Messina virtualizza i desktop

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Venerdi  prossimo il Sindaco di Messina Giuseppe Buzzanca e l’Assessore alle Politiche di E-Government Carmelo Santalco presenteranno alla stampa il progetto “VIRTUALIZZA ME” che prevede la virtualizzazione delle postazioni Desktop.

16 Febbraio 2011

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Redazione FORUM PA

Articolo FPA

Venerdi  prossimo il Sindaco di Messina Giuseppe Buzzanca e l’Assessore alle Politiche di E-Government Carmelo Santalco presenteranno alla stampa il progetto “VIRTUALIZZA ME” che prevede la virtualizzazione delle postazioni Desktop.

Il Comune di Messina, attraverso un bando, ha ridisegnato il proprio sistema informativo, introducendo un Cloud Privato e consolidando 120 Desktop con un solo Server.
In aggiunta, si è voluto utilizzare Linux Ubuntu Desktop Edition come Client virtuale in modo da ridurre, come detto, al massimo i costi di licenza di sistema operativo, office suite (utilizzando Open Office) ed antivirus.

Questa soluzione virtual desktop (realizzata con il contributo di IBM) permette all’organizzazione del Comune di ridurre i costi e la complessità, diminuendo i rischi per la sicurezza legati alla gestione dei desktop. In particolare risultano importanti gli aspetti legati alla Business continuity. L’ambiente virtuale clusterizzato assicura la continuità di servizio e permette facili e veloci backup centralizzati .
Il nuovo sistema, inoltre, permette di riutilizzare, in questa fase iniziale, circa 100 pc ormai in disuso perché obsoleti, grazie al fatto che la potenza elaborativa è stata spostata sui serventi e la capacità disco dei singoli pc sullo storage.

L’assessore Santalco sottolinea che questo progetto si pone tra i “pochissimi” di virtualizzazione del desktop in Italia , e sicuramente il primo in Sicilia nell’ambito della Pubblica Amministrazione, e l’uso del sistema operativo Linux lo pone come unico progetto nazionale nella Pubblica Amministrazione.

In sostanza il progetto oggi è calibrato per 120 postazioni di cui 20 Thin Client (il cui costo di mercato è di circa 250,00 Euro) e 100 computer obsoleti da recuperare (e quindi da non acquistare) per renderli perfettamente funzionati come macchine nuove.

Gli obiettivi in sintesi

  • Rispetto dell’ambiente e riduzione delle spese: è stato installato un server che eroga servizi di Etherboot (Boot da rete) che consente a PC obsoleti, in assenza di Hard disk, Floppy o CDROM, di partire e collegarsi in automatico al sistema di virtualizzazione del desktop. Riutilizzando quindi PC vecchi ed obsoleti si evita di dover acquistare ulteriori periferiche e smaltire componenti speciali rispettando l’ambiente.
  • Risparmio energetico: Con riguardo specifico ai consumi i thin client (personal computer privi di alcune risorse hardware e di un sistema operativo completo) sono energicamente più efficienti rispetto ai PC in quanto utilizzano fino all’85% in meno di energia.
    I risparmi energetici previsti (solo per i primi 120 PC) saranno considerevoli.
    Il risparmio energetico sull’esercizio di un anno è pari a € 5.374,52 che sui tre anni sarà pari a circa 16.122,00 €. Va considerato il fatto che il consumo dei PC è dato per difetto in quanto ad oggi gli alimentatori dei PC sono di 500W.
  • Aumento della disponibilità: di fatti tali postazioni diventano disponibili 24 su 24 consentendo in caso di guasto di una periferica, di riprendere la propria postazione da qualsiasi parte del Comune nel rispetto della profilazione personale assegnata.
  • Ottimizzazione delle risorse: ridurre drasticamente il tempo di messa in opera di un PC cercando di evitare tutti quei fenomeni di sottoutilizzo e avendo postazioni di lavoro su misura per singolo utente o gruppi di utenti (c.d. profilazione). Da non sottovalutare il tempo di messa in opera di un PC virtuale (pochi minuti) rispetto ad un PC tradizionale (acquisto – installazione – configurazione in rete).
  • Flessibilità e Mobilità: nel caso in cui un PC non servisse più o se servisse più o meno potente, avere la possibilità di eliminarlo o modificarlo direttamente da una consolle centralizzata, per assegnare le risorse in maniera dinamica, svincolando l’ “user” dal proprio device.
  • Sicurezza: limitare fortemente le interazioni esterne (floppy, dvd, etc) riducendo drasticamente la possibilità di subire attacchi e di essere infettati, mettendo al tempo stesso l’amministratore di sistema nelle condizioni di gestire e proteggere una sola infrastruttura fisica, e non decine, se non centinaia, di sistemi remoti.
  • Evoluzione: eliminare i tempi morti dovuti alle esigenze di evoluzione tecnologica (una nuova versione di Office, una nuova release di programma). Anche gli aggiornamenti dell’hardware possono aver luogo senza nessun tempo morto per l’utente ed in caso di eventi naturali disastrosi o altri problemi che coinvolgono un intero sistema operativo l’attività può tranquillamente continuare.
  • Sicurezza dei dati e Storage (supporti di memorizzazione dati): avere una piattaforma che permetta di fare dei backup in modo semplice e veloce senza impattare sulla produttività degli utenti.
  • Ecosostenibilità consumo energetico, rumore, dissipazione calore: il comune vuole approfittare do questa innovazione tecnologica per ridurre il consumo energetico dei PC, il rumore generato dalle ventole di raffreddamento, la dissipazione di calore dei circuiti elettrici, l’ingombro fisico.
  • Ciclo di vita Hardware e Software: allungare il ciclo di vita delle postazioni di lavoro, slegando il ciclo di vita dell’HW da quello del SW.
  • Riduzione spese per acquisto licenze: L’utilizzo di Linux, sia per i Client che per le macchine virtuali consente infatti risparmi notevoli in termini di licenze d’uso, grazie all’utilizzo anche di openoffice (suite gratuita nell’ambiente di produttività personale). Questo consente anche di non installare agent antivirus in quanto linux normalmente non è oggetto di attacco da parte di virus. Il risparmio in termini economici, riguardo alle licenze (Sistema operativo, Office, Antivirus) è individuabile intorno a 400 € a postazione.
  • Ciclo di vita Hardware e Software: allungare il ciclo di vita delle postazioni di lavoro, slegando il ciclo di vita dell’HW da quello del SW. La vita utile dei thin client in un sistema di virtualizzazione, più lunga dei tre anni stimati per i PC, garantisce maggiore protezione degli investimenti hardware. E se si vuole fare un test della nuova versione prima di adottarla in via definitiva, basta agire su un PC virtuale temporaneo. 

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