​Open Data in Trentino

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Il progetto, finalista finalista al premio Agenda Digitale nella categoria “Agende Digitali Regionali”, rappresenta uno sforzo di gestione del cambiamento organizzativo dentro le PA derivato dalla diffusione di tecnologie nuove (capacità di calcolo e mobile) nell’ambito della crescita economica nel campo della conoscenza.

13 Gennaio 2016

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Redazione FPA

Avviato principalmente sugli obiettivi dell’agenda digitale europea – aprire il patrimonio informativo della PA come materia prima per il mercato unico digitale europeo – sta accompagnando gli uffici e in generale il territorio a prendere coscienza del valore economico dei dati e di come il servizio pubblico sia un luogo in cui si produce un valore molto richiesto dai mercati.La piattaforma dati.trentino.itPreceduto nel 2012 dalla predisposizione delle le linee guida per la diffusione e il riutilizzo dei dati pubblici che ha, di fatto, consentito l’individuazione e la pubblicazione di un primo gruppo di dati – il geocatalogo semantico – da rilasciare come dati aperti, il progetto “Open Data in Trentino” prende il via in modo sostanziale nel 2013 con la pubblicazione del catalogo “Dati aperti del Trentino” sul portale dati.trentino.it che rappresenta la principale attività attorno alla quale si sviluppa l’intero progetto. La piattaforma dati.trentino.it è oggi, di fatto, il punto di riferimento di una comunità in cambiamento che coinvolge tutto il territorio come un grande laboratorio.Nel catalogo sono presenti dati o documenti contenenti dati pubblici prodotti dalle amministrazioni pubbliche nell’ambito dei propri scopi istituzionali che sono stati vagliati rispetto a criteri come standards di legalità, qualità e metadatazione, e a cui sono associate le licenze Creative Commons Zero (CC0) o Creative Commons by Attribution (CC-BY).Possono pubblicare i propri dati sul portale Dati aperti del Trentino tutti i Dipartimenti e le strutture della Provincia, nonché tutte le Pubbliche Amministrazioni operanti sul territorio provinciale e gli enti strumentali della PaT previa adesione alle politiche di open government data della PaT, attraverso la sottoscrizione di appositi accordi o protocolli di intesa. Tutti i dati presenti possono essere scaricati e per il download non è richiesta alcuna procedura di autenticazione.Ad oggi si registrano 1501 data set pubblicati, 32 strutture PAT coinvolte ovvero strutture della Provincia Autonoma di Trento che hanno pubblicato almeno un dataset; 14 enti non PAT che hanno pubblicato almeno un dataset su http://dati.trentino.it; 26 applicazioni segnalate sviluppate con dataset di http://dati.trentino.it, 21 imprese segnalate che usano dataset OD.Per il 2016 sono pianificate una serie di soluzioni:
  • Migrazione del CMS istituzionale (e altri siti) con cura e attenzione alla strutturazione dell’informazione così da poterla pubblicare in modalità opendata;
  • Allineamento forte fra le piattaforme e fra i gruppi di colleghi coinvolti (PaT – PaB – Regione TAA) e con il Consorzio dei Comuni Trentini;
  • Messa a sistema dei processi con coinvolgimento oggi molto più consapevole dei titolari dei dati, dei referenti dei dipartimenti, dei referenti dati;
  • Allineamento del progetto alle altre attività in corso in ambito agenda digitale con la definizione del documento ufficiale;
  • Utilizzo del know-how e delle risorse dati a disposizione in nuovo proposte di progetti EU.
Un’importante evoluzione prodotta è l’attuale bozza di linee guida per la valorizzazione del patrimonio informativo pubblico provinciale che allo stato attuale è in fase di condivisione con tutta la community interessata a dare il proprio contributo al documento.Attorno al progetto si stanno sviluppando, inoltre, le attività di alcune aziende innovative del settore di piccola media dimensione. Il progetto Open Move (biglietteria via cell con 5000 utenti profilati su Trento) vincitore della Challenge Open Data in Trentino ha ricevuto una serie di riconoscimenti e sta ampliando il suo mercato. La collaborazione con la provincia di Bolzano permette una sinergia speciale nell’affrontare rigidità, timori e nel predisporre soluzioni giuridicamente legittime a nuove problematiche che gli Open Data pongono.Torna al dossier “Premio agenda digitale 2015”

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