Nord ovest. Voglia di cooperazione – I dati di ICAR plus sulla cooperazione applicativa
Le regioni del nord ovest manifestano una particolare sensibilità al tema della cooperazione: questa una delle evidenze risultanti dall’indagine sull’interoperabilità e la cooperazione applicativa pubblicata a novembre dall’Osservatorio ICAR plus del CISIS (il Centro interregionale per i sistemi informatici, geografici e statistici).
14 Dicembre 2009
Redazione FORUM PA
Le regioni del nord ovest manifestano una particolare sensibilità al tema della cooperazione: questa una delle evidenze risultanti dall’indagine sull’interoperabilità e la cooperazione applicativa pubblicata a novembre dall’Osservatorio ICAR plus del CISIS (il Centro interregionale per i sistemi informatici, geografici e statistici). L’Osservatorio raccoglie, nell’ambito del progetto ICAR plus, dati e informazioni sul dispiegamento dell’interoperabilità e la cooperazione applicativa nelle regioni italiane al fine di diffondere la cultura della cooperazione applicativa e condividere le best practice.
Già a livello strategico, le tre regioni del nord ovest lavorano in un’ottica di sistema ormai dal 2001, sulla base di un accordo di collaborazione per l’interscambio di esperienze e strumenti e la partecipazione congiunta ai bandi nazionali di e-government, alleanza rinnovata nel 2007 con la Convenzione “Nord Ovest” che ribadisce per i successivi sei anni gli impegni a collaborare sul piano istituzionale, organizzativo, applicativo e tecnologico con particolare attenzione alla condivisione di piattaforme e soluzioni al servizio della cooperazione applicativa dei sistemi informatici. Per realizzare una piena cooperazione nell’interscambio di dati a vantaggio della semplificazione amministrativa e degli utenti (a cui per esempio non verrebbe più chiesto di fornire dati già in possesso di un’altra amministrazione), è indispensabile stabilire rapporti costanti con tutti i soggetti coinvolti nello scambio informativo tra amministrazioni e nell’erogazione di servizi sul territorio, disporre delle necessarie infrastrutture abilitanti, realizzare una progettualità sui temi prioritari.
Da questo punto di vista, le tre regioni del nord ovest sono in una buona posizione che le fa collocare tra le regioni "pronte al salto". Presso tutte e tre le regioni esistono tavoli per il dialogo e la cooperazione con gli enti locali e gli altri attori interessati dalle dinamiche di e-government. Questi luoghi di condivisione di conoscenza, presa in carico di decisioni e realizzazione operativa sono le community network regionali, infrastrutture tecniche di connessione, ma anche comunità di incontro e dialogo. È cosi per gli enti che si raccolgono, in Liguria, attorno al SIIR (Sistema Informativo Integrato Regionale) e per gli aderenti al progetto Liguria in Rete, particolarmente dedicato agli enti locali e al tema dell’erogazione dei servizi. La RUPAR Piemonte (“cuore” del Sistema Piemonte) coinvolge ormai 756 enti che condividono progetti, idee e strumenti. La regione Valle d’Aosta ha creato ad hoc il Sistema PARTOUT dedicato all’attuazione del programma regionale anch’esso integrato con l’infrastruttura RUPAR. Da un punto di vista infrastrutturale la comune partecipazione al progetto ICAR (in contemporanea alle altre regioni e province autonome italiane) ha posto le necessarie premesse infrastrutturali: entro 6 mesi le tre regioni intendono dotarsi della porta di dominio (la porta da cui accedere pienamente al “mondo” dell’SPC, la rete della PA centrale e locale) e contemporaneamente avviare la fase di dispiegamento delle porte di dominio sul territorio e la conseguente abilitazione alla cooperazione.
Per quanto concerne l’aspetto della progettualità sviluppata finora in tema di cooperazione applicativa, le regioni del nord ovest hanno espresso un particolare interesse per le tematiche connesse alla gestione del territorio, con progetti dedicati in modo integrato al catasto e alla fiscalità e alla realizzazione e integrazione di Sistemi Informativi Territoriali. Queste regioni, più di altre, hanno dedicato attenzione e risorse al tema dei trasporti: il contributo della cooperazione applicativa consente di realizzare i cosiddetti servizi di “infomobilità”, per consentire una migliore mobilità degli utenti, dei veicoli e delle merci, lo scambio di informazioni tra piattaforme diverse e nuovi servizi, istituendo nuovi sistemi elettronici di pagamento e segnalazione, portali web informativi, nuovi canali di accesso.
I tavoli regionali di cooperazione nelle Regioni del nord ovest
Liguria: Community Network: SIIR; Liguria in Rete; Tavolo con Enti Locali; Tavolo con CST; Tavolo intersettoriale; Tavolo con PA centrale; Laboratorio con Università. Soggetti coinvolti: comunità montane, ASL, Università, Parchi-Riserve naturali, centri per l’impiego, società in house, altro
Piemonte: Community network: RUPAR Piemonte – Sistema Piemonte; Tavolo con Enti Locali; Tavolo con CST; Laboratorio con Università; Organo per definizione policy di sicurezza; Tavolo DoQUI. Soggetti coinvolti: comunità montane, ASL, Università, scuole, biblioteche, Parchi-Riserve naturali, centri di ricerca, altro
Valle d’Aosta: Community network: PARTOUT; Tavolo con Enti Locali; Tavolo intersettoriale. Soggetti coinvolti: comunità montane, ASL, università, scuole, biblioteche, società in house, agenzie regionali, AIAT, consorzi, camera di commercio, Poli SUEL.
Numero di progetti di interoperabilità e cooperazione applicativa dedicati ai diversi temi settoriali di intervento
Fonte: Osservatorio ICAR plus, 2009