PA locali al confronto per sviluppare il nuovo rapporto digitale con i cittadini

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Si aprono prospettive nuove e tutte da sviluppare per cambiare radicalmente il rapporto tra cittadini e enti locali con modelli che permetteranno una interazione e comunicazione completamente digitale con gli uffici pubblici. Ecco alcune riflessioni in vista di ICityLab

13 Ottobre 2016

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Daniele Tumietto esperto Uninfo, partner Menocarta

In questo periodo diverse PA locali tanno realizzando le nuove infrastrutture che gestiranno nei prossimi anni i servizi on line per le persone residenti sui territori.

Ecco perché al prossimo IcityLab di Bologna, ci sarà un tavolo di lavoro (20 ottobre dalle 15,30, Nuovi strumenti e opportunità per la cittadinanza digitale nelle comunità locali) che darà l’opportunità di confrontarsi con le Pubbliche Amministrazioni locali più dinamiche nell’ambito della progettazione di nuovi servizi digitali ai cittadini dopo l’entrata in vigore della Carta dell’Amministrazione Digitale (Legge 124/2015) ed il nuovo Codice dell’Amministrazione Digitale (Decreto Legislativo 26 agosto 2016 n.179). Insieme le due norme hanno rinnovato le norme di riferimento con l’obiettivo di iniziare a cambiare il rapporto tra cittadini e alle imprese da un lato, e Pubblica Amministrazione dall’altro.

Le predette disposizioni hanno anche introdotto delle regole di “garanzia” a favore dei cittadini in materia di diritto all’accesso a tutti i dati, di documenti e i servizi di loro interesse che saranno gestiti ed erogati in modalità digitale.

L’opportunità che esse rappresentano è quindi quella di ripensare i processi gestionali interni alle Amministrazioni locali per crearli in digitale fin dall’origine.

Si aprono quindi prospettive nuove e tutte da sviluppare per cambiare radicalmente il rapporto tra cittadini e enti locali con modelli che permetteranno una interazione e comunicazione completamente digitale con gli uffici pubblici, una erogazione di servizi che sarà sempre più assicurata in mobilità con anche nuove forme di e-participation grazie al supporto di adeguate infrastrutture tecnologiche che i gestori di comunicazione e connettività stanno realizzando.

Un esempio interessante di quanto fatto sul territorio in questo senso è rappresentato dalla Regione Toscana che ha avviato un progetto di Open Toscana che permette di accedere agli open data liberamente utilizzabili relativi a statistiche, numeri e informazioni sulla Regione Toscana ed il suo territorio (oltre 40 dataset pubblicati, di cui circa 150 forniti direttamente dalla Regione.

In questo progetto si è pensato, ad esempio, di realizzare stanze virtuali di partecipazione per favorire il dibattito sui processi partecipativi di volta in volta aperti, a cui è stata collegata anche la prima legge in Italia scritta per favorire il coinvolgimento dei cittadini nelle decisioni della Regioni (risalente al 2007).

Tutto questo è stato realizzato con un design semplice ed un linguaggio chiaro per massimizzare l’obiettivo di semplificare i rapporti con cittadini e imprese per rendere le comunicazioni più fluide e facilitare anche scambi bidirezionali di dati ed informazioni.

SPID costituirà un fattore abilitante per diffondere ulteriormente la partecipazione e l’uso di servizi digitali per i cittadini della Regione Toscana, come quelli per pagare le tasse…

Un altro caso molto interessante di sviluppo digitale di un ente locale è rappresentato dal Comune di Venezia che ha avviato un percorso di semplificazione del sito istituzionale per favorire la partecipazione dei cittadini riprogettando completamente la presenza web nella città. Anche in questo caso si è partiti dalla riprogettazione del sito con nuove tecnologie, un’interfaccia utente più semplice ed immediata con l’obiettivo di innovare l’interazione tra amministrazione, cittadini, imprese e turisti, adottando le linee guida di design che definiscono standard web di usabilità e design per tutta per Regioni e Comuni rilasciate da AgID.

Vale la pena evidenziare che Venezia è stata una delle primissime ad assumere il concetto di Cittadinanza Digitale (dal 2010) “Il Comune di Venezia considera la rete internet un’infrastruttura essenziale per l’esercizio dei diritti di cittadinanza; concorre a garantire ai cittadini e a chi visita la città l’accesso alla rete internet in condizione di parità, con modalità tecnologicamente adeguate e a rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale; adotta procedure atte a favorire la partecipazione dei cittadini all’azione politica e amministrativa tramite la rete internet, tenendo conto della varietà delle caratteristiche personali, sociali e culturali e si adopera per favorire la crescita della cultura digitale con particolare riguardo alle categorie a rischio di esclusione”.

Molto importante è stato anche lo sviluppo della presenza web della città di Venezia, con investimenti importanti che hanno portato completa rivisitazione del sito che ha come filosofia di base quella di essere un sito di servizio per chi lo consulta, creando anche un canale “all news” con tutte le notizie pubblicate dalle varie direzioni del comune, ma di seguire anche tutte le news da ogni area della città, le dirette streaming delle sedute di consiglio e di altri eventi istituzionali. Recentemente si è anche avviata l’accessibilità con SPID, e con una ulteriore rivisitazione dell’interazione degli utenti.

Questi sono solo due esempi di tutto quanto si sta facendo nelle Amministrazione locali e che dimostrano che è possibile realizzare ovunque città che siamo più semplici da vivere!

Importanti aspetti da tenere sotto controllo sono l’execution e la governance del cambiamento che sono state poste in essere partendo dall’analisi del territorio, cioè i bisogni e le risorse esistenti, quali realtà attive sul territorio esistono e come sono state coinvolte, o come si pensa di farlo. Arrivando anche a individuare gli strumenti pensati per realizzare una misurazione dei risultati ed il monitoraggio dei progetti.


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