PagoPA, l’INPS verso l’adesione con nuovi servizi
L’INPS da diversi
mesi ha iniziato una riflessione circa l’offerta di servizi ai propri utenti,
non è un caso che a marzo 2016 abbia avviato in collaborazione con AgID l’iniziativa
“Cittadino digitale” volta a promuovere l’utilizzo di internet e dei servizi
digitali della pubblica amministrazione e aumentare la consapevolezza
finanziaria e previdenziale degli italiani
25 Maggio 2016
Eleonora Bove, FPA
L’INPS aderirà a pagoPA entro giugno. L’annuncio in occasione del convegno “ Pagamenti elettronici: un’occasione per la semplificazione dei rapporti con i cittadini e le imprese e per ripensare i processi amministrativi” che si è tenuto il 25 maggio a FORUM PA 2016.
L’INPS da diversi mesi ha iniziato una riflessione circa l’offerta di servizi ai propri utenti, non è un caso che a marzo 2016 abbia avviato in collaborazione con AgID l’iniziativa “Cittadino digitale” volta a promuovere l’utilizzo di internet e dei servizi digitali della pubblica amministrazione e aumentare la consapevolezza finanziaria e previdenziale degli italiani per tutelare il risparmio al fine di contribuire, attraverso l’innovazione digitale, allo sviluppo economico, culturale e sociale del Paese.
Ricordiamo che l’INPS gestisce enormi flussi finanziari, solo nel 2014 ha registrato movimenti per circa 850 miliardi, sia di incasso che di pagamento, coinvolgendo circa 23 milioni di utenti. E’ quindi di fondamentale importanza per un’amministrazione di tali dimensioni fornire al cittadino tutti i canali possibili, mettendolo al centro del processo e dandogli la possibilità di scegliere il migliore strumento.
Allo stesso tempo l’INPS sperimenterà i pagamenti in uscita, cioè quelli in cui è lui stesso creditore verso altre amministrazioni. Non è escluso che si potrà utilizzare la piattaforma anche per i piccoli prestiti per i dipendenti pubblici.
La PA più cambiare solo con un’azione coordinata e condivisa in cui siano coinvolti tutti gli attori del sistema Paese. Questo vale per ogni cambiamento, ma nell’ambito dei pagamenti digitali vale ancor di più perché non è semplicemente un sistema di interazione binario, ma coinvolge soggetti profondamente differenti sia per costituzione che per esigenze: PA, sistema bancario, cittadini e imprese sono gli attori principali di questo passaggio.
Sui pagamenti rispetto alle altre esperienze europee siamo ancora molto indietro, nonostante negli ultimi anni si sia registrato un cambio di passo che ha determinato un tasso di crescita dell’epayment più alto rispetto al passato e anche dell’ultima media europea. L’ambito è delicato, come dimostra “il 37% degli esposti relativi ai sistemi di pagamento” ci dice Domenico Gammaldi della Banca d’Italia. La piattaforma pagoPA sviluppata da AgID stabilendo regole chiare e uguali per tutti permette alle amministrazioni di uniformarsi e accettare i pagamenti digitali attraverso una pluralità di canali che solo il mercato saprà orientare. Si apre infatti un’area in cui i diversi operatori, anche stranieri potranno investire.