Non avete mai sentito parlare del settore “Civic-Tech”? Male, è il futuro del government pubblico!
Cosa succede se tecnologia e vita civica si intersecano? Un settore chiamato “civic-tech” prende vita. Si tratta di aziende for-profit e non-profit, imprenditori singoli e progetti comunitari che utilizzano la tecnologia per migliorare la vita civica. Se finora non conoscevamo l’ ampiezza e la potenzialità del settore, ora, Knight Foundation, una fondazione americana che supporta progetti di innovazione, ha condotto un’analisi che ci racconta che il settore è in crescita e che ci spiega quali sono le aree di questo settore in cui conviene investire.
19 Dicembre 2013
Francesca Battistoni
Cosa succede se tecnologia e vita civica si intersecano? Un settore chiamato “civic-tech” prende vita. Si tratta di aziende for-profit e non-profit, imprenditori singoli e progetti comunitari che utilizzano la tecnologia per migliorare la vita civica. Se finora non conoscevamo l’ ampiezza e la potenzialità del settore, ora, Knight Foundation, una fondazione americana che supporta progetti di innovazione, ha condotto un’analisi che ci racconta che il settore è in crescita e che ci spiega quali sono le aree di questo settore in cui conviene investire.
Quando parliamo di civi-tech, ci riferiamo ad organizzazioni civiche che si stanno diffondendo rapidamente e che operano per rendere le amministrazioni pubbliche più trasparenti, per coinvolgere i cittadini nel prendere delle scelte importanti, per aiutare le associazioni e le comunità locali a crescere. Possiamo definire il settore come quello spazio in cui la tecnologia riesce ad alterare significativamente come il governo delle città si relaziona con i cittadini.
Secondo il rapporto pubblicato da Knight Foundation, il settore civic-tech ha sollevato 430 milioni dollari di nuovi investimenti negli ultimi due anni e aumenta ogni anno del 24 per cento.
Il report racconta anche di come ci siano fondazioni, privati e filantropi che stanno iniziando a investire qualche somma seria in questa direzione.
Nel rapporto vengono identificate e cartografate 208 aziende civic-tech. Jon Sotsky, il direttore della fondazione descrive la tecnologia civica come "la tecnologia che sta stimolando l’impegno civico, che migliora la città e rende il governo più efficace." Questo primo tentativo di mappatura comprende casi che vanno da Airbnb per condividere l’alloggio a Change.org per lanciare petizioni on-line a Open Data Instituteper l’accesso ai dati e la trasparenza.
Sembra un ampio corridoio di organismi di includere sotto un unico ombrello, ma gli utenti possono esplorare il settore civic-tech tramite una mappa di visualizzazione che ordina i dati per temi. Nel grafico si individuano le sovvenzioni pubbliche o private (a seconda del colore) mentre la dimensione delle bolle dipende dalle dimensioni dei nuovi investimenti. In questo modo siamo in grado di capire il tipo di investimento e i relativi importi.
Knight Foundation costruisce questa mappa per prendere le decisioni giuste sui propri investimenti per il 2014, ma la mette a disposizione di tutti in modo che ad esempio anche le start-up possano trovare e scegliere lo spazio in cui collocarsi e fare impresa.
Qui riportiamo alcuni punti salienti del rapporto:
- Lo spazio civic tech è dominato dal capitale privato (84%)
- Il settore del Peer to peer e della condivisione di prodotti e servizi è quello in più rapida crescita, con un valore di oltre il 36 per cento ogni anno (2009-2012). La “sharing economy” quindi attira più di 240 milioni dollari in capitale privato. Il settore del crowdfunding ha invece il minimo finanziamento.
- La maggior parte degli investimenti sul governo aperto provengono dal settore filantropico (54 su 75 partecipazioni ai progetti di open gov provengono dalle fondazioni).
Come per qualsiasi settore che si misura per la prima volta, l’analisi potrebbe essere incompleta ed è quindi consentito a tutti inserire altri settori di civic-tech esistenti e partecipare alla costruzione della mappatura. L’intento della lista è quello di ottenere una fotografia dinamica iniziale in modo che il prossimo anno la mappatura sarà più robusta.
Il dato di fatto è che se qualcuno si è preso la briga di creare una cosa del genere, questo rafforza l’idea che il gruppo di aziende tech alle prime armi sta crescendo e diventando qualcosa di molto più strutturato e dall’impatto notevole.
Ma vediamo alcuni esempi di imprese che troviamo nel rapporto.
- Socrata è un portale di dati aperti lanciato nel 2007 con sede a Seattle. E’ utilizzato da decine di città, contee e stati per rendere i dati disponibili e di facile comprensione per i cittadini, gli sviluppatori e i dipendenti pubblici.
Innovatori come la Banca Mondiale, Medicare, Data.gov, EnergyStar, New York, Chicago, San Francisco, Oregon e Maryland, hanno tutti scelto Socrata per condividere i dati aperti tramite Socrata Open Data Cloud. OpenView Venture Partners ha investito$ 18 milioni in Socrata nel giugno 2013 Il portale ha totalizzato un investimento di $ 25 milioni. - SeeClickFix è una piattaforma utilizzata da governi di tutto il paese per raccogliere le richieste dei cittadini. Si possono segnalare problemi non di emergenza, come buche o graffiti e rendere l’amministrazione in grado di intervenire in tempi rapidi e comunicare ai cittadini l’avvenuta risoluzione. Fondata nel 2008 a New Haven, Connecticut, la startup ha raccolto $ 1,5 milioni nel 2011.
- Civic Industries è una piattaforma che consente ai cittadini di trovare spazi sottoutilizzati o degradati nella loro città. Civic Insight mostra i dati del governo in tempo reale su spazi sottoutilizzati di una comunità (si pensi a case abbandonate, negozi vuoti, o terreni incolti). Questo permette ai cittadini attivi e alle organizzazioni locali di collaborare in modo più efficace per migliorare la qualità della vita e il valore dei loro quartieri.
- OpenCounter è un’interfaccia online che ha semplificato le questioni tributarie e commerciali per le nuove imprese. Per esempio attraverso OpenCounter si possono sapere quali sono le norme da rispettare nella fase di avvio dell’impresa, quali sono le tasse in base alle diverse forme giuridiche ecc. E ‘stato creato grazie a una partnership tra il Comune di Santa Cruz e il progetto ha ricevuto un finanziamento dalla Fondazione Knight.