PagoPa, per una “Amazon” dei pagamenti elettronici pubblici

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Iniziative come il Nodo dei pagamenti possono colmare il divario tra pubblico e privato, oggi
tanto percepito dal cittadino quando si tratta di effettuare pagamenti alle
amministrazioni pubbliche: la
semplicità,
l’immediatezza e la trasparenza
sono i pilastri su cui fondare l’offerta di
nuovi servizi a valore aggiunto per il cittadino consumatore

7 Marzo 2016

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Gianluca De Cobelli, Senior Advisor in EY, Head of Digital Payment Competence Center MED area

La panoramica generale sul mercato dei pagamenti mette in luce alcuni fenomeni disruptive che stanno influenzando i principali trend: il primo è la crescente componente “social” dei consumatori, connessi in rete sempre e ovunque con un conseguente maggior potere rispetto ai venditori. La seconda forza disruptive è rappresentata dalla classe dei Millennials, un cluster di consumatori con priorità e aspettative differenti da quelle tradizionali che diventa il principale target di clientela nel mercato dei pagamenti. Infine, la sharing economy , in linea con l’evoluzione dei consumers e dei loro bisogni, gioca un ruolo preponderante in questa fase di cambiamento, abbattendo costi e barriere di ingresso in mercati non facilmente accessibili fino ad ora. L’evoluzione e l’attrattività del mercato dei pagamenti apre all’ingresso di nuovi player e alla creazione di nuove aree competitive che le imprese devono presidiare tra le quali l’innovazione dei canali di pagamento, i programmi di engagement e loyalty per i clienti e la raccolta dati con successiva analisi dei Big Data al fine di ottimizzare la customer experience.

La realtà italiana mostra una crescita costante dei pagamenti digitali negli ultimi anni, che arrivano a pesare per il 21% sul totale dei pagamenti nel 2015 rispetto al 18% e 20% rispettivamente degli anni 2013 e 2014. È interessante notare come i pagamenti per eCommerce ed mCommerce, ePayment e pagamenti effettuati sui POS mobili e contactless siano cresciuti con un CAGR (crescita annua media) del +5,6% dal 2014, passando da 17,6 miliardi di euro di transato nel 2014 a 21,3 miliardi di euro nel 2015 (+21%). Questa crescita risulta decisamente superiore a quella dei classici pagamenti con carte di credito , debito o prepagate attraverso POS che hanno mostrato un incremento del 3,6%. I pagamenti per eCommerce e ePayment totalizzano un transato annuo di 17,3 miliardi di euro , conquistando così la fetta più grande del totale dei digital payment. Seguono il Mobile Payment & Commerce (2,8 mld€) e il transato Mobile POS e contactless (1,2 mld€) anch’essi in crescita sui dati degli ultimi anni.

Contestualmente alle dinamiche fino ad ora considerate, l’impiego dello smartphone come strumento di pagamento è una variabile che giocherà un ruolo sempre più predominante negli anni a venire: il transato da mobile per eCommerce si è triplicato dal 2013 ad oggi raggiungendo quota 1,7 miliardi di euro . È questo il motivo per cui gli esercenti si stanno adattando al trend, aprendo all’accettazione dell’acquisto tramite mobile e alle tecnologie NFC. Dall’evoluzione in atto, la linea tra “fisico” e “digitale” risulta essere sempre più sottile, dando vita al cosiddetto Digital Hybrid. Il fenomeno va ad impattare in svariati contesti; nel processo di acquisto da parte del cliente, si inseriscono ad esempio, meccanismi come quello della ricerca on line del prodotto migliore per il successivo acquisto offline in-store (ROPO – Research online, purchase offline) fondendo la componente “online” di ricerca e quella “fisica” di acquisto nel punto vendita. Il Digital Hybrid ha un effetto ancor più amplificato, nell’ambito dell’eCommerce, dove la componente della logistica crea un evidente ostacolo alla totale virtualizzazione del processo, spingendo così alla ricerca di soluzioni innovative.

Numerose sono le iniziative associate ai pagamenti digitali pensate su misura per Piccole e Medie Imprese e Pubblica Amministrazione. L’adozione di canali di pagamento innovativi per le PMI crea un’opportunità di ulteriore avvicinamento ai propri clienti grazie all’analisi e allo sfruttamento dei dati generati; evitando la disintermediazione, inoltre, si incrementano i punti di contatto con essi. In aggiunta si raggiungono vantaggi economici derivanti dalla maggior efficienza dei processi, dalla riduzione dei costi di gestione del contante e dall’ottimizzazione della gestione dei flussi di cassa. Lo sfruttamento di canali eCommerce sia B2C che B2B rappresenta un’opportunità in termini di espansione del business.

In ottica PA, invece, le iniziative presenti sul mercato (come il Nodo dei pagamenti), possono finalmente colmare quel gap tra pubblico e privato, oggi tanto percepito dal cittadino quando si tratta di effettuare pagamenti alle amministrazioni pubbliche: la semplicità, l’immediatezza e la trasparenza sono i pilastri su cui fondare l’offerta di nuovi servizi a valore aggiunto per il cittadino consumatore. Oltre a questi fattori, ne conseguono anche considerevoli benefici economici in termini di risparmi per la Pubblica Amministrazione derivanti dall’implementazione di sistemi di pagamento innovativi che riducono i tempi delle procedure, minimizzano il margine di errore e incomprensione e consentono una maggiore accessibilità grazie alla multicanalità. La riscossione degli incassi è accelerata e il pagamento dei servizi può essere abilitato presso diversi soggetti bypassando il bisogno di stipulare contratti ad hoc con singoli prestatori.

I pagamenti digitali rappresentano quindi per aziende private e pubbliche un efficace strumento per migliorare i rapporti con i clienti/cittadini semplificando l’accessibilità e il processo d’acquisto.

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