
- Guglielmo Celata illustra lo stato di avanzamento del suo progetto openparlamento, invitando a discutere pubblicamente sulle modalità di organizzazione e pubblicazione di dati governativi e amministrativi in formato open.
- I social network sono delle reti sociali create dalle persone per condividere con i propri contatti contenuti e stati d’animo, Caterina Policaro si chiede se è il caso di vietarli nella Pubblica Amministrazione o educare le persone ad un uso consapevole, visto che la sua esperienza di insegnante l’ha posta più volte di fronte a degli esempi di utilizzo errato da parte talvolta dei suoi stessi alunni.
Caterina compie un’analisi di quali strumenti possono essere utilizzati per creare reti sociali online, per condividere contenuti e per lavorare.
- Roberto Galoppini illustra le sue idee per il riuso del software nella Pubblica Amministrazione, per utilizzare il software opensource per costruire le infrastrutture web e tecnologiche della PA.
Roberto compie un’analisi dettagliata di “luoghi virtuali” dove reperire risorse gratuite, con tanto di casi di successo, associando il tutto all’utilizzo che se ne può fare.
- Gianluca Affinito parla del progetto Google PA, una versione personalizzata del celebre motore di ricerca che permette di effettuare ricerche all’interno dei siti facenti parte dell’universo della Pubblica Amministrazione.
Nella sua presentazione Gianluca descrive il funzionamento della Ricerca Personalizzata di Google, sul modello di Google Uncle Sam.
- Giorgio Marandola illustra l’utilizzo che l’amministrazione americana insieme ad Università e privati fa dei social media, partendo dall’ambito militare fino ad ambiti civili e di disaster recovery.
Dai wiki usati in intranet dalle agenzie di intelligence come Intellipedia ed Intelink, fino ai blog e alle pagine Facebook istituzionali che informano sul disastro petrolifero del Golfo del Messico.
Giorgio, riconducendo molti esempi pratici alla direttiva Open Government Initiative varata dalla Casa Bianca, auspica che anche in Italia si possa arrivare ad una direttiva del genere e alla creazione di una presenza informativa stabile della Pubblica Amministrazione sui social media.
- Paolo Di Pietro parte dalle sue stesse parole pronunciate al Forum PA del 2006, che prevedevano la creazione di un Organismo di Supporto alla Governance della Società della Conoscenza, un’entità al disopra delle parti e fuori dalle logiche di mercato, un progetto apprezzatissimo, ma senza seguito di fatto.
Quindi Paolo lancia l’idea di costituire una Open Government Engineering Task Force, da subito, che possa costruire questi strumenti di innovazione per la PA “without permission”.
L’idea si compone di persone ed obiettivi, Paolo Di Pietro le elenca facendo presente date ed una road map.
- Pasquale Elia propone di guardare al futuro, con il web 2.0, ma senza perdere di vista il presente, avendo consapevolezza delle resistenze contemporanee.
Il web 2.0 e l’informatizzazione della Pubblica Amministrazione sono importanti, ma bisogna anche mantenere un rapporto umano tra i fruitori e chi eroga i servizi amministrativi.
Pasquale auspica un cambiamento all’interno della Pubblica Amministrazione pur mantenendo strumenti e modi di agire intergenerazionali.
- Di chi sono i dati geografici? Possiamo utilizzarli? E in che modo? Queste sono le domande da cui parte Stefano Laguardia per spiegarci il progetto OpenStreetMap, affrontando anche un’analisi critica del Portale Cartografico Nazionale. Sotto accusa la disorganizzazione della Pubblica Amministrazione italiana nel processo di liberalizzazione dei dati geografici.